Venezia – Al Palazzetto Bru Zane primavera con Gabriel Fauré e non solo
Dal 23 marzo al 23 maggio una conferenza e sette concerti per celebrare il prolifico compositore a cento anni dalla morte
Stimolante e di gran classe, come d’abitudine, la presentazione del 14 marzo a Palazzetto Bru Zane del Festival Il filo di Fauré, seguita da un concerto con Lorène de Ratuld al pianoforte.
Il titolo del Festival subito ci informa che il filo ci servirà per rintracciare i legami intessuti dal grande compositore con i suoi allievi e le sue allieve e che dunque non si tratta semplicemente di una commemorazione a cento anni dalla morte, ma di un omaggio all’eredità musicale di Fauré poiché grazie al suo insegnamento e alla sua pedagogia i suoi allievi svilupparono uno stile personale che contribuì a voltare la pagina del romanticismo verso la modernità, creando una nuova musica francese.
Ad accoglierci all’ingresso del Palazzetto una selezione di stampe e immagini in una piccola mostra iconografica, che raccoglie anche lettere vergate dalla calligrafia di Gabriel Fauré a conferma del fatto che al Palazzetto lo studio e la ricerca non si fermano alle partiture.
Un programma affascinante e suggestivo per il concerto al pianoforte, con brani di Fauré e di suoi celebri allievi interpretati dalla talentata ed appassionata Lorène de Ratuld, artista votata a repertori insoliti e di musica moderna.
Ma passiamo al programma. I concerti inaugurali riuniranno due generi cari al compositore rinomato per la finezza della sua musica da camera. Sabato 23 marzo, il Quatuor Strada e Simon Zaoui interpreteranno opere per archi e pianoforte di Gabriel Fauré e Roger-Ducasse, uno dei suoi allievi più fedeli, mentre domenica 24 marzo, Cyrille Dubois e Tristan Raës riveleranno la maestria di Fauré nell’arte delle mélodies e la sua influenza su allievi prestigiosi come Maurice Ravel e innovativi come Florent Schmitt. Martedì 9 aprile, Luca Scarlini approfondirà in una conferenza l’influenza che Venezia ebbe sull’opera di Gabriel Fauré, incantato dalla Serenissima come lo fu Reynaldo Hahn dopo di lui. Il concerto di sabato 13 aprile segnerà l’inizio della collaborazione tra il Palazzetto Bru Zane e Asolo Musica, in cui Hawijch Elders, Natanael Ferreira, Aleksey Shadrin e Frank Braley si esibiranno all’Auditorium Lo Squero (sull’Isola di San Giorgio Maggiore) nei “primi quartetti” di Gabriel Fauré e del suo discepolo Georges Enesco.
Il flauto sarà protagonista dell’appuntamento di venerdì 19 aprile, con un programma di sonate e brani di concorso, emblematici del repertorio ottocentesco per lo strumento. Martedì 7 maggio, il concerto “Ode al violoncello”, in collaborazione con il Concours International de Musique de Chambre de Lyon, riunirà il Duo Domo sul palcoscenico. Verrà seguito dal ritorno delle mélodies, interpretate dai giovani e promettenti artisti dell’Académie de l’Opéra national de Paris giovedì 16 maggio. Il festival si concluderà con un’altra collaborazione di rilievo con l’Ensemble da camera dell’Accademia Teatro alla Scala che eseguirà opere per trio d’archi e pianoforte di Gabriel Fauré e Léon Boëllmann giovedì 23 maggio.
Per approfondire è possibile ritrovare CD e pubblicazioni su bru-zane.com e al bookshop del Palazzetto Bru Zane.
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