• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Vocabolario di un antipatico

Vocabolario di un antipatico

I vocabolari più spessi trovano posto nelle librerie britanniche: l’inglese è la lingua con più termini. Pensate solo immaginare la pesantezza di un dizionario completo e fatto bene, da quelle parti. Non vorrei, ma forse è per questo che le parole, lì, sembrano avere un discreto peso. Words weigh. A questo corrisponde, in realtà, un uso spesso ozioso dei vocaboli, una certa monotonia lessicale ed espressiva, che però, paradossalmente, fa sì che a parola data non si scappi, non c’è perifrasi che tenga, o negazione della verità che possa reggere.

L’italiano, al cospetto, se la passa piuttosto male, compassato com’è tra il verbo “fare” e la parola “cosa“. E un certo doppiosensismo catto-mediterraneo, un’indulgenza cupida e auto-rasserenante, fa in modo che alla congiunzione di queste due parole, così tanto esemplificative, corrisponda 9 su 10 la descrizione di un’attività sessuale o di un’azione riprovevole.
Ho fatto una cosa…
a) Scopata
b) Guaio

Chi, quindi, meglio di media e politica può fare uso, consumo e stupro delle parole, e così delle nostre menti? Nessuno, appunto. E quindi, come d’incanto, la triste tragedia di Viareggio (massimo rispetto e cordoglio per le vittime e i loro familiari, s’intende) diventa epocale, la più drammatica tra quelle ferroviarie, un rombo di Gpl che squarcia la storia – una storia sempre più fatale e meno addomesticabile, secondo loro, secondo i retori del cemento di sabbia e dei binari d’argilla per veleni e Av.

Come se si potesse, con una polo scudettata di Bertolaso, cancellare la stazione di Bologna e i vari stragismi nero-ferroviari d’antan. Non fate quelle faccie: non è irrispetto. E’ storia. Sono antipatico?

E cancellare i problemi che la nostra rete ferrata si porta dietro da decenni? Quelli pure, via? E l’incidente fortunosamente sventato solo 8 giorni fa a Prato? E le segnalazoni di guasto? E le crepe nel muro, gli avvertimenti, le negligenze di chi doveva e deve controllare edifici pubblici e privati?

La natura. Che a pensarci bene, diranno, fa rima con sciagura. E adelante.
L’infelicissima disavventura dell’Airbus AirFrance, qualche settimana fa, per aggiungere: “avvolta nel mistero“.

Di nuovo, a costo di prendermi accuse di sciacallaggio (e di nuovo, le più sentite condoglianze alle famiglie coinvolte): ma, è quello un mistero? Ai soldatini della notizia a tutti i costi dice qualcosa Ustica? Oppure la gerarchia s’è assottigliata?

Words weigh, words count.

Adesso, magia magia, si scopre pure che l’omino di cartone che facevano passare come ragazzo (e futuro sposo) di Noemi recitava la parte del “tappo”, del rosario appeso al letto-alcova. Nel paese dove prescritto è assolto, mafia è welfare, ogni voce del nostro – seppur ricco – vocabolario non vale lo sforzo calorico con la quale è proferita. Sia chiaro: non che la vicenda in sé (quella della ripugnante ragazza campana e del fantoccio fotografico – che peraltro cita photoshop come causa del di lei tondo sedere, e giuro a morte che non credo sappia neanche cosa questo fotosciò sia) meriti, ma stiamo tarando le parole o sbaglio? E quante di queste sono uscite dalla bilancia senza più rientrarci, sfalsandone l’ago?
A cena con la corte costituzionale? Ssss!
Ma la Lussana vuoleSsss…!
Hanno contestato Berlusconi! A Viareggio! Anche al G8, quinSsss..!
E il Tg1 non ha fSssss! Basta!
Ragazzo, modera i termini!
Mario, levagli quel vocabolario.
E sbattiglielo in testa.
U’

Fuorinota: Il direttore del Tg5 Clemente J. Mimun (ha avuto la compiacenza di spiegare a un povero stolto che la J sta per non mi ricordo cosa) deraglia le sue virtù omissive e censuranti su facebook. Ahilui, con poco tatto: a un qualcuno che gli aveva chiesto chissà cosa (sulla sua pagina ed era lui a rispondere) ribatte con fare furibondo. “Non me ne frega niente“. Il commento di quel qualcuno scompare, la sua risposta no, e per sua sventura anche il commento successivo, di una terza, che ricapitola e ci da modo di capire di più sulla questione. Leggere per capire.
frf
Complimenti, “direttore” (questa fa ridere..!).


 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares