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 Home page > Tribuna Libera > In Brasile non esiste nessun golpe

In Brasile non esiste nessun golpe

Il problema del Brasile è strutturale e non congiunturale o strumentale.

Leggendo articoli italiani circa il Brasile, mi saltano in mente persone che affermano sul “sentito dire”, ossia riferiscono che in Brasile il “Gotha economico” ha perpetrato un “Golpe”, cioé un Colpo di Stato contro una Presidente democraticamente eletta: è una menzogna e lo affermo con la coscienza tranquilla perché é semplicemente la realtà. 

Da oltre 14 anni vivo in Brasile e da 6 anni sono cittadino brasiliano. Mi sono laureato all'Universitá di Padova in Scienze Politiche e, tra gli altri, ho avuto tra i miei docenti: Toni Negri e Ferrari-Bravo (Brigate Rosse), Toniolli (Senatore di Forza Italia), Brunetta (Ministro governo Berlusconi) e Bernini (Ministro governo Andreotti e Governatore della regione Veneto).

Nell'attuale Costituzione brasiliana sta scritto, a chiare lettere, che il Governo NON può usare risorse finanziarie di Banche Pubbliche (tipo “Caixa Econômica Federal” e “Banco do Brasil”), cosa che invece èampiamento fatto. Oltre a questo, il governo ha emanato Decreti di spesa senza le dovute autorizzazione del Senato, competente in materia. Ma la cosa non finisce qui perché, tali spese non sono state contabilizzate in quanto mancanti del codice numerico relativo all'approvazione. Per questo si sta tergiversando tra un buco finanziario di 97 migliardi (circa 25 migliardi di euro), come dice l'ex governo, e di oltre 200 migliardi (50 migliardi di euro), come suppone il nuovo governo.

Inoltre, di fronte a questo, la ex Presidente Dilma Rousseff afferma che è stato un Golpe, solo perché "lei dice" di non essersi appropriata di denaro alcuno… ma non nega l'esistenza delle operazioni sopra esposte e per lei autorizzate.

Non voglio entrare sul come il PT ha agito, ma non posso esimermi dal sottolineare che chi ha tratto benefici, durante i suoi governi, sono state Multinazionali e Istituti Finanziari (banche), attraverso esenzioni d'imposta contro pagamento di tangenti.

Perché in Brasile non esistono leggi che indicano quando l'interesse applicato diventa usura? Attualmente il tasso di sconto ufficiale è del 14,50% anno, mentre gli interessi delle Carte di Credito superano il 300% anno: più di 20 volte. 

Al contrario aziende Medie e Piccole brasiliane, che sostengono l'economia del Paese, in questa ultima decade non hanno visto alcun beneficio.

Parlare di politici corrotti, penso che sia pleonastico perché “chi va al mulino, si infarina”; e perché i problemi del Brasile sono altri e circa questo vi rimando alla pagina http://armandocappello.blogspot.com.br/2016/05/lattuale-confusione-politica-in-brasile.html, che ho tradotto e postato in italiano per dare supporto a questo articolo.

Dall'analisi esposta nel mio blog si può capire che il problema è strutturale e non congiunturale o strumentale: non si puó risolvere una questione gridando “al lupo, al lupo”, ma rifondando le strutture socio-economica del Brasile.

Con affetto,

Cappello dott. Armando

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