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Valditara, il ministro che colleziona sciocchezze

Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara deve avere una percezione della realtà che mal si concilia con chi vive nelle stanze avulse dei dicasteri, dove il popolo diventa un'entità indistinta e la sfera quotidiana la vedi con il binocolo o attraverso uno schermo televisivo, senza che questa ti tocchi da vicino, nemmeno quando viaggi con le auto blu.

 Valditara non è bastato "linciare" insegnanti antifasciste e parlare della necessità di educare gli studenti con lo strumento dell'umiliazione, salvo poi fare marcia indietro dicendo di essere stato frainteso, parlando di umiltà e non di umiliazione, senza sapere che tra i termini “umiltà” e “umiliazione” ci passa una differenza grande quanto Polifemo. 

Recentemente, il capo del ministero della scuola ne ha sparata un'altra delle sue, affermando che gli affitti delle case per gli studenti fuori sede sono cari solo nelle città governate dalla sinistra. Un'osservazione fuorviante che non tiene conto della realtà italiana: in Lombardia, storicamente governata da leghisti e forzisti, gli affitti delle case sono alle stelle; in Campania, da anni governata dalla sinistra, gli affitti delle abitazioni sono la metà della metà.

L'uscita di Valditara rimarca un modus operandi tipico dei politici italiani, secondo cui se l'Italia è a pezzi il problema non è del loro schieramento, ma dello schieramento avversario, della sua incapacità di governare il Paese. I partiti costruiscono così il loro consenso: non formulano programmi propri, ma demonizzano i programmi altrui. Un strategia politica che funziona fino a quando non vinci le elezioni e mostri di essere più incapace dei nemici che avversi. 

E infatti il “meritevole” Valditara non si è accorto che adesso è lui a trovarsi al governo e che, anziché puntare il dito contro i presunti cari affitti della sinistra, potrebbe chiedere a Giorgia Meloni per quale motivo il governo ha cancellato il Fondo Nazionale per gli studenti in difficoltà con il pagamento degli affitti. E che gli extraprofitti incassati dalle banche, con l'aumento dei tassi di interesse sui mutui, potrebbero benissimo essere usati per aiutare gli studenti a pagare alloggi troppo cari, a prescindere se questi studino a Milano, a Roma, a Napoli o sull'Isola d'Elba. 

Foto Wikimedia

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