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Vacanze senza sorprese

Affinché tutti possano trascorrere veramente delle buone vacanze senza sorprese la Federconsumatori Molfetta ha ritenuto fornire alcuni consigli da seguire, rispettivamente, prima della partenza, in vacanza e al rientro…..

PRIMA DELLA PARTENZA
La prenotazione
In questa fase preliminare deve essere prestata particolare attenzione al contenuto del contratto che viene proposto (elementi essenziali di esso, a pena di nullità: destinazione, servizi offerti, nome e recapito dell’organizzatore, prezzo, modalità di pagamento, estremi polizza assicurativa, caparra e saldo).

Al riguardo, in primo luogo, si precisa che la prenotazione è sempre vincolante, a prescindere che avvenga in agenzia, tramite internet o per telefono. In secondo luogo, si evidenzia che ai fini della conclusione del contratto di viaggio non è sempre necessaria una firma; infatti talvolta è sufficiente il semplice consenso verbale dell’acquirente.

Quindi, prima di accettare l’offerta, è necessario, per scegliere in modo consapevole, leggere attentamente TUTTE le condizioni e le limitazioni cui si va incontro, eventualmente stampandole dal sito del venditore, se si prenota online. Solo dopo questa operazione di comprensione ed eventuale richiesta di chiarimenti in caso di dubbi, si potrà procedere a dare il proprio consenso.

Infine, è sempre consigliabile confermare la prenotazione a mezzo fax o via mail, evitando la semplice forma verbale. La conferma di una prenotazione è accompagnata dal versamento di un acconto o caparra in denaro. A tale versamento deve corrispondere il rilascio di un contratto scritto, se non già avvenuto.

L’agenzia di viaggi
L’agenzia svolge un ruolo di intermediazione tra il cliente e l’organizzatore (tour operator) e può vendere sia da catalogo, ad esempio pacchetti e/o servizi, oppure anche fuori catalogo, ad esempio i voli. L’agente di viaggio ha il dovere di informare correttamente e dettagliatamente il consumatore ed aiutarlo nell’acquisto.
 
L’anticipo richiesto al consumatore non può superare, di regola, il 25% del prezzo finale.

Se si acquista un pacchetto “tutto compreso” la cifra richiesta all’atto della prenotazione è solo un anticipo e non ha valore di caparra. In questo caso il saldo deve essere corrisposto entro 30 giorni dalla partenza, salvo diversi accordi con l’agenzia.

Se, invece, si prenota solo la sistemazione o si effettua una prenotazione a distanza (internet o telefono), si versa solitamente una caparra che, quasi sempre, ammonta a circa il 50% del costo complessivo del servizio e viene trattenuta interamente dal venditore in caso di recesso del cliente. Il saldo, in questi casi , avviene, in genere, alla consegna dell’alloggio o del servizio prenotato. Al momento del saldo, l’agenzia dovrà contestualmente consegnare i documenti di viaggio al cliente

Le assicurazioni
Ormai tutti i Tour Operator includono nelle quote di “apertura pratica” un’assicurazione “sanitaria/bagaglio”. Alcuni includono nella polizza anche la copertura delle penali per annullamento, ma si limitano a casi di rinunce molto particolari e, quindi, vanno lette attentamente per sapere cosa rimane escluso. Sono sempre esclusi gli annullamenti per malattie pre-esistenti. E’ possibile, però, ed opportuno, accendere una polizza integrativa, in agenzia o presso la propria compagnia assicurativa di fiducia.

Quindi, in caso di annullamento del viaggio, occorre avvisare non solo l’agenzia presso la quale abbiamo prenotato, ma anche l’assicurazione, quest’ultima con raccomandata con ricevuta di ritorno. L’assicurazione SANITARIA copre le prime spese in caso di incidente o malattia durante il viaggio, mentre l’assicurazione BAGAGLIO quelle relative allo smarrimento, danneggiamento o ritardata consegna delle valigie. L’assicurazione per le spese di annullamento deve essere consegnata al consumatore all’atto del versamento dell’acconto, mentre quella integrativa all’atto della stipula. Le altre assicurazioni vengono rilasciate unitamente ai documenti di viaggio. E’ buona regola ricordare di portarle con sé durante la vacanza.

Modificazioni
Il venditore può apportare modifiche significative di uno o più elementi del
contratto prima della partenza (es. aumento del prezzo in misura superiore al 10%).

In tal caso, però, il consumatore deve essere informato tempestivamente e per iscritto. Può scegliere di accettare le modifiche, o di recedere dal contratto senza pagare alcuna penale e con conseguente rimborso delle somme già corrisposte, oppure di accettare un’offerta di viaggio alternativa. Se le modifiche riguardano il prezzo può richiedere la documentazione che attesta le presunte variazioni. Se le modifiche vengono apportate dopo la partenza, l’organizzatore ha il dovere di proporre soluzioni alternative adeguate, senza costi aggiuntivi per il turista, oppure deve rimborsarlo per i servizi e le prestazioni non ricevute.

IN VIAGGIO
Aerei

Per chi viaggia in aereo è oggi prevista una maggior tutela grazie all’introduzione della Carta dei diritti del passeggero. Tra questi, ad esempio, vi è il diritto di ricevere informazioni circa l’eventualità che il trasporto venga effettuato da vettore diverso da quello indicato sul biglietto. Il biglietto, peraltro, se è nominativo, non può essere ceduto senza il consenso del vettore.



Maggior attenzione deve essere prestata quando si prenotano voli “low cost”, i cui prezzi economici sono dovuti alla riduzione dei servizi, spesso prestati solo a pagamento. Inoltre, per tali voli, è bene controllare il peso massimo consentito per il bagaglio, poiché il prezzo supplementare per ogni kg ulteriore, di solito, è molto elevato.

La compagnia aerea con cui si viaggia ha l’obbligo di informare i passeggeri, anche per iscritto, dei diritti posti a loro protezione dalla normativa vigente in caso di:
1) negato imbarco (overbooking): quando la compagnia ha venduto un numero di biglietti superiore ai posti disponibili e le rinunce sono state inferiori al previsto, il passeggero si vede offerta l’alternativa tra le seguenti soluzioni:
A) volo alternativo (riprotezione);
B) rimborso entro 7 giorni ed eventuale volo verso il luogo iniziale di partenza.

Inoltre, il passeggero ha diritto ad una compensazione in denaro per il disagio subito, proporzionata alla tratta del volo e, in ogni caso, all’assistenza gratuita (pasti e bevande, albergo, se è necessario il pernottamento, e relativo trasporto; due telefonate o invii di messaggi via fax o e-mail). • cancellazione del volo: anche in tal caso il passeggero ha gli stessi diritti di cui sopra, ma la sistemazione in albergo è prevista solo se il volo è rinviato di almeno un giorno, e l’indennizzo non è dovuto se la cancellazione è stata causata da circostanze eccezionali, di cui, però, la compagnia dovrà provare l’esistenza e l’inevitabilità (es. scioperi,condizioni metereologiche incompatibili, carenze di sicurezza, etc…).

2) ritardo della partenza: il vettore aereo deve garantire al passeggero l’assistenza di cui sopra in proporzione al tempo d’attesa e alla lunghezza della tratta che si deve percorrere. Inoltre, se il ritardo supera le 5 ore, il passeggero può scegliere tra rimborso del biglietto non utilizzato e volo alternativo.
Che fare se il bagaglio viene smarrito, consegnato in ritardo, o addirittura danneggiato o distrutto?

Per prima cosa, effettuare denuncia, muniti di biglietto aereo e carta di imbarco all’ufficio “Lost and Found” (bagagli smarriti), dove si deve compilare il modello PIR e chiedere il tempestivo risarcimento del danno. Peraltro, il vettore è tenuto a rimborsare le spese documentate inerenti l’acquisto di beni di prima necessità. Se, però, il danno riguarda il bagaglio a mano, è necessario provare la responsabilità della compagnia con cui si è viaggiato. Se si portano oggetti di valore, è bene, al momento della registrazione del bagaglio, dichiararne il maggior valore, pagando un supplemento, per essere certi di riuscire a recuperare l’intero valore dichiarato. Sempre per cautela, è possibile, nei maggiori aeroporti e a pagamento, “incellofanare” il bagaglio; tale accorgimento può scoraggiare l’introduzione di beni altrui, o il furto dei propri.


 
AL RIENTRO DALLE VACANZE
E’ importante che il consumatore contesti immediatamente i disservizi di cui è “vittima” al venditore (o suo rappresentante) del servizio turistico acquistato (ad es. all’albergatore o al capo villaggio, al rappresentante in loco del tour operator se si tratta di pacchetto turistico, all’agenzia di viaggio presso la quale abbiamo prenotato etc.), e richieda di trovare soluzioni alternative per porre fine al disagio.

E’, altresì, importante documentare tutto, tenuto conto che, quando il consumatore subisce un danno durante la vacanza, le normative vigenti spesso impongono che sia lo stesso turista a provare il disservizio. Conseguentemente si consiglia di raccogliere tutto il materiale possibile che possa essere utile per documentare la propria disavventura. In particolare si raccomanda di fare fotografie, filmati, conservare ricevute e raccogliere testimonianze di altri turisti.

Qualora non venga adottato alcun rimedio o non siano state trovate valide soluzioni per risolvere il problema, è necessario formulare il reclamo con la richiesta di un rimborso/risarcimento per le prestazioni non godute oppure usufruite in modo parziale o difforme da quanto garantito per iscritto, e consegnarlo o inviarlo per raccomandata con ricevuta di ritorno appena rientrati a casa o, al massimo, entro dieci giorni dalla fine della vacanza.

Poiché, purtroppo, raramente la cosa si risolve, consigliamo in tempi rapidi di rivolgervi ad un’associazione di consumatori per valutare i metodi di risoluzione della vicenda.

Al rientro dal viaggio, sia che sia stato formalizzato il reclamo sul posto, come indicato in precedenza, sia in caso contrario, il turista ha il diritto di contestare i disservizi subiti e di chiedere il rimborso e/o il risarcimento per tutte le mancate promesse di chi ha venduto o organizzato una vacanza che non si è rivelata “coma da programma”.

 

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