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 Home page > Tempo Libero > Musica e Spettacoli > Venezia, Nathanaël Gouin protagonista al Palazzetto Bru Zane

Venezia, Nathanaël Gouin protagonista al Palazzetto Bru Zane

 

Per il festival L’universo di César Franck un rapinoso concerto del giovane pianista

Nel celebrare il bicentenario della nascita del compositore, il Palazzetto Bru Zane e la Chapelle Musicale Reine Elisabeth il 17 maggio hanno invitato Nathanaël Gouin a interpretare brani per pianoforte di César Franck e dei suoi contemporanei.Il programma ha affrontato un repertorio decisamente difficile nella bella sala del Palazzetto dove si respirava un’atmosfera raccolta con un pubblico cosmopolita e raffinato.

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Nathanaël Gouin, pianista dotato di tecnica solida, mirabolante e fantasmagorica si è rivelato decisamente più musicista che unicamente virtuoso. Nel sesto concerto del Festival Gouin ha sfoderato una straordinaria capacità di analisi melodica e di conduzione delle parti la cui evoluzione mai ha tradito una rotonda e gradevole plasticità. Un programma complesso non tanto per l’esecuzione tecnica, quanto per la necessità di evidenziare gli infiniti piani sonori di melodie adatte ad un colore e una polifonia orchestrale e anche là dov’era necessario il più robusto arsenale tecnico del pianista virtuoso, Gouin ha sfoggiato una scintillante performance.

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Il tutto ha oscillato tra la gradevole e continua melodicità della musica da salon di Louis Vierne all’acme della trascrizione del toccante Prélude, fugue et variation op.18 di César Franck del quale l’artista ha saputo rendere con eleganza la complessità di un tessuto musicale destinato all’organo e trascritto da Harold Bauer per il pianoforte.

La serata è culminata infine nell’apoteosi della trascrizione di Georges Bizet del primo movimento del Concerto per pianoforte e orchestra n.2 op.22 di Camille Saint-Saëns e per ultimo l’Etude en forme de valse op.52 n.6 la cui impronta rivelava echi di listziana memoria.

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Sublime il bis, opera dello stesso Nathanaël Gouin, su un tema dei Pescatori di Perle di Georges Bizet, impreziosito da cascate di arpeggi della mano destra, mentre la sinistra declamava con voce di violoncello il tema struggente.

Il pubblico ha tributato lunghi meritatissimi applausi e standing ovation all’artista.

Serata perfetta, intima ed emotivamente toccante, coronata da un brindisi offerto dallo sponsor Colle Anese nel raccolto giardino profumato di primavera.

Marina Bontempelli

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