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Venezia: il premio una vita nella musica 2015 a Yuri Temirkanov

Il Premio, fondato da Bruno Tosi, è giunto alla ventottesima edizione

Nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice è Cristiano Chiarot, il sovrintendente, ad aprire la cerimonia di conferimento del premio Una Vita nella Musica 2015 con un ricordo di Bruno Tosi, giornalista e storico della musica, che aveva ideato questa manifestazione e portato a Venezia, fin dal 1979 con Artur Rubinstein, i più grandi musicisti. Dal 2013 l’evento si è arricchito anche del premio speciale Una Vita nella Musica Giovani. Il comitato scientifico del Premio composto da Mario Messinis, presidente, Oreste Bossini, Massimo Contiero, Andrea Estero, Giampaolo Minardi, Giorgio Pestelli, Francesca Valente esprime così la motivazione del Premio al grande direttore d’orchestra “ Yuri Temirkanov: la leggerezza e la passionalità. L’aristocrazia classicista si apre in questo direttore ad una espressività libera e cangiante, alla volubilità dei colori, alla sottigliezza rapsodica. La cultura russa splende in lui tra risonanze etniche e limpida articolazione formale.

Non c’è la spettacolare retorica della tradizione direttoriale russa, cui pur Temirkanov appartiene, ma un intimo stile patetico. Il suo Čajkovskij, di struggente ansietà visionaria, vive nella sensitività del suono e nell’ardore comunicativo: evocazione nostalgica della civiltà pietroburghese. Temirkanov non è soltanto un grande conoscitore della musica russa fino a Prokof’ev e Šostakovič, ma anche un interprete colto dei più vari repertori occidentali, dal mondo classico-romantico viennese al melodramma italiano e a Verdi, di una drammaticità accesa, mai ostentata.” Il Premio Speciale Giovani viene conferito al Quartetto Noȗs (Tiziano Baviera violino, Alberto Franchin violino, Sara Dambruoso viola, Tommaso Tesini violoncello) , al compositore Carmine Emanuele Cella, al musicologo Francesco Ceraolo. Ai vincitori sono stati consegnati quattro premi in Vetro Artistico® di Murano realizzati dal Consorzio Promovetro. A Yuri Temirkanov è stata donata anche un’opera in vetro soffiato di Massimo Micheluzzi - artista veneziano del vetro la cui famiglia conta molti artisti di teatro - le cui opere sono presenti anche al MOMA di New York e al Museum of Fine Arts di Houston. Barbara di Valmarana ha consegnato al maestro Temirkanov anche un dono degli Amici della Fenice e resterà memorabile la spontanea esternazione: ”lei è il migliore del mondo!” Una frase sicuramente fuori dal cerimoniale, ma piena di ammirazione e che suona addirittura affettuosa. La cerimonia si è conclusa con l’esecuzione da parte del Quartetto Noȗs del primo movimento del Quartetto n.3 in mi bemolle minore op. 30 di Pëtr Il’ič Čajkovskij e di Expectations l (2011) per pianoforte di Carmine Emanuele Cella con Aldo Orvieto al pianoforte. Molti gli applausi, anche se l’affluenza all’evento non è stata così numerosa come ci si poteva aspettare, dal momento che il prestigioso premio è diventato ormai un simbolo riconosciuto dell’incontro tra la città di Venezia e la grande musica.

A conclusione della giornata, giovedì 2 aprile alle 20 il maestro Temirkanov dirigerà in Sala Grande un concerto sinfonico con l’orchestra del Teatro La Fenice. In programma la sinfonia in sol maggiore Hob. I:94 detta La sorpresa di Franz Joseph Haydn e proseguirà con il Concerto per pianoforte, orchestra d’archi e tromba in do minore op. 35 di Dmitrij Šostakovič. Nella seconda parte la sinfonia n.2 in re maggiore op.73 di Johannes Brahms. Il concerto sarà replicato sabato 4 aprile alle ore 17.

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