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Un luogo dove ebrei, cristiani e musulmani possano pregare insieme il medesimo Dio

L'interazione di culture differenti stimola lo sviluppo dei popoli e il loro arricchimento intellettuale.

L'interazione e l'integrazione tra popoli è un argomento che mi stimola molto. Forse perché non considero completo il mio inserimento in Brasile. Comunque entriamo nella materia.

Penso sia inutile considerare un fatto senza prendere in considerazione altri episodi similari, attinenti e anteriori allo stesso. Per questo andiamo a considerare como esempio le migrazioni avvenute all'interno dell'attuale Medio Oriente, dove vivono popoli che sempre fecero parlare di loro, soprattutto per i loro movimenti etnici.

  • Come raccontano Torah, Bibbia e Corano, un grande esodo avvenne intorno al 1.800 a.c. quando Giuseppe, pronipote di Abramo, fu eletto dal faraone come suo grande ministro e accolse in Egitto la sua tribú di origine.

  • Un altro risale al 1.500 a.c. quando Mosé guidó l'ex tribú di Giuseppe, nel frattempo diventata popolo schiavo, nel grande esodo verso la Terra Promessa: l'attuale Palestina.

  • Essistono esodi in concomitanza delle crociate cristiane e delle guerre sante mussulmane, tutti avvenimenti accaduti attorno al mar Mediterraneo.

Lasciamo stare altri tipi di migrazioni etniche e saltiamo alla prima metá del XX secolo, quando circa 1.000.000 di ebrei si spostarono dagli stati di provenienza verso la futura Israele.

Togliamo le varie “scuse” che causarono tali movimenti etnici (Guerre di offesa o di difesa o di religione) e cerchiamo di considerare unicamente l'esodo in se stesso, ossia la sua conseguenza e non la sua ragione, motivo che può essere per alcuni reale e per altri strumentale.

La maggiore difficoltá per integrarsi sta nel contrasto culturale tra etnie

dove, è ovvio, le Religioni sono parti essenziali di tali “credo”.

Questa dichiarazione, di cui siamo convinti o siamo indotti a crederci, è la più anti-culturale e anti-religiosa che esista.

Divido l'analisi della questione in tre parti.

  1. ASPETTO CULTURALE

    Una cultura nasce dall'ambiente nel quale un popolo vive e, atraverso interferenze geografiche, ivi si sviluppano conoscenze, costumi e usi comuni che formano la storia di tale gruppo di persone. Ma tali consapevolezze e convinzioni, che formano la morale comune del gruppo, sono concetti limitati alla sua storiografia conglomerativa perché, anche se affermano teorie consolidate, non escludono l'esistenza di altre, positive e migliori di queste.

    Mi rifaccio ad un esempio del Cav. Argentino, mio Mentore all'inizio della mia vita professionale. Lui spiegava che il conoscere sta alla base di qualsiasi sapere. Una persona che non conosce alternative, ossia non ha scelta, vive con quello che ha e che è univoco. Se la medesima persona ha una alternativa, gli appare la possibilitá di scegliere, ossia può effettuare opzioni biunivoche. Più alternative che si presentano a questa persona, più essa sta nella condizione di migliorare la propria vita.

    Avere alternative significa avere uma gamma di conoscenze utili a migliorare le proprie condizioni culturali.

  2. ASPETTO RELIGIOSO

    E' vero che la Religione sta dentro di noi in quanto il nostro credere inibisce e nello stesso momento stimola la nostra morale. Ma non dobbiamo confondere la Religione, alla quale diamo fede, con la religiositá, chiesa di appartenenza e alla quale eticamente siamo legati: dobbiamo possedere la coscienza, laica, per poter riconoscere il sacro e il profano; e senza che questo interferisca nella nostra morale religiosa.

    Il coinvolgimento conflittuale tra le Religioni abramitiche (Ebraismo, Cristianesimo, Islamismo) è lo stoppino che viene usato per far detonare contrasti nei quali la morale religiosa e la religiositá “etica” vengono confuse volontariamente per essere usate allo scopo di eludere retoricamente argomenti contrari.

  3. RADICI RELIGIOSE

    L'evidenza che si deve sottolineare è l'esistenza in comune del medesimo Dio. E non sono io a dirlo, ma Torah, Bibbia e Corano.

    L'Ebraismo ha come ispiratore Mosé, il Cristianesimo ha Gesù Cristo e l'Islamismo ha Maometto. Non mi interessa che le chiese non vogliano riconoscere l'ispiratore principale dell'altrui religioni, poiché mi interessa sapere che:

    a) Mosé era discendente di Abramo;

    b) Gesù è nato nella famiglia discendente di Isacco, figlio di Abramo con Sara;

    c) Maometto è nato nella famiglia discendente di Ismaele, figlio di Abramo con Agar.

    Se la credenza Ebraica si basa sui 10 comandamenti, quella Cristiana si basa sostanzialmente su 2 di questi 10 e la Islamica su 1 solo tra quelli Cristiani: "Ama il prossimo tuo come te stesso". 

    Sebbene le Religioni Abramitiche abbiano origine nella medesima regione, esse sono diverse perché nate in periodi differenti per rispondere a esigenze umane contingenti: essendo Mosé del 1.500 a.c. e Mometto del 600 d.c., queste tre Religioni sorgono nell'arco di oltre 2.000 anni ed é ovvio che le forme di relazionarsi e i linguaggi erano differenti.

Da queste tre considerazioni possiamo affermare che i fedeli delle religioni Ebraica, Cristiana e Islamica adorano il medesimo Dio.

Esistono differenze formali e metodologiche nel approssimarsi al proprio Signore, ma questo dipende da aspetti storiografici che influenzarono la nascita e l'evoluzione religiosa. E' come l'alimentazione: quella di chi vive nelle prossimità del circolo polare deve essere per forza di cose differente da quella che vive in prossimità dei tropici; in Norvegia non si incontrano cammelli e noci di cocco, come in Arabia Saudita non si incontrano renne e camemori.

E' per questo che devono essere repudiate tutte le retoriche utilitaristiche che visano strumentalizzare l'uomo attraverso interpretazioni parziali dei Testi Sacri.

La vicinanza e l'interazione di culture differenti stimolano lo sviluppo intelettuale dei popoli che partecipano a questa integrazione.

Ritorno al Cav. Argentino e a un altro suo esempio che calza a pennello l'argomento in questione.

“Io possiedo 3 monete e tu possiedi 3 monete: se noi ce le scambiamo, entrambi continuiamo a possedere 3 monete. Io ho 3 idee e tu hai 3 idee: se noi ce le scambiamo, entrambi abbiamo 6 idee”.

Questa è il risultato dell'integrazioni tra popoli, ossia ognuno di noi assimila una nuova ricchezza culturale e intelettuale.

Noi non dovremmo respingere, ma ricercare l'unione delle culture attraverso una riaprossimazione delle Religioni che si basano su di un unico denominatore comune che le aggrega: DIO.

Come vorrei avere la forza e la capacitá di appoggiare il sorgere di edifici dove Ebrei, ortodossi – conservatori – ricostruzionisti, e Cristiani, cattolici – ortodossi – protestanti, e Islamici, sciiti – sunnniti – ibaditi, possano inginocchiarsi in gruppo e assieme pregare il medesimo Dio, anche se in forme differenti.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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