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cometa

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  • Primo articolo martedì 05 Maggio 2009
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Ultimi commenti

  • Di cometa (---.---.---.0) 9 novembre 2009 13:51
    cometa

    Ti assicuro che quelli che sono in qualche modo infastiditi dal crocifisso o che ne apprezzano seriamente la presenza se ne accorgono se c’è o non c’è. Sono tutti gli altri, i "tiepidi", che non ci badano. Non ci badano, ma oggi si scandalizzano e vogliono imporla agli altri.
    La questione è un’altra? Sarà un’altra per te, ma la carta costituzionale non è lì per garantire i diritti della maggioranza (con buona pace del berlusconismo) ma per garantire quelli di TUTTI!
    La generazione senza bussola non dipende dal fatto che ci sia o meno il crocifisso in classe. Dipende da come sono stati educati bambine e bambini. Chi vuole imporre per legge crocifissi, moralismi, famiglia, trattamenti dei malati, ecc. ecc., ha perso ogni senso della morale. Perché la morale senza responsabilità personale diventa solo una forma di controllo.
    Se guardo a questo Paese, vedo che abbiamo al potere un partito "delle libertà", ma le libertà sono costantemente limitate per legge, mentre abbiamo politici colpevoli di corruzione, truffa, complicità con le organizzazioni criminali, e che in più conducono una vita moralmente dissoluta, e se ne vantano.
    Abbiamo gerarchie cattoliche molto influenti politicamente, portatrici di un rigido moralismo quale non si vedeva dagli anni ’50, eppure molto tolleranti con la corruzione morale di questa classe politica.
    Cosa dicono questi papi, clerici o laici, alle nuove generazioni?

  • Di cometa (---.---.---.0) 22 ottobre 2009 09:13
    cometa

    Segnalo una riflessione molto approfondita sulla vaccinazione da parte di Suor Teresa Forcades Vila.
    L’originale è qui e la traduzione in italiano qui.
    Vi copio qui sotto la proposta che conclude l’analisi:

    - Oltre a mantenere la calma, prendere precauzioni di senso comune per prevenire l’infezione e di non vaccinarsi, cose già dette da altri sanitari del nostro paese

    - Faccio un urgente appello che si attivino i meccanismi giuridici di partecipazione popolare onde consentire ai cittadini che nessuno sia costretto nel nostro paese alla vaccinazione contro la sua volontà, e che quanti decidano liberamente di vaccinarsi (o i loro parenti) non siano privati del diritto a chiedere il risarcimento e condanne qualora il vaccino provochi una malattia grave o la morte.

  • Di cometa (---.---.---.0) 21 ottobre 2009 09:22
    cometa

    Molto interessante.
    Un’analisi della relazione tra vaccino per l’influenza A ed il mercato nell’articolo di Andrea Dotti: Virus:aspettando l’assalto.
    "Il vaccino è pronto anche perché la logica con cui scegliere su quale malattia investire è una logica di mercato, altrove si muore di tubercolosi in silenzio."

  • Di cometa (---.---.---.0) 21 ottobre 2009 09:01
    cometa

    Propaganda bieca, prende lezioni da Berlusconi. Demagogia, parole colpevoli perché dette nella consapevolezza che la politica nel passato nel presente e nel futuro va in direzione assolutamente contraria.
    La mobilità in altri paesi del mondo non è come in Italia.
    Qui la precarietà è poter spremere un lavoratore, pagandolo di meno, e poi buttarlo quando non serve più.
    In alcuni paesi, ad esempio in Danimarca, ci sono fior di ammortizzatori sociali, il lavoro precario è pagato di più, nei periodi di inattività si fanno corsi professionali gratuiti.
    Altro che consumi, altro che ripresa economica! Tornare indietro, al lavoro a tempo indeterminato o alla mobilità alla scandinava, non si può, ma si deve! Altrimenti questo paese si avvierà inesorabilmente verso una povertà sempre più diffusa.
    O aspettiamo la fine della crisi???

  • Di cometa (---.---.---.0) 21 ottobre 2009 08:39
    cometa

    "Giancarlo Galan è stato (ed è) senza dubbio un eccellente Governatore del Veneto. Non lo mette in dubbio nessuno del suo partito e pochi anche nello schieramento avverso, tanto che pezzi del Pd sarebbero pronti ad appoggiarlo in una corsa in solitaria se Berlusconi dovesse preferirgli un candidato della Lega"
    Iniziando un articolo così, con un assunto su sui si possono avanzare camionate di dubbi e che fotografa solo una parte della realtà, si inficia tutto il ragionamento.
    Giancarlo Galan è stato un piccolo dittatore, che piaceva a tutti quelli che sono entrati a far parte del suo sistema di potere ed è esecrato dagli altri. La Lega lo vuole far fuori da tempo, nonostante ideologicamente (ammesso che Galan abbia idee politiche, cosa di cui si può ragionevolmente dubitare) sia molto vicino al Carroccio.
    Il sistema clientelare che ha creato è un piccolo impero: c’è chi vuole cambiare padrone e c’è chi invece usa la lusinga per partecipare alla spartizione della torta, come il PD. Altro che stima nel suo governo!
    "Lealtà e saggezza" non sono in cima ai pensieri di un bucaniere della politica come lui, la "lungimiranza" di capire ciò che gli conviene non gli manca.
    L’alternativa Zaia non mi convince: anche se è un ottimo ministro dell’agricoltura, quando parla d’altro è imbarazzante. Ma ancora punta i piedi per quel posto il sindaco di Verona Tosi: un emerito citrullo, incapace a parlare ed amministrare. A Verona, in due anni, non ha fatto nulla, o meglio ha fatto il contrario di quello che aveva promesso, peggiorando tutto il sistema del traffico, l’inquinamento, l’occupazione, la sicurezza, ed incitando all’odio sociale. Una vera mina vagante, ma con un ufficio stampa efficientissimo: al contrario del povero Zaia.
    Ma la Destra non ha altre frecce al suo arco?


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