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Ultime da Pechino. I campioni che hanno fatto storia

3 Puntate sui campioni che, dopo Pechino, sono già nella storia.

Ultimo dispaccio di commento alla XXIX Olimpiade dell’era moderna. Questa volta parliamo dei campionissimi, degli atleti che hanno segnato la storia delle discipline olimpiche grazie ad una carriera esaltante che li ha portati a rivincere una medaglia d’oro (ci sono eccezioni ovviamente). Chiaramente, alla maniera di Agoravox, tralasceremo per un attimo le superstar coccolate dai media fino al prossimo astro e ci buttiamo sui peones degli sport minori, dove si viene illuminati una volta ogni quattro anni, prima di passare la linea ai sedicesimi della Coppa Italia L’impresa più grande, che pareggia la nostra Valentina Vezzali nel fioretto femminile, è quella dei due mostri sacri della Canoa canadese slalom, i monumentali fratelli Hochschorner, Peter e Pavol, capaci di vincere la terza medaglia d’oro consecutiva dopo Sidney e Atene. In finale sono entrati con il secondo miglior tempo, ma nelle acque artificiali del Rowing-Canoeing Park di Pechino hanno distrutto con la loro sicurezza e simmetria nei movimenti di coppia la resistenza dei tedeschi Michel e Piersig e dei cechi Volf e Stepanek.

Altre due sorelle, altre due gemelle hanno stravinto la gara del 2 di coppia nel canottaggio. In Nuova Zelanda le sorelle Evers-Swindell sono due istituzioni viventi e quando fanno incontri con la gente, una ressa di tifosi le acclama. Carolina e Georgina sono state campionesse del mondo nel 2002 e 2003, oro ad Atene e oro a Pechino per un solo centesimo di secondo sulle tedesche Thiele e Huth. In Oceania, il 2 di coppia femminile è stata votata la gara più emozionante dell’intera Olimpiade. Altro che i cento metri al rallentatore di Bolt.

Atleta dalle possibilità immense in tutte le discipline, Andrej Sergeevic Moiseev proprio per questo motivo sguazza nel Pentathlon Moderno, ormai dominato da questo russo normodotato. Primo della storia ad aggiudicarsi in questa tremenda specialità due ori consecutivi, è stato doppio oro anche nel campionato mondiale di Mosca nel 2004 e di Varsavia nel 2005. Sempre su standard assoluti in tutte le specialità, a Pechino ha vinto la prova di scherma, suo cavallo di battaglia, è arrivato sesto nei 200 metri stile libero di nuoto e quinto nella pistola 10 metri ad aria compressa. Ha vinto la competizione con 5.632, distanziando il lituano Edvinas Krungolcas di 84 punti.

Riferimento storico della specialità e pluri-campione di tutto è nella Mountain Bike Julien Absalon, che ha stravinto a Pechino, partendo dopo un giro del circuito, sul connazionale Peraud e il temibile svizzero Schurter. Absalon è oltre che due volte medaglia d’oro olimpica, anche campione del mondo 2004, 2005, 2006, 2007 e vincitore della Coppa del mondo 2003, 2005 e 2007. Un mostro di abilità, regolarità e potenza.

 

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