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Vittorio Arrigoni ucciso a Gaza

Vittorio Arrigoni è stato ucciso, impiccato. Vik è stato ucciso a Gaza City, la città da cui, negli ultimi tre anni, ha continuato a scrivere e raccontare quanto succedeva in quella Striscia martoriata da un’interminabile lotta.

A rapirlo sarebbe stato un gruppo salafita vicino ad Al Qaeda. Nel video circolato ieri in rete nel quale Vittorio viene mostrato tenuto per i capelli, legato con le mani dietro la schiena, bendato con del nastro adesivo e con evidenti segni di percosse sul viso insanguinato. L’ultimatum dato annunciava che Vittorio sarebbe giustiziato alle 16 di oggi pomeriggio, ora italiana, 30 ore dopo esser stato rapito, a meno che Hamas non avesse liberato tutti i prigionieri salafiti incarcerati nelle carceri palestinesi.

L’ultimatum non è stato rispettato e intorno alle 3 di questa notte (ora italiana) è arrivata la terribile notizia. Vittorio sarebbe stato ucciso alcune ore prima dell’irruzione delle Forze speciali d’Hamas gli Ezzedin Al-Qassam che ha portato all’arresto di due salafiti.

L’assurdità di questa azione ci lascia esterrefatti, oltre che profondamente scossi. Vittorio non ha infatti alcun legame con il governo dell’Autorità Nazionale Palestinese, con il quale è stato più volte in aspro conflitto, ed in particolar modo con il partito di maggioranza, Hamas appunto, che Arrigoni non ha mai risparmiato nei suoi articoli di denuncia.

Vittorio Arrigoni, “Vik” per gli amici e per quanti leggono i suoi articoli, è un giornalista, blogger e pacifista italiano di 36 anni. Collabora regolarmente al “Manifesto” e “Peacereporter” ma ha scritto pezzi anche per noi di AgoraVox Italia e cura quotidianamente un blog seguitissimo, Guerrilla Blog.

Vittorio Arrigoni era stato rapito ieri nella Striscia di Gaza dove vive e lavora ormai da 3 anni, dove rischia la vita ogni giorno per raccontare quello che nessun altro racconta. Perché Vittorio è l’unico giornalista italiano che scrive direttamente da Gaza City, mentre tutti i suoi colleghi risiedono agevolmente a Tel Aviv o Gerusalemme. A differenza loro, Vik non ha come fonti i comunicati stampa israeliani. Le fonti per i suoi pezzi sono fonti dirette. Nessuno conosce meglio di lui la popolazione di Gaza City, della quale è diventato a tutti gli effetti un membro energico e appassionato.

Ma soprattutto, Vittorio Arrigoni è un infaticabile attivista per i diritti umani, un pacifista convinto, il cui motto, “restiamo umani”, è divenuto celebre nei movimenti contro tutte le guerre, in Italia come all’estero. Vittorio, che si è sempre battuto con forza contro ogni violenza, sta subendo ora una violenza terribile. La più terribile delle violenze. Resta da capire perché i sequestratori l’abbiano ucciso prima dello scadere dell’ultimatum.

Scriviamo queste righe con la morte nel cuore, Vittorio era uno dei nostri autori, abbiamo pubblicato i suoi articoli, i suoi video. Il suo blog Guerrilla Radio resterà per sempre una straordinaria documentazione.

AgoraVox Italia oggi sarà listata a lutto nel rispetto della memoria di Vik. Vittorio e il suo impegno, sono un esempio di narrazione che non si interrompe quando la notizia di prima pagina viene sostituita da un’altra. Vittorio, oggi, è ricordato solo per i suoi articoli durante l’Operazione Piombo fuso, invece la memoria di Vik andrebbe onorata citando tutti i suoi post che compongono quella narrazione costante da Gaza che nessun altro ha osato fare.

Vittorio ha continuato a scrivere quando le telecamere puntavano altrove, quando nelle redazioni dei giornali, nessuno si curava più di quei coloni, scriveva per ricordarci che se i media guardano da un’altra parte questo non vuol dire che le bombe non piovano più.

Consacraimo questo giorno per onorare la sua memoria e vogliamo ricordarlo così, con il suo basco, il suo orecchino, la sua pipa. Vogliamo ricordarlo con il volto sorridente e combattivo.

I commenti più votati

  • Di Elisa Lai (---.---.---.199) 15 aprile 2011 13:13

    L’ignoranza porta a credere che popolazione e potere siano la stessa cosa. La popolazione islamica in Israele è stretta tra Israele e Hamas, e Vittorio denunciava coraggiosamente le malefatte di entrambi. Il tentativo di delegittimare l’attività umanitaria (e giornalistica) a tutela di queste popolazioni senza voce è disgustoso. Cosa si dovrebbe dedurre dal tuo commento? Siccome Hamas ricorre alle donne incinta imbottite di tritolo allora dobbiamo lasciare le popolazioni arabe da sole, a marcire tra bombe e violenza? Tanto, "sono tutti così"? Allora cosa mi dici dei bambini torturati e stuprati nelle carceri israeliane, o uccisi per strada a causa di "sviste" dei carroarmati israeliani? Sono sicuramente dei terroristi? Quel popolo è stretto tra due fuochi e pochi al mondo se ne curano, perché quasi tutti sono occupati a fare il tifo per l’una o l’altra fazione. Invece, come al solito, è la povera gente che ne fa le spese. E Vittorio aiutava, nonostante il rischio. Il cinismo, in questi casi, è roba tutt’altro che umana.

    Professare una stessa religione non implica l’essere tutti uguali. Le degenerazioni patologiche delle ideologie sono sempre esistite. Anche alcune frange di cattolici vanno in giro a dire che bisogna curare gli omosessuali, ma non per questo tutti si fanno portatori di questo stupido pensiero. 

  • Di Geri Steve (---.---.---.151) 15 aprile 2011 12:48

    Hamas sostiene che Arrigoni era gia’ stato ucciso prima del loro intervento e anche prima della scadenza ultimatum: ci sono tutti gli ingredienti per non sapere mai chi l’ha fatto rapire, chi l’ha rapito, chi l’ha ucciso...

    Ma la difficolta’ maggiore sta nel fatto che molte forze contrapposte avevano interesse ad eliminare un disturbatore che diceva anche le verita’ spiacevoli su chi lucra su quei conflitti, su quei tunnel, su quei traffici...

    Chi appartiene ad una organizzazione gode almeno della sua protezione, un libero pensatore no.

    Geri Steve

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.11) 15 aprile 2011 10:46

    ma che strano...sono cosi buoni...cosi disperati...secondo me è propaganda israeliana..come i funerali finti e le donne incinta ripiene di tritolo..10,9,8,7,6,5,4,3,2,1,0...è colpa di israele e pure un po degli americani mistero risolto.

    oriana ti penso sempre........

    • Di Elisa Lai (---.---.---.199) 15 aprile 2011 13:13

      L’ignoranza porta a credere che popolazione e potere siano la stessa cosa. La popolazione islamica in Israele è stretta tra Israele e Hamas, e Vittorio denunciava coraggiosamente le malefatte di entrambi. Il tentativo di delegittimare l’attività umanitaria (e giornalistica) a tutela di queste popolazioni senza voce è disgustoso. Cosa si dovrebbe dedurre dal tuo commento? Siccome Hamas ricorre alle donne incinta imbottite di tritolo allora dobbiamo lasciare le popolazioni arabe da sole, a marcire tra bombe e violenza? Tanto, "sono tutti così"? Allora cosa mi dici dei bambini torturati e stuprati nelle carceri israeliane, o uccisi per strada a causa di "sviste" dei carroarmati israeliani? Sono sicuramente dei terroristi? Quel popolo è stretto tra due fuochi e pochi al mondo se ne curano, perché quasi tutti sono occupati a fare il tifo per l’una o l’altra fazione. Invece, come al solito, è la povera gente che ne fa le spese. E Vittorio aiutava, nonostante il rischio. Il cinismo, in questi casi, è roba tutt’altro che umana.

      Professare una stessa religione non implica l’essere tutti uguali. Le degenerazioni patologiche delle ideologie sono sempre esistite. Anche alcune frange di cattolici vanno in giro a dire che bisogna curare gli omosessuali, ma non per questo tutti si fanno portatori di questo stupido pensiero. 

  • Di Geri Steve (---.---.---.151) 15 aprile 2011 12:48

    Hamas sostiene che Arrigoni era gia’ stato ucciso prima del loro intervento e anche prima della scadenza ultimatum: ci sono tutti gli ingredienti per non sapere mai chi l’ha fatto rapire, chi l’ha rapito, chi l’ha ucciso...

    Ma la difficolta’ maggiore sta nel fatto che molte forze contrapposte avevano interesse ad eliminare un disturbatore che diceva anche le verita’ spiacevoli su chi lucra su quei conflitti, su quei tunnel, su quei traffici...

    Chi appartiene ad una organizzazione gode almeno della sua protezione, un libero pensatore no.

    Geri Steve

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.41) 15 aprile 2011 13:29
    Damiano Mazzotti

    Geri Steve, hai proprio ragione e la cosa vale per tutti i paesi, le comunità e fino ad oggi anche per tutti i tempi storici....

  • Di Paolo Praolini (---.---.---.129) 15 aprile 2011 19:17
    Paolo Praolini

    Avevo seguito Vittorio sul suo blog ed in qualche occasione gli avevo scritto commentando le sue scottanti informative.
    Da molto tempo rilevavo che il suo lavoro di diffusione soprattutto dopo i suoi precedenti pestaggi e rapimenti avesse assunto un livello di pericolosità alto, altissimo, in quanto diffondeva forse quello che qualcuno non avrebbe voluto diffondere.
    Purtroppo come ha scritto Geri non aveva una struttura governativa o paragovernativa che lo supportasse e lo avesse protetto quando serviva, questa protezione sarebbe servita da tempo già da quando fu rapito su un peschereccio al largo delle coste israeliane.
    Il suo ruolo solitario era da molti visto (anche in Italia) come quello di un battitore libero un cane sciolto, anche troppo libero e magari fastidioso.
    Anche per questo i media italiani non lo consideravano attendibile o forse presentabile ai bempensanti italiani.
    Insomma è stato per molto tempo un personaggio scomodo che ha vissuto come pochi la vita nel modo in cui credeva veramente.
    Purtroppo ha creduto o si era illuso che vivere in quella martoriata terra sarebbe stato conciliabile con il suo pensiero libero!
    Cosi non è stato!

  • Di pint74 (---.---.---.221) 16 aprile 2011 01:28
    pint74

    Un soldato della pace,in un mondo come questo,può solo finire così... Ha coraggiosamente denunciato il governo di Israele per le sue azioni barbariche contro il popolo palestinese ed ha anche denunciato gli estremisti islamici per le azioni barbariche tese a minare qualsiasi inizativa di pace. Chi lo ha ucciso? Avete l’imbarazzo della scelta. Chi,come lui,ha coraggiosamente combattuto per la pace è nemico di chiunque combatta per il profitto,il potere e la disinformazione. I media danno la colpa agli estremisti. MA ,si sà,le infomazioni dei quotidiani,per la maggior parte,vanno prese con le pinze. Le denunce di abusi perpetrati da distaccamenti dell’esercito di ISraele ,da parte di questo eroe,sono comunque numerose. Facile pensare che qualche generale o pesonaggio importante Di Israele ,sia felice di questa rapida e misteriosa morte. Ma anche gruppi estremisti islamici possono trovare vantaggio da questo atto barbaro. Ma la verità è comuqnue ben nascosta... E non la troveremo sui giornali o in TV.. Unica cosa sicura. E’morto un eroe,un vero eroe. Nulla a che fare con gli eroe falsi che ci sbandierano quotidianamente le TV o i giornali. Muore una persona con ideali e con voglia di fare. Muore un pezzo di umanità. E con esso muore anche una delle possibilità di avere un mondo migliore. Soldato per la pace che ha avuto come sola arma il suo cuore e le sue convinzioni. Questo è un eroe.

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