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“Vi darò le mie ville” disse il Premier. Ed un Aquilano ora le pretende in uso.

Qualcuno fra i terremotati in Abruzzo, sta usando il cervello. E la memoria.

Qualcuno fra i terremotati in Abruzzo, sta usando il cervello. E la memoria. In considerazione del fatto accaduto che vede protagonista uno sfollato aquilano che, nella richiesta per essere ammesso alla graduatoria per l’ammissione negli alloggi provvisori alla voce “alloggi in affitto” ha scritto “Villa Certosa o Palazzo Grazioli”.
 
Una provocazione. Niente affatto. Lo stesso Premier Silvio Berlusconi, dopo pochi giorni dal sisma ed in terra Abruzzese per i primi sopralluoghi, fece - alla folla sconcertata degli sfollati freschi di tragedia – una promessa. Una di quelle che non si dimenticano. Una di quelle presto dimenticate. Soprattutto da chi l’ha fatta. Il premier disse – telegiornali a conferma – la frase “metterò a disposizione dei terremotati le mie residenze”.
 
Nessuno ricordò più la cosa. E la dichiarazione sembrò insabbiata. Ma ecco che, al momento opportuno, qualcuno ricorda. E qualcuno pretende – in qualche modo a buona ragione – che questa promessa venga confermata dai fatti
 
Quale migliore occasione quindi, se non la richiesta di alloggio provvisorio, per ricordare a tutti – Premier in testa – che le promesse vanno persino mantenute?
 
La persona in questione si chiama Antonio Bernardini, ha trascorso fin qui la vita dopo il sisma fra la propria autovettura, le tendopoli e le strutture alberghiere. Ritiene semplicemeete di avanzare il riconoscimento di una parola data. E non si ravvisa nulla di sbagliato in questa azione.
 
Viviamo in una Società d false promesse, che giungono da ogni parte. L’Italiano è ormai avvezzo a tutto questo. Non ne fa ragione di rabbia. Ne di sentimenti antinazionalistici. E’ divenuto un comportamento che fa parte della storia, del folklore, delle abitudini. Nessuno ha mai pensato che si ha diritto, fondamentalmente e profondamente, a veder soddisfatte le tante parole che dal mondo politico a quello della Comunicazione e del Marketing viene propinato alla Massa ogni attimo della vita.
 
L’umanità non si aspetta mai nulla di concreto. Ne quando si tratta di politica, ne quando subisce una pubblicità alla televisione: i prodotti che si acquistano infatti, quasi mai hanno le eccellenze contrabbandate per assolute dagli spot televisivi. Avete mai pensato di denunciare una ditta perché vi accorgete che il loro spettacolare prodotto XXY non toglie tutte le macchie n un nanosecondo così come recita l’attore della pubblicità? Eppure, se lo facessimo tutti, le cose sarebbero diverse. E potremmo contare su una realtà diversa e sulla concretizzazione delle promesse.
 
Il Signor Antonio Bernardini – unico esempio nel suo genere – non ha fatto altro che ricordare. Una promessa pubblica. I testimoni – tanti – possono confermare. Che c’è di male a recriminarne l’attuazione?
 
Peraltro, nel caso in cui questa sua richiesta venisse accolta, Bernardini offre la propria “consulenza” al Premier ed allo staff di Governo, per ciò che riguarda le reali condizioni del territorio disastrato dal terremoto. Uno scambio alla pari. Esempio di onestà e trasparenza. Come pochi nel nostro pazzo mondo di parole vuote.

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