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Gianni Morra

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  • Di Gianni Morra (---.---.---.243) 26 maggio 20:12

    Effettivamente si può escludere che presso la Loyola University possa esservi stata la prima temporanea prigione di Moro:

    1. perché 16.3.78, la loyola non s´era ancora trasferita a Massimi 114
    2. perché le oculari Dordoni e De Luca attestano che la 3 vetture dei terroristi andarono dritte giù per il troncone di Massimi che porta a via Serranti senza girare né a sinistra (troncone di Massimi verso piazza Ennio, dove c´è il 91 che quindi cade) né a destra (dove c´è il vialetto del 114, civico che dunque cade come possibile prigione, loyola o no).

    È ora di buttare nella spazzatura della storia sia Massimi 91 sia il 114.

    Basta per favore.

    ALETH

  • Di Gianni Morra (---.---.---.239) 22 maggio 18:43
    ZATTI DEBUNKED by Aleth Thursday, May. 22, 2025 at 4:39 PM

    Mi segnalano questa documentata stroncatura di Armeni al falso scoop di Zatti sul reperto 777 :

    https://insorgenze.net/2025/05/21/bruno-vespa-e-la-nuova-prigione-di-moro-neppure-la-dietrologia-e-piu-quella-di-una-volta/

    Non ho alcuna stima né di armeni né di persichetti, ma stavolta l´identificazione dello schizzo planimetrico 777 con il carcere speciale di Ascoli Piceno (Marino del Tronto presso AP), che nel ´78 era in costruzione, è ineccepibile.

    Eccepibili invece sono le solite stanche tirate antidietrologiche dei due comparielli, ed alcuni dettagli che val la pena criticare.

    I testimoni del convoglio in fuga non sono 4 come afferma armeni, ma molti di più se includiamo quelli su via Stresa (rauti, pellegrini, skerl e diversi altri). Ma anche a limitarsi a quelli più vicini alla (futura) Loyola di Massimi 114, oltre alla Dordoni ed alla De Luca, e prima di loro, abbiamo Scarpato su via Trionfale angolo Belli che vede le due 128 infilarsi in Belli appunto.

    E dopo Massimi 114, abbiamo non solo la Stocco citata da armeni, ma anche TeX il poliziotto da me scoperto ed il calzolaio Schiavone agli atti CM, che vedono il furgone 850 Fiat rispettivamente a De Carolis ed a Largo damiano Chiesa.

    armeni non si accorge, penso per imperizia dei luoghi (ma basta googlemaps) che quando la Dordoni afferma di aver perso di vista le macchine dopo Villa Rossini, questo già basterebbe e avanzerebbe a smontare Zatti, giacché l´angolo di Rossini sta DOPO il 114 non prima.

    Inoltre quando la Dordoni aggiunge che le 3 vetture non svoltarono né a sinistra né a destra, non può che intendere che non svoltarono per il troncone di Massimi dove c´è il 91 (e quindi cade il 91 come possibile prigione), né a destra per il viottolo del 114 che porta all´attuale Loyola, dal momento che NON ci sono in quel tratto, altre svolte (e quindi cade la Loyola che nemmeno c´era).

    Anche questo dettaglio bastava da solo a smontare zatti.

    La De Luca quando dice che il convoglio non svoltò in via Massimi intende a sinistra per Massimi Vecchia dove c´e il 91 : le macchine proseguirono dritte per il tratto Massimi-Serranti.

    armeni fa una confusione qui perché ignora che Massimi ha i 2 tronconi.

    Ineccepibile la parte sul carcere di Marino del Tronto.

    Dopo la quale, armeni sproloquia sulla Loyola perché non mi cerca e non mi legge, altrimenti saprebbe che Suor Laura nel 2023 mi chiarì tutto : la Loyola firmò il contratto d´affitto a febbraio ´78, ma iniziò il trasloco solo a metà aprile. Trasloco in immobili già esistenti e dove prima stavano le suore, quindi al 16.3.78 non c´era nessunissimo cantiere al 114 di via Massimi.

    Nuovi edifici ed ampliamenti furono operati dalla Loyola solo DOPO l´acquisto degli immobili dalla suore nel 2009 (fonte sito John Felice Rome Center).

    ALETH

    22.5.2025

  • Di Gianni Morra (---.---.---.134) 22 maggio 12:37

    DAL FALSO SCOOP AL PLAGIO DISTORSIVO

    Lo zatti insiste con la sua telefabula della prigione di Moro alla Loyola (che non c´era, come non c´era nessun suo cantiere al 114 di via Massimi, giacché i gesuiti vi occuperanno a partire da metà aprile locali preeseistenti delle suore domenicane di Santa Caterina da Siena) .
    Non contento di aver inventato di sana pianta cantiere edile al 16.3.78, zatti mi legge selettivamente : siccome ho pubblicato ovunque ho potuto sul web le prove delle fesserie che va spammando, lui lungi dal citare queste a cui non saprebbe rispondere, mi plagia la mia scoperta di borsa Loyola a Monte Nevoso l´1.10.1978, che citavo nel mio scambio del 2023 con Suor Laura a motivo del mio interesse per la Loyola.
    Trionfante, federico il plagiatore ora grida : ecco vedete, la Loyola c´entra perché c´entra la borsa, dunque la mia ipotesi prigione è confermata :
    https://www.rainews.it/articoli/2025/05/tra-i-reperti-del-covo-br-anche-una-borsa-con-il-logo-della-loyola-university-03fa0bd6-a50a-41fe-885b-7efda54245c6.html
    Peccato per lui che la logica e i documenti dicano ben altro :
    1. ad nauseam : l´oculare Dordoni vede il convoglio dei terroristi procedere non solo olte la quercia, ma oltre l´angolo di Villa Rossini che sta DOPO il 114 della (futura) Loyola non prima, senza svoltare né a sinistra dove c´è Massimi 91 che quindi cade, né a destra dove c´è il 114 che quindi cade.
    Ergo 1 : la (futura) Loyola non fu mai prigione di Moro.
    2. La mia scoperta della borsa, che risale al 2022 come vi proverò,e che zatti plagia spudoratamente dimostrandosi quel disonesto scoopista da strapazzo che è, certamente intriga perché come ricorda lui plagiandomi, quelle borse erano di circolazione solo interna alla Loyola all´epoca (cosa appurata da me con verifiche testimoniali). Se versiamo qui che il dominus della Loyola, John Felice, era un ex agente SOE durante la seconda guerra, la cosa intriga vieppiù.
    Ma non prova nulla, perché non è detto che quella borsa non sia frutto di furto o mercatino di Porta Portese in qualche modo. Inoltre Felice le regalava a destra e sinistra come souvenir, come vedremo.
    Niente da fare : zatti è massmediatico, io no, quindi ora migliaia di gonzi crederanno ciecamente all´inesistente prigione Loyola perché lo dice la tv. Con la benedizione recente di zero grassi, sempre lesto a saltare sul carro del vincitore du jour.

    Paradossalmente, sono almeno contento sia uscita fuori la storia della borsa, anche se distorta in modo assurdo a conferma della prigione.


    Si avvera la mia profezia poetica del 2007 circa :

    Stato rifiutato tutte case discografiche mondo ;
    editori hanno orrore miei liberi pensieri.

    Mi vogliono maledetto : se affondo
    postumo venderò, interpolato : oggi falsifica ieri.

    ALETH

    22.5.2025

  • Di Gianni Morra (---.---.---.215) 15 maggio 18:29

    Avevo già smontato deifnitivamente l´ipotesi Loyola (già formulata erroneamente dal D´Adamo peraltro diversi anni fa, quindi zatti non è neppure originale) 2 anni e mezzo fa se solo si dessero pena di cercarmi sul web e leggermi :

    SUOR LAURA BATTE ZATTI

    Domenicane di Santa Caterina da Siena : questo il nome dell´ordine, Beata Vergine del Rosario era il nome del loro convento a Massimi 114a. La loro economa/archivista Suor Laura mi ha risposto - in maniera devo dire, molto dettagliata ed esauriente. Eccovi dunque le mie domande prima, le sue risposte dopo :
    " Gent.ma Suor Laura,...
    Io come Le dicevo, sono uno storico indipendente. Non ho al momento un utilizzo concreto a portata di mano per le mie ricerche, quindi le sto conducendo privatamente.
    L´oggetto del mio studio è un possibile collegamento, per ora del tutto ipotetico, tra la Loyola ed il caso Moro. Mi spiego con tutta sincerità, per ora sinteticamente, poi se Le interessa, con tutti i dettagli... Come Lei saprà, che la prigione di Aldo Moro (la prima e principale prigione) fosse in via Montalcini, è una comprovata menzogna concordata anni dopo il misfatto, tra governo e brigatisti per mettere tutto a tacere da parte del primo, ed ottenere sconti e benefici da parte dei secondi. Se vorrà, Gliene fornirò le prove certissime.
    Aldo Moro fu prigioniero, per la maggior parte dei 55 giorni, vicino casa sua : cioè comunque a pochi minuti di macchina da via del Forte Trionfale 79 dove abitava. Lo si evince con chiarezza totale da diverse lettere dalla prigionia, anche qui se vuole, Le manderò analisi filologica assolutamente probante.
    Il 16.3.78, dopo la strage ed il rapimento, 2 separati convogli di automezzi dei terroristi imboccano via Belli da via Trionfale, poi via Marcello Casale De Bustis e via Massimi, senza girare a sinistra per Massimi Vecchia, ma proseguendo diritto in direzione via Serranti. Il primo convoglio è un furgoncino bianco seguito da una 128 bianca, visti dal teste dottor Ernesto Focà a via De Bustis. Il secondo, pochi minuti dopo, sono 3 macchine, viste dalle testimoni oculari De Luca Anna in Angelini di via Gherzi 8 e Dordoni Iole. Purtroppo però, tutti e 3 i testimoni agli atti della prima commissione parlamentare d´inchiesta, perdono di vista le macchine subito dopo l´angolo con Massimi Vecchia, a causa del dosso e di un grande albero che allora c´era e oggi non più. La De Luca riesce solo a vedere che le 3 macchine non girano a sx per Massimi vecchia, ma vanno diritte.
    Che cosa succede da quel punto in poi ? Dove viene scaricato e portato il prigioniero, ammesso che fosse nell´uno o l´altro convoglio ? Dopo l´angolo con Massimi Vecchia, proseguendo dritto, arriva il civico 114, poi il 116 della villa Rossini.
    1 ottobre 1978, via Monte Nevoso 8 a Milano : blitz dei cc di Dalla Chiesa, salta quasi tutto il comitato esecutivo brigatista, e si perquisisce. Il verbale è agli atti.
    Reperto 42 : una borsa di tela rossa con su scritto ´Loyola University Chicago` contenente un kit di pronto soccorso.
    Che ci fanno le "brigate rosse" con una borsa di college dei gesuiti americani ? Dove mai l´hanno presa quella borsa ? A via Monte Nevoso si sa, furono portati molti documenti del sequestro Moro, compreso il Memoriale - vuoi vedere, mi sono chiesto in via del tutto ipotetica, che viene da Roma pure la borsa ?
    Ecco sorella, ora comprenderà perché mi occorra sapere se Massimi 114a fosse vuoto od occupato da voi od altri durante i 55 giorni (16.3.78 - inizio maggio 78). Perché, ho ipotizzato, se era vuoto e voi eravate già via, e nell´interim di quel periodo, la Loyola non fosse ancora arrivata, allora qualche delinquente collegato al sequestro, potrebbe aver utilizzato i vostri ex-edifici abbandonati per tenerci Moro. O peggio : vista la borsa, forse qualche dipendente laico della Loyola, avrebbe potuto esser complice del sequestro Moro ed aver quindi regalato quella borsa col kit di primo soccorso a qualche terrorista.
    Mi rendo perfettamente conto che si tratta di mere congetture, prive di alcun riscontro probatorio. Anche la borsa è solo indiziaria, per quanto assai curiosamente tale.
    Da qui la mia necessità scientifica, di rivolgermi a Lei testimone e protagonista del passaggio di consegne Domenicane-Loyola come dettomi dal parroco di San Fulgenzio.
    Questo è tutto. La ringrazio anticipatamente di cuore dell´aiuto che riterrà di darmi, e profitto per ricambiare i migliori auguri di Felice Anno Nuovo.
    Cordiali saluti, Dott.... "
    RISPOSTA DI SUOR LAURA :
    " Gent.mo sig...,
    la ringrazio delle informazioni che mi ha dato circa gli studi che sta compiendo sulla vicenda Moro.
    Ho saputo che ha anche scritto alla nostra Priora Provinciale per avere risposte.
    Come le avevo accennato nella mia del 30/12 non potevo darle dati precisi perché ero fuori Roma. Ora, dal mio ufficio con alcune note di archivio sono a poterle confermare quanto segue.
    Faccio solo una premessa: il parroco di San Fulgenzio le ha dato una informazione non corretta, forse ha confuso le persone. Nel 1978 IO NON ERO A MONTEMARIO .... Altre suore si occupavano di questa casa, e , purtroppo, nessuna di quelle che erano presenti alle vicende da lei evocate (passaggio fra noi e la Loyola University) è ancora vivente. Si tratta di anziane sorelle che o sono morte o non sono più in grado di ricordare.
    Comunque dalle note di archivio possiamo dare queste certezze.
    Alla fine di maggio del 1965 nella casa dove ora si trova la Loyola University (corpo storico - NON le nuove costruzioni) si trasferisce la Curia generalizia della congregazione. L’altra casa (114/B) resta casa di noviziato, mentre il 114/A è sede della curia generalizia, casa di formazione per le giovani professe e casa di esercizi per la Congregazione.
    Tale resta fino al capitolo generale del 1976 quando comincia una riflessione sull’uso di questo immobile.
    Il 16 aprile 1978 la casa viene chiusa e la curia generalizia e il gruppo di formazione si trasferisce nella casa di noviziato in locali che erano stati ristrutturati allo scopo.
    Dal 1 maggio 1978 nella casa entra la Loyola University, con un affitto che era già stato firmato nel mese di febbraio 1978.
    Come vede non ci sono periodi vacanti: essendo i due immobili molto vicini quei 15 giorni sono serviti alle suore per finire il loro trasloco e all’Università per cominciare ad approntare i locali a suo uso.
    L’affitto con il Centro universitario dura fino al luglio 2009, quando avviene la vendita e quindi il passaggio di proprietà del bene.
    Quindi spero di aver risposto alle sue domande: non ci sono tempi in cui l’immobile rimase vuoto, nel senso che o c’erano le suore che stavano traslocando o c’era il Loyola che stava approntando i suoi locali. Inoltre all’inizio del viale c’è sempre stato un cancello a delimitare la proprietà. L’immobile non aveva allora le dimensioni attuali.
    Non so darle altri particolari, proprio perché le sorelle che curarono da vicino questi passaggi non ci sono più.
    Spero che tutto questo serva alla sua ricerca.
    Se poi volesse contattare direttamente il centro universitario le do come referente la signora Vitale (sua mail...) La signora è stata per tanti anni vice direttrice al Centro universitario, per cui è a conoscenza della Storia del Loyola e dei suoi legami con la città di Roma e la Congregazione.
    Cordiali saluti. sr Laura Restelli
    Sede Legale-Economato Generale
    Suore Domenicane di Santa Caterina da Siena
    Via degli Artisti 17 - 00187 ROMA "
    Questo è quanto.
    ALETH
    9.1.2023

    Quindi : il cantiere presunto della Loyola è invenzione di sana pianta dello zatti. nessuna prigione di Moro colà, le macchine col prigioniero vanno dritto verso Serranti, tant´è che pochi secondi dopo la sbarra, la 132 spunta a Bitossi sotto gli occhi esterrefatti della Stocco.

    ALETH
  • Di Gianni Morra (---.---.---.215) 15 maggio 13:52

    Per la Di Giovacchino 2019, indicava invece via di MOnte Savello 30...Al di là dell´odentificazione del sito, la Loyola di Massimi 114 non ha nulla a che spartire con la prigione di Moro :

    Moro il 16.3.78 non mise piede alla Loyola di via Massimi 114 perché il convoglio che lo portava tirò dritto direzione Serranti senza svoltare né a sinistra per il troncone di Massimi dove c´è il 91, né a destra dove c´è il viottolo del 114 che porta alla Loyola oggi ma non allora perché l´università dei gesuiti vi si trasferirà solo da maggio ´78. Al 114 non esisteva nessun cantiere, bensì la sede delle suore domenicane di Santa Caterina da Siena che vi restarono fino a fine aprile, per poi cedere buona parte dei propri immobili alla Loyola.
    L´oculare Dordoni di via Belli angolo De Bustis dirà espressamente ad Imposimato nel ´79, che le 3 macchine dei criminali passarono a destra della quercia che allora si ergeva in mezzo a via Massimi per proseguire dritto superando l´angolo di Villa Rossini che sta DOPO il 114 non prima. L´oculare De Luca della sbarra conferma che andarono dritti passando a destra della quercia.
    Cadono dunque due depistaggi : quello di Massimi 91 prigione di Moro spammato da cucchiarelli dal 2016 e fatto proprio dalla Moro2 senza vaglio critico né competenza di fonti.
    E cade la Loyola prigione di Moro di zatti.
    Moro invece va dritto al suo destino nella 128 bianca (con ogni probabilità, e non nella 132).
    A piazza Madonna del Cenacolo lo trasbordano in un furgone Fiat 850 che imbocca via Ugo De Carolis dove lo incrocia TeX di Squalo4 scambiandolo purtroppo per polizia per via della sirena con lampeggiante sulla 128 blu che lo scorta.
    Pochi secondi dopo, il calzolaio Giuseppe Schiavone a via Romeo Rodriguez Pereira quasi angolo largo Damiano Chiesa vede lo stesso furgone passare in direzione Pineta Sacchetti, ma purtroppo dal suo punto di osservazione non vede oltre.
    Nessun altro teste del furgone ci è noto.
    Ma siccome Schiavone era a verbale fin dal ´78 e non si poteva cancellare, morucci e faranda con imposimato ormai rimbecillito e terrorizzato dall´assassinio del fratello, nel 1984 si inventano l´unica svolta a sinistra (o a destra, l´unica svolta) possibile dopo largo Chiesa : via Mario Fascetti, che gli atti CM attestano chiusa da catena al tempo dei 55 giorni ! Assurdo pensare che alle 9,20 circa con tutte le forze dell´ordine ormai allarmate, i banditi si mettano a fare seconda sosta con tronchesi. Per non dire che Fascetti era ed è stretta, a carreggiata unica ma doppio senso, per cui se ti si para davanti altra vettura hai chiuso tu, la fuga e il sequestro Moro.
    Fascetti è dunque certissimo depistaggio disperato di un imposimato che ha fretta di chiudere l´istruttoria e sparire all´estero per non fare la fine di suo fratello : insomma, non era un Falcone.
    Ma se togli Fascetti, puoi solo infilare la pineta per via Damiano Chiesa che prosegue cambiando nome in via di Valle Aurelia, che sbocca su via della Pineta Sacchetti attraverso via Montiglio o via Pascucci : siamo a pochissimi minuti di macchina da forte braschi sede sismi e rud e gladio, diretta dal piduista alcolizzato santovito succube della cia.
    Ed è lì che con ogni probabilità, portano Moro fino a maggio.
    Questa è la mia ipotesi braschi, che formulai nel 2022 e che da allora ha trovato solo conferme purtroppo solo indiziarie non probatorie.
    Amen.
    ALETH
    14.5.2025

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