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Weekend spettacolo al Giro d’Italia

Secondo weekend di Giro d'Italia con l'ottava e la nona tappa. Sabato i ciclisti hanno percorso 217 km, da Sapri a Tropea, al termine dei quali si è imposto Oscar Gatto (Farnese Vini-Neri). Anche se questa frazione ha regalato qualche sorpresa nel finale, non era la più attesa del fine settimana. Sicuramente più attesa la tappa di ieri, la Messina-Etna, che prevedeva l'ascesa verso il vulcano sia dal versante nord che da quello sud. Le aspettative non sono state disattese, con i grandi favoriti del Giro che si sono dati battaglia. A farla da padrone è stato Alberto Contador (Saxobank), che in salita ha staccato tutti.
 
La tappa di sabato è stata all'insegna degli italiani, con la vittoria di Gatto e non solo. L'ottava frazione del Giro è stata animata da una lunga fuga tutta italiana, composta da Selvaggi (Vacansoleil) e Giordani (Farnese Vini-Neri). I due sono usciti dal gruppo dopo appena 2 km di corsa e sono stati ripresi quando mancavano 7 km allo striscione del traguardo di Tropea. Il gruppo dei migliori si è presentato compatto nel finale e ai piedi dello strappo che portava verso l'arrivo. A meno 1500 metri Gatto è partito, staccando tutti. Al suo inseguimento si è lanciato poco dopo Contador (Saxobank), che però non è riuscito a raggiungere il ciclista della Farnese Vini-Neri. La bella azione di Gatto si è conclusa con il successo di tappa. Contador invece è riuscito a guadagnare 17'' sui suoi diretti avversari per la vittoria finale, 12 di abbuono e 5 di distacco. Il gruppo invece è stato regolato in volata da Petacchi (Lampre), che si è piazzato terzo. Anche dopo l'ottava tappa Weening (Rabobank) ha conservato la maglia rosa. Oltre allo spettacolo che è stato regalato dai corridori in gara, questa frazione è stata caratterizzata dal ricordo, che la corsa rosa ha voluto celebrare con un traguardo speciale, degli otto cicloamatori morti a Lamezia Terme lo scorso dicembre.
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Dopo il trasferimento in Sicilia, ieri nuova tappa e nuova fuga. La prima parte della corsa è stata caratterizzata da vari allunghi e tentativi. Dopo 50 km dalla partenza da Messina è partita la fuga giusta, composta da un gruppetto di nove corridori. Sono andati all'attacco Savini (Colnago-Csf), Bakelandts (Omega Pharma-Lotto), Cherel (AG2R), Frank (Bmc), Horrach (Katusha), Vanotti (Liquigas), Lastras (Movistar), Visconti (Farnese Vini-Neri) e Popovych (Radioshack). Al loro inseguimento si è poi lanciato Belkov della Vacansoleil, senza però riuscire a raggiungere i battistrada. Non essendo riuscito ad agganciare la testa della corsa durante il primo Gpm di giornata, la prima ascesa dell'Etna, è stato poi riassorbito dal plotone. I fuggitivi hanno proseguito la loro corsa, arrivando alla salita finale con un vantaggio intorno ai 3'. Il gruppo di testa ha iniziato a sgretolarsi durante l'ascesa verso l'Etna, con Bakelandts che è rimasto solo al commando. Il fuggitivo non ha potuto niente però quando la gara dei big è entrata nel vivo. A meno 7 km dal traguardo è scattato Contador, lasciandosi dietro i suoi avversari. Solo Rujano (Androni) è riuscito per qualche km a stare dietro allo spagnolo. Il capitano della Saxobank ha trionfato in solitaria, secondo proprio Rujano. A 50'' sono arrivati gli altri grandi, terzo Garzelli (Acqua&Sapone), quarto il ciclista siciliano più atteso, Nibali (Liquigas). Con questa vittoria di tappa Contador ha conquistato la maglia rosa. Nella classifica generale precede Sivtsov (a 59''), Le Mevel (a 1'19''), Nibali (a 1'21'') e Scarponi (a 1'28''). Oggi giornata di riposo, domani la decima tappa da Termoli a Teramo.

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