• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Un politico un po’ strano. Paolo Ferrero da segretario a dipendente part (...)

Un politico un po’ strano. Paolo Ferrero da segretario a dipendente part time

E’ solo demagogia?

Un politico un po' strano. Paolo Ferrero da segretario a dipendente part time

E’ una notizia molto curiosa quella di un personaggio politico che da ex operaio ha avuto nella vita un certo successo fino a diventare Segretario di un partito politico e Ministro della Repubblica, e che, improvvisamente, riprende il suo lavoro originario di impiegato negli uffici di un Assessorato regionale. Non è certo una notizia che si legge tutti i giorni.
 
Il personaggio politico è Paolo Ferrero, ex Ministro dell’ultimo governo Prodi e attualmente Segretario del Partito della Rifondazione Comunista.
 
In questi giorni è stato ospite della trasmissione televisiva "Omnibus Life", su "La 7", per partecipare a un dibattito sull’Unità d’Italia, e, sollecitato dal conduttore, ha "confessato" che il giorno precedente è stato il suo primo giorno di servizio, come impiegato part time di sesto livello, presso l’Assessorato del Personale della Regione Piemonte. Ha detto di essersi trovato bene, in un ambiente molto cordiale e che spera continui così. Ha firmato il cartellino delle presenze come tutti gli altri dipendenti e ha intenzione di stare in servizio sino alla pensione.
 
Per la verità Paolo Ferrero si trovava in aspettativa dalla Regione sin dal 1995 per dedicarsi a tempo pieno all’attività politica e se non fosse rientrato al lavoro avrebbe rischiato di perdere il posto.
 
Ma quanti sono i personaggi politici in aspettativa che, dopo avere pregustato i privilegi della carriera politica, riprendono con dignità il loro modesto lavoro d’origine?
 
E’ risaputo che il PRC non è più in Parlamento e che non gode quindi di alcun finanziamento statale. Si ha notizia, poi, che Paolo Ferrero, per non gravare sul bilancio del partito, ha deciso di tagliarsi lo stipendio. "Per me la politica non è una carriera", ha detto in sostanza a "Omnibus Life", "è una passione che richiede anche dei sacrifici. Tutti i politici dovrebbero rinunciare ai privilegi e dedicarsi ai problemi del Paese senza servirsi della politica per fare affari e arrichirsi".
 
Parole sante, che pochi, però, sono disposti ad ascoltare. Basta sfogliare i giornali o vedere la TV per rendersi conto a quale vergognoso e basso livello è precipitata la politica italiana in fatto di corruzione e di scandali di ogni genere.
 
Ma l’atteggiamento, le frasi e i gesti del Segretario del PRC sono effettivamente sentiti e sinceri, oppure è tutto pura demagogia, magari dettata dalla delusione e dall’amarezza per gli insuccessi del suo partito in questi ultimi anni?
 
Onestamente il dubbio esiste, concreto e persistente. Sarebbe bello pensare ad una "politica per passione", con meno interessi privati e più solidarietà umana, ma sarebbe come entrare in un mondo che non esiste, un mondo dei sogni.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.19) 2 giugno 2013 15:41

    retorica da quattro soldi al solo scopo di denigrare l’altro, senza alcun contributo intelligente e costruttivo e/o di spessore, l’uso dell’insinuazione come unico strumento per "scrivere".

    Articolo bocciato
    • Di Marco Caula (---.---.---.108) 16 settembre 2016 12:58

      Macché demagogia.....certo, trovarsi davanti un’uomo che da politico fà un passo indietro non é normale in italia ( volutamente minuscolo ), io l’ho conosciuto di persona...onesto ad ammettere errori di partito...e personali, e mai violento e con linguaggio blasfemo e carico d’insulti in pubblico per poi sedersi al tavolo con chiunque...basta tenersi il seggiolino, quindi coerente ( molto raro in politica ). Ciò che manca agli onorevoli ( se così si possono chiamare,...... che cosa hanno di Onorevole adesso...) di qualsiasi parte ( se c’è una parte, per me tutti sulla stessa linea ) . Vergognosi

  • Di (---.---.---.96) 31 gennaio 2014 13:21

    Solo demagogia? Ma che cazzo vuol dire???

    Il fatto è che c’è un politico, segretario di partito, ex ministro, che non prende - giustamente - una lira di vitalizio o robe simili, e che oggi è un semplice dipendente pubblico part-time.

    Punto. Ad ognuno le sue conclusioni. Soprattutto sulla questione "i politici e i partiti sono tutti uguali".

    Dove sarebbe la demagogia?

  • Di Michael 1963 (---.---.---.34) 1 dicembre 2016 21:21

    Certo che Ferrero è proprio un comunista! Di quelli che predicano bene e razzolano male. Per 20 anni in aspettativa! Vergogna!

    • Di Max (---.---.---.40) 11 ottobre 2018 14:48

      Vergogna per cosa ? Non ha il vitalizio, non ha cumulato funzioni percependo più stipendi contemporaneamente e con l’aspettativa ti tengono solamente il posto di lavoro, senza pagarti un euro o versare i contributi ai fini pensionistici. Visto che in politica "gli è andata male", ha ripreso il suo lavoro e, mi sembra, non da dirigente. Anzi, ce ne fossero più politici coerenti e onesti come lui, invece dei soliti cialtroni che vogliono tenere i piedi in due (o più) staffe e contemporaneamente alla loro attività politica svolgono incarichi, spesso dirigenziali, che sarebbero incompatibili con la loro funzione pubblica.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares