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 Home page > Attualità > Società > Wikipedia dello sballo: online la guida alle droghe leggere

Wikipedia dello sballo: online la guida alle droghe leggere

Internet ha colpito ancora, e tanto per cambiare ha fatto scandalo.

Al centro delle polemiche il sito www.webehigh.com, un’autentica guida per gli amanti delle droghe leggere, piena di informazioni su dove e come procurarsi lo sballo città per città: più di 100 le città prese in esame in tutto il mondo, dagli Stati Uniti fino al Laos.

Avete presente quando volete intraprendere un viaggio e non riuscite a reperire le informazioni che cercate o non sono abbastanza dettagliate? Beh, non è certo questo il caso: non si è mai vista guida più completa.

Il sito è stato creato attraverso le segnalazioni degli utenti e invita chiunque abbia fatto uso di cannabis durante un viaggio a mettere a disposizione degli altri l’esperienza e le informazioni acquisite, indicando i luoghi dello spaccio, le varietà di “fumo” presenti sul territorio, i prezzi che vengono praticati, come è consigliabile comportarsi per evitare guai e, per superare le barriere linguistiche, è addirittura disponibile il dizionario sul quale imparare frasi come: “Dove posso trovare della buona erba?”.

Insomma, mancano giusto i numeri di telefono dei vari pusher e la guida sarebbe davvero completa.

Prendiamo l’Italia: a Roma tra le zone consigliate ci sono Piazza Santa Maria in Trastevere e dintorni; a Milano si consiglia di andare a Parco Sempione; a Bologna è bene optare per via Zamboni e Piazza Verdi.

Al termine di ogni itinerario non guasta un tocco di serietà costituito da un breve excursus sulle bellezze del luogo: dell’Italia si esaltano le rovine, gli spettacolari panorami, il clima mite e il buon vino… insomma, un posto splendido dove andare a spasso “fumati”.

Commenti all'articolo

  • Di Enzo (---.---.---.155) 14 gennaio 2009 11:38

    Come minimo non è ben aggiornata....a bologna in piazza verdi e via zamboni ci trovi solo sbirri, perlopiù in borghese....e soprattutto a me pare che rendere pubbliche queste cose sia un aiuto per la polizia più che i consumatori...sicuri che non ci sia lo zampino di qualche governo dietro?...la rete non è così libera....e l’antiproibizionismo purtroppo continua a fare danni e a mietere vittime...

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