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LuxLeaks: il sostegno a Antoine Deltour, l’uomo che ha rivelato lo scandalo fiscale in Lussemburgo

Antoine Deltour è il ventottenne francese, ex impiegato della società di revisione Price Waterhouse Coopers (PWC), che con l'aiuto di un consorzio internazionale di giornalisti investigativi ha diffuso i documenti all'origine del cosiddetto LuxLeaks 1, lo scandalo finanziario che all'inizio di novembre ha rivelato gli accordi fiscali segreti tra il Lussemburgo e diverse corporations multinazionali.

Atraverso PWC, centinaia di società internazionali di primissimo piano come Ikea, Pepsi e Amazon avevano concordato, nel corso degli anni, condizioni di tassazione estremamente favorevoli con il fisco del piccolo stato europeo, eludendo di fatto il gettito destinato ai rispettivi paesi di appartenenza.

Il 15 dicembre Deltour è stato messo sotto inchiesta dalla giustizia del granducato con l'accusa di furto di documenti.

In un intervista a Libération, l'ex-impiegato non ha negato il suo coinvolgimento, spiegando però di essere stato solo un ingranaggio di un meccanismo più ampio che si è attivato sul fronte della trasparenza e del contrasto alle pratiche di ottimizzazione fiscale in favore delle grandi società.

Fin dall'inizio ho agito solo per convinzione, per le mie idee, non per comparire sui media. Io sono solamente un elemento di un movimento più generale. Nel LuxLeaks 1 (emerso sulla stampa a partire dal 6 novembre) vengono mezionati molti documenti interni posteriori alla data in cui ho lasciato la PWC. Dunque non sono solo. Nel LuxLeaks 2 (un secondo flusso di documenti iniziato a dicembre) si tratta di dossier pilotati da membri delle rimanenti “big 4” della revisione contabile: Deloitte, KPMG, Ernst&Young”.

Per sostenere Deltour è stata recentemente lanciata una petizione sul sito Change.org, nella quale si legge:

“Antoine Deltour ha agito senza alcuna intenzione maliziosa e in modo totalmente disinteressato. Non ha mai cercato di monetizare le sue informazioni. Ha solamente cercato di favorire il dibattito pubblico su delle pratiche eticamente condannabili. Il suo atto civico si iscrive in un movimento più largo animato da numerosi cittadini, piccoli imprenditori, attivisti, sindacati, ONG, giornalisti, partiti politici e istituzioni internazionali, tutti determinati ad agire contro l'opacità della finanza offshore e in favore della giustizia fiscale. Noi, firmatari di questa petizione, dichiariamo il nostro sostegno ad Antoine Deltour. Il carattere disinteressato della sua azione, i benefici considerevoli per i cittadini europei e per gli stati stessi ci appaiono totalmente in contraddizione con l'idea stessa che egli possa essere condannato, se non in modo puramente simbolico. Ricordiamo che in molte legislazioni nel mondo, e sempre più spesso, l'azione di Antoine sarebbe oggetto di protezione e non di penalizzazione”.

Insieme alla petizione di Change.org è stato lanciato un sito internet, support-anotoine.org, per non lasciarlo solo nella battaglia contro il sistema giudiziario del Lussemburgo.

Foto: Jeremy Keith, Flickr.

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