• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Scienza e Tecnologia > Videogiochi che passione!

Videogiochi che passione!

L’industria del Casual Gaming è in notevole crescita negli ultimi anni (alcuni dati indicano ricavi praticamente nulli nel 2002, oltre mezzo milione di dollari nel 2004, e mercato USA ante crisi finanziaria valutato in oltre 2 miliardi di dollari nel 2008). Utilizzando un’elaborazione di Agicos relatica a questa forma di intrattenimento suddividiamo i casual games in:
* giochi scaricabili dal web (o reti peer-to-peer) funzionanti su pc stand alone (raramente connessi in rete);
* giochi sul web che non necessitano rispetto ai primi di installazione sul pc;
* giochi pubblicitari, o Advergames, (su piattaforma web raramente scaricabili) utili a pubblicizzare prodotti oppure a promuovere il marchio aziendale;
* skill games, ovvero giochi d’abilità nei quali l’obiettivo è vincere un premio (anche in denaro) in base alla propria abilità.
In generale il termine "Casual Games" ormai indica una categoria di video giochi facili da imparare e da giocare.

L’anno scorso è stato lanciato in Italia www.fueps.com ed oggi intervistiamo, in esclusiva per AgoraVox, Francesco Gaziano Direttore Generale della RCS DB Games (Joint Venture fra RCS e Digital Bros)

 Dr. Gaziano Lei da oltre un anno è DG della RCS DB Games una società che ha come obiettivo la leadership di mercato nell’"online casual gaming"...Ci illustra il suo prodotto e con chi vi confrontate nel mercato internazionale?

Fueps.com è un sito che ha come mission quella di mescolare giochi online e community o, meglio, social network. Per questo offre più di cento giochi suddivisi tra single e multiplayer tutti legati tra loro da un sistema di moneta virtuale (i token) e di classifica sia di singolo gioco sia generale del sito. I nostri giocatori, un pubblico adulto tra i 25 e i 55 anni ed equamente diviso tra uomini e donne, possono usare le monete virtuali per acquistare una ‘casa’ nell’isola di Fuepslandia e per partecipare a concorsi a premi, possono creare un loro avatar, interagire chattando nei giochi multiplayer, scambiarsi messaggi personali (pm) e usufruire del nostro forum.
Tutto ciò al fine di rendere sempre più divertente e coinvolgente l’esperienza dei nostri giocatori su Fueps che, non a caso, vuol dire Faccio l’Ultima E Poi Smetto. Fueps da pochissimo dà anche il nome alla società che adesso si chiama Fueps Spa (pur mantenendo inalterata la composizione societaria, quindi restando una JV tra RCS e DB).

A livello internazionale i competitor diretti ed indiretti sono molteplici: si va dai siti che offrono giochi online gratuiti come Miniclip.com, a Pogo.com che offre giochi in modalità sia free che premium (a pagamento) con un prodotto in qualche modo simile al nostro anche se meno incentrato sul tema social.

E’ proprio la centralità del tema social e la diffusione dei giochi anche sui siti che non puntano immediatamente su questo aspetto come i social network puri che fa di Facebook, piuttosto che di Myspace dei potenziali competitor da tenere d’occhio in futuro. 
 
Molte Startup sono fallite nella prima fase dello sviluppo del WEB perchè, pur essendo prodotti potenzialmente appetibili, avevano adottato Modelli di Business non appropriati ci spiega qual è il modello di Business di Fueps?

Molto spesso sul Web il prodotto nasce molto prima del modello di business e le società che non hanno la forza e il supporto economico per avere il tempo di trovare, anche sperimentando, il modello di business più consono al loro prodotto che hanno creato, a volte sono costrette a chiudere.

Fueps si basa sui più importanti modelli di business presenti oggi in rete: innanzitutto l’advertising, poi l’offerta di servizi premium (ad esempio i nostri utenti Plus possono accedere a giochi in anteprima, a giochi esclusivi e a concorsi molto più ricchi di quelli dedicati agli utenti free), i servizi mobile e, non ultimo, la fornitura di servizi B2B, perché come dicevo prima, ormai sembra che tutti i siti vogliano avere una sezione giochi da offrire ai loro utenti. Questo perché nulla meglio dei giochi trattiene un utente sul sito in maniera piacevole.
 
 
Quali sono i punti di forza di RC DB Games, quale è "il cavallo di battaglia" e quale il futuro...



Il cavallo di battaglia sono sicuramente i giochi multiplayer come i giochi di parole, il Biliardo Palla 8 piuttosto che il nostro Poker Texas Hold’em che è sempre affollato da centinaia di giocatori in contemporanea che si divertono a sfidarsi con i token faticosamente guadagnati giocando ad altri giochi.

Stiamo per introdurre una serie di nuove funzionalità che consentiranno di creare tornei asincroni in singleplayer, tornei a squadre anche a giochi singleplayer e ci consentiranno di puntare sempre più sulle caratteristiche di social network già insite nel nostro sito.

Riguardo ai giochi multiplayer stiamo studiando il lancio di un primo gioco multiplayer a turni (ad esempio la dama o gli scacchi) multipiattaforma, cioè che consenta ad un giocatore che sta giocando da telefono mobile di sfidare un giocatore che sta giocando online su pc.

Inoltre stiamo studiando con molta attenzione il mercato degli skill games da poco regolamentato in Italia e che sta facendo numeri molto interessanti.

Infine, ma non meno importante, stiamo per lanciare un gioco cooperativo competitivo in cui tutti i giocatori collaboreranno ad un fine comune: ovviamente salvare il mondo.

Un’ultima domanda: non pensa che le aziende possano vedere non di buon occhio l’abitudine dei propri dipendenti a giocare durante l’orario di lavoro? Non temete di andare ad occupare il posto che un tempo fu del "Solitario" di Microsoft Windows???

Riguardo all’occupare il posto del solitario di Windows, forse il progenitore di tutti i casual games, prendo a prestito una delle massime di Dyland Dog che dei fantasmi dice: Non ci credo, ma ci spero.

Battute a parte, la verità è che questo è già accaduto. Lo dimostrano i picchi di utilizzo di Fueps che mostrano un forte utilizzo dei nostri giochi in pausa pranzo (dalle 13 alle 15) anche se le punte massime di utilizzo le registriamo fuori dall’orario di lavoro, dalle 19 alle 24 circa.

 Le aziende quindi possono stare tranquille anzi dovrebbero stimolare l’uso di questi giochi se è vero che gli ultimi studi del Fame Research Unit della Nottingham Trent University, infatti, dimostrano che i casual game rilassano e controllano il livello di stress accumulato nella giornata e aiutano ad aumentare la produttività.

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares




Ultimi commenti