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Un possibile scenario nel post-petriolio

Il 3° mondo detiene l'80-90% delle riserve petrolifere del pianeta (ivi compresi Venzuela e Paesi Arabi), questo petrolio viene pagato dall'occidente e una notevole quantità di questo denaro viene usato per le manie guerrafondaie dei despoti di quella parte del pianeta, lasciando morire di fame gran parte di quegli stessi popoli che con quel denaro potrebbero auto-sostentarsi e vivere dignitosamente.

Per contro le nostre democrazie (che non sono altro che oligarchie alla fin fine) usano i derivati del petrolio per alimentare quella catena di Sant'Antonio che circonda la politica e i propri accoliti, con le famose accise sui carburanti e le tasse correlate che incidono circa per 80 centesimi a litro, L'Italia ovviamente in questa tassazione è la capofila a livello europeo se non mondiale.

Poniamo, per esempio, che tante energie alternative pulite siano state volutamente trascurate, o non adeguatamente sviluppate perchè non si sapeva come tassare questa energia praticamente gratuita.

Se le Factory mondiali (Cina, India, Corea, Taiwan, ecc..) continueranno all'attuale ritmo di crescita, l'Occidente diventerà solo un consumatore dei prodotti lì costruiti, di conseguenza questa "enorme fabbrica" dell'occidente esaurirà presto le riserve petrolifere mondiali, tant'è che già la Cina si è rivolta al carbone per ricavarne energia.

Questi paesi sicuramente utilizzeranno il fotovoltaico, l'eolico, e altre energie rinnovabili e le svilupperanno, i pannelli fotovoltaici arriveranno entro il 2015, Come ha prospettato la Suntech, a un rendimento generalizzato del 23-25%, il che vuol dire che nel centro Italia per produrre 3Kw occorreranno circa 10 mq di pannelli fotovoltaici, a un costo che è lecito aspettarsi intorno ai 5-600 euro a Kw, rendendo possibile l'acquisto dei pannelli come qualsiasi bene di consumo, addirittura gia si parla di facciate(dei palazzi) fotovoltaiche

Altra promessa è il fotovoltaico a concentrazione, vecchio di una tecnologia bimillenaria (ricordate gli specchi ustori di Archimede?) è in grado di produrre vapore a una temperatura di 600 gradi e di conseguenza azionare turbine a vapore per produrre energia, ci sono centrali gia funzionanti negli Usa; in Spagna e in Italia (Sicilia).

Sicuramente gli stabilimenti che producono direttamente o indirettamente per l'occidente dovranno cercare delle fonti di energia alternative, magari attrezzando i tetti degli stabilimenti per produrre corrente elettrica, di conseguenza svilupperanno queste fonti e per abbassare i costi venderanno anche questie fonti di energia, dopo averle adeguatamente svilluppate per proprio uso e consumo, anche in Occidente. 

Non appena le riserve petrolifere saranno prossime all'esaurimento e si viaggerà con pile a combustibile alimentate dall'idrogeno (che la tecnologia renderà possibile produrre in casa tramite acqua e corrente elettrica), oppure con micro auto alimentate direttamente da celle solari flessibili e incollate direttamente alla carrozzeria (esistono già e sicuramente in pochi anni raggiungeranno elevati rendimenti).

Quando si realizzerà questo scenario, gli attuali politici saranno un ricordo, e, allo scopo di emettere nuove tasse o accise, i futuri politici, per foraggiare le moltitudini che li circondano in attesa di uno stipendio sicuro, dovranno per forza creare delle tasse che somiglieranno alla famosa tassa sul macinato, per reperire denari per se stessi e i propri entourage.

I cosiddetti "stati canaglia", come erano chiamati dagli USA, in mancanza dei denari del petrolio, dovranno acquisire maggior democrazia, che l'occidente dovrà pretendere in cambio dei denari corrisposti a questi stati dittatoriali, anche se con proventi non derivati dalla vendita di petrolio, e non vendendo loro armi (il nostro paese è un esportatore) e pretendendo libertà per quei popoli vessati, e redistribuzione della ricchezza con interventi decisi e chiari, per non continuare la strage per fame, di quei popoli.

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