Buongiorno da Gigi
cittadino italiano residente a Taiwan da ormai cinque anni.
Alcune mie considerazioni riguardo all’articolo sulle Galatine del giornalista (?) Andrea D’Ambra:
- Vedo sulla confenzione scritte in varie lingue oltre al cinese (perlomeno Italiano, Inglese e Francese), eppure il solo apparire dei caratteri cinesi (o mio Dio!!! I caratteri cinesi! No....no!) fa ritenere al giornalista (?) Andrea D’Ambra che le Galatine possano essere prodotte a Taiwan. E perche’ non in Francia, visto che ci sono anche caratteri cinesi?
Bene, se il D’Ambra conoscesse il cinese, riuscirebbe a comprendere che c’e’ chiaramente scritto "Prodotto in Italia" (per chi sa leggere il cinese tradizionale vedere) http://dambra.files.wordpress.com/2008/11/galatine_sperlari.jpg presentato dallo stesso giornalista (?) Andrea D’Ambra.
- Se il giornalista (?) Andrea D’Ambra avesse lavorato in qualche fabbrica (ma e’ giovane, e’ ancora in tempo) saprebbe che per l’esportazione, l’imballaggio viene cambiato in modo che sia comprensibile ai consumatori locali (anzi, in questo c’e’ da fare un plauso alla Sperlari che direttamente stampa i caratteri cinesi sulla confenzione invece di richiedere al proprio agente taiwanese -oh, guarda un po’, il sito internet e’ proprio quello dell’agente importatore taiwanese- di attaccare un etichetta esplicativa in caratteri cinesi all’arrivo della merce a destinazione). Dunque, un plauso alla Sperlari che invece di piangere miseria esporta in nuovi mercati adattandosi alle richieste di nuovi clienti.
- Essendo Taiwan non piazzata male come GDP si puo’ anche pensare che i Taiwanesi importino prodotti esteri. (attenzione, la classifica non e’ GDP nominal http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_GDP_(nominal), non GDP/person; popolazione Italiana: circa 60 milioni, popolazione Taiwanese: circa 23 milioni).
- Veramente anche l’Italia non sembra essere "immune dalla melanina" (lo dice il CODACONS stesso http://www.heos.it/Soc_08/1000028.htm); beh, ma allora per Taiwan vale lo stesso discorso; sono state importate alcune partite pericolose di latte in polvere e si e’ fatto di tutto per fermarle (non preoccupatevi, comunque, in quanto le Galatine sono fatte in Italia, -vedi sopra-) Poi se si vuole far passare il teorema che Taiwan e la Cina sono la stessa cosa (soprattutto per la qualita’ dei prodotti), beh, allora non pagate piu’ salassi per comprate biciclette Giant, computer Asus e Acer, telefonini HTD ecc.). E’ poi curioso che si parli della Cina come se fosse grande come l’isola d’Elba; in Cina ci sono milioni di aziende, e alcune lavorano bene (guardate la provenienza di molto prodotti che avete in casa); naturalmente, molte aziende cinesi lavorano malamente e vanno perseguite penalmente (come d’altronde le aziende di tutto il mondo).
- Invece di perdere tempo in questi scoop quantomeno "leggerini", consiglio al giornalista (?) Andrea D’Ambra di fare qualche inchiesta basata su dati piu’ certi; per esempio "Arrivo’ il vino italiano a Taiwan al tempo del metanolo?"
Per il resto, l’articolo non e’ male; se il giornalista (?) Andrea D’Ambra lo invia alla "Padania", forse glielo pubblicano
Saluti da Taiwan
Gigi