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Toyota Avensis, nuovamente ammiraglia

Dopo la IQ il 2009 Toyota si impreziosisce con la nuova Avensis

TORTORETO LIDO – Il 2009 Toyota è davvero pirotecnico: dopo la IQ, e in attesa della Urban Cruiser, è ora del lancio della nuova Avensis sul mercato italiano. L’ammiraglia della casa giapponese, come sempre disponibile nelle varianti Berlina e Station Wagon, è equipaggiata con 2 motori a benzina (1600 da 132 cv e 1800 da 147 cv) e da 2 motori diesel common rail D-4D (2000 da 126 cv e 2200 da 150 o 177 cv), negli allestimenti Base, Sol, Executive. Come spesso accade, e anche in questo caso è cosi, il trade d’union con il modello precedente è solo il nome. Infatti la nuova berlina giapponese, non ha nulla a che spartire con il modello precedente.

La Nuova Avensis presenta forme moderne ed eleganti con pochi spigoli, un corpo vettura di gusto decisamente europeo, con soluzioni stilistiche d’effetto, come per esempio il nuovo frontale. Frontale che cattura l’attento sguardo del possibile acquirente grazie ai grandi fari ma soprattutto grazie alla nuova mascherina molto ampia, che spicca nella parte anteriore della vettura. Per quanto riguarda la diesamina del posteriore bisogna fare il classico distinguo fra berlina e station wagon. Nella berlina abbiamo la presenza di una coda slanciata che sottolinea il carattere sportivo, oltre che di elegante vettura da viaggio, che la nuova Avensis ha nel proprio DNA. Mentre la station presenta un classico portellone, con un ampio lunotto vetrato e dei grandi fari rettangolari, anch’essi di nuova progettazione.

Accomodandosi a bordo, si nota un salto di qualità nei materiali e nelle finiture. Infatti se prima l’abitacolo era di buona qualità , con buoni assemblaggi, ora ci si trova dinanzi a un salotto su 4 ruote con materiali di pregio e un ottima qualità costruttiva. Oltre a questo c’è da sottolineare il massiccio uso di tecnologia avanzata a bordo (presa USB, Presa AUX, navigatore etc.), il tutto concentrato nella zona della plancia e del quadro strumenti (molto ben leggibile e di facile comprensione).

Ed ora il test drive: la Avensis guidata è stata la versione Berlina 2200 D-4D Sol 150 cv da 27350 €. Come detto in apertura di articolo, la Nuova Avensis è sempre di più l’ammiraglia di casa Toyota. E questa nuova generazione né la prova, grazie a una linea importante ed elegante, a un abitacolo raffinato e a soluzioni tecnologiche avanzate. La versione provata su strada, nello specifico la variante berlina, è un auto facile da guidare, molto maneggevole e sicuramente meno ingombrante della Station Wagon (più lunga di circa 10 cm). Soffermandosi espressamente sul motore, il propulsore, il nuovissimo ed inedito 2200 da 150 cv, è un motore potente e brillante, molto silenzioso, ed è nonostante l’importante cilindrata, ecologico (è un Euro 5) e ha bassi consumi (nel ciclo misto “beve” 5 litri di gasolio ogni 100 km).

Infine i prezzi con le varianti fra berlina e station. Ecco il listino della Berlina: si va da 20600 € della 1600 Base ai 27250 € della 1800 Multidrive Executive (Benzina); si parte da 23300 € della 2000 D-4D Base ai 30100 € della 2200 D-4D 177 cv Executive (Diesel). Ecco il listino della Station Wagon: si va da 21600 € della 1600 Base a 28250 € della 1800 Multidrive Executive (Benzina); si parte da 24300 € della 2000 D-4D Base ai 31100 € della 2200 D-4D 177 cv Executive (Diesel).

Commenti all'articolo

  • Di Truman Burbank (---.---.---.148) 11 maggio 2009 15:58

    Dopo nove versioni e 29 milioni di esemplari venduti, un’auto come la Toyota Corolla non ha più praticamente nulla da dimostrare - tranne che in una Missione di Pace. Utilizzata con discreta disinvoltura per addentrarsi negli sterrati di paesi mediorientali, la qualità costruttiva nipponica è sinonimo di garanzia quando si tratta di sfracellarsi con il bagagliaio colmo di esplosivo su autoblindati di eserciti stranieri che portano la Democrazia. E non solo.

    Già il 4 marzo del 2005, allo zenit del processo di pacificazione democratica in Iraq, la macchina giapponese aveva dato un’ottima prova di efficienza. Affittata la mattina stessa dal Sismi per recuperare una giornalista tenuta in ostaggio dai mujaheddin, la sera era stata poi crivellata sulla Route Irish di Baghdad da centinaia di colpi sparati da soldati americani in pedissequa osservazione della procedura delle 4S (Shout, Show, Shove, Shoot) - applicata all’incontrario. Nonostante l’autista fosse stato ferito e l’agente Nicola Calipari ucciso (dettaglio assolutamente trascurabile, dato che i soldati americani sono giustamente intoccabili quando commettono crimini su cittadini italiani), l’auto è ugualmente riuscita, grazie anche al sistema di frenata Abs (spazio d’arresto di 100m), a fermarsi a 50 metri dal carro armato statunitense, senza quindi danneggiare ulteriormente la carrozzeria - comunque in garanzia per 5 anni o 160.000 km.

    Cambiando lo scenario ma non la Missione di Pace, l’autovettura della Toyota se la cava egregiamente anche sul brullo e roccioso scenario afghano, tra un cratere di una bomba piovuta dal cielo e l’ultimo attentato terroristico, tra i signori della guerra che smerciano in oppio e le milizie talebane (finanziate in larga parte da frange fondamentaliste dell’Isi, il servizio segreto militare pakistano) che in anni di guerriglia hanno lentamente riconquistato il terreno perduto in seguito alla Liberazione da parte delle Forze della Pace Perdurante.

    La Corolla si dimostra piacevolmente capace di adattarsi a tutte le situazioni con molta flessibilità: si comporta ottimamente sul misto stretto dimostrandosi agile, scattante e maneggevole, con il motore molto disponibile a riprendere dal basso anche in salita, oppure quando è tallonato da mitragliatrici roventi in checkpoint dell’Asse Del Bene con nervi a fior di pelle e grilletto sguaitamente facile. Guidata sportivamente tende un po’ ad allargare le traiettorie, ma mantiene comunque un’aderenza piuttosto elevata - salvo i colpi dei tank, difficilmente evitabili a causa della non brillantissima accelerazione 0-100 km/h (20,1 secondi).

    La prova su strada ad Herat, pur essendo una zona molto calda e quindi opportunamente presidiata da un contingente italiano, è andata al di là di ogni più rosea aspettativa e si è decisamente rilevata la soluzione ideale qualora ci si debba passare con la propria famiglia per assistere ad un matrimonio - specialmente sotto una pioggia battente e con scarsa visibilità. Una velocità di circa 50-60 km/h dovrebbe garantire la giusta raffica di piombo al lunotto posteriore, la metà della faccia di tua nipote ridotta in poltiglia, un paio di feriti, materia organica, schegge e l’annessa versione ufficiale dell’esercito “Abbiamo Seguito Le Regole E Fatto Fuoco Sul Cofano (E Ce Ne Siamo Andati Senza Prestare Aiuto)”.

    Immancabile il cordoglio del governo che ha aderito entusiasticamente alla Missione Di Pace che ha causato la morte di una ragazzina di 13 anni: si è parlato subito di “tragico incidente” e di inchieste che non guarderanno in faccia a nessuno, specialmente agli esecutori e ai mandanti - nel senso che non li guarderanno proprio. I generali si sono affrettati ad assicurare/rassicurare che nessuno ha organizzato manifestazioni di protesta e che non si percepisce astio nella popolazione autoctona; qualcuno ha riferito che persino i genitori della vittima vogliono ringraziare l’operato di Pace delle forze armate, senza godere tuttavia di particolare credito.

    L’opposizione extraparlamentare naturalmente non è potuta stare zitta: “La missione militare in Afghanistan è un fallimento totale, una missione solo di guerra pace guerra che non ha risolto i problemi del Paese”. Una critica perfettamente coerente fatta da chi ha votato il rifinanziamento della missione di pace guerra pace gue— insomma, di quello che è.

    In definitiva, qualcuno potrà pensare che la “media” giapponese non sia bella come un’europea “vera” - e forse potrebbe anche avere ragione. E magari non saranno i contenuti passionali a farla preferire (benché le prestazioni garantite dal 1600 a 16 valvole da 81 kW-110 CV a 6000 giri/min siano tutt’altro che modeste), ma piuttosto la sicurezza di un prodotto di ottima qualità, supportato da un servizio di assistenza a cinque stelle. Che, teniamo a precisarlo, purtroppo non è ancora in grado di riportare in vita esseri umani di 13 anni colpevoli unicamente di essere nati in un teatro di guerra e di trovarsi nel sedile posteriore sbagliato nella Guerra al Terrorismo sbagliata.

    Ma, del resto, chi può dire che a 18 anni la stessa ragazza innocente non si imbottirà di tritolo dopo una serata a base etilica con gli amici integralisti e non si farà esplodere in un mercato di Kabul o, Dio ce ne scampi, di Roma? Nessuno, ecco.

    Prezzo di listino: 15.150,81 euro - crisi inclusa. Optional disponibili: navigatore “full map” (2.400,00 euro); pack “Sol” (1.500,00 euro); tetto apribile elettrico (650,00 euro); vernice metallizzata (340,00 euro); sedili imbrattati di sangue e materia cerebrale (previa consultazione del manuale sulle Regole d’Ingaggio); Democrazia (gratis, a proprie spese).

    (Pubblicato anche su ScaricaBile.)

    Fonte: www.laprivatarepubblica.com
    Link: http://www.laprivatarepubblica.com/le-nostre-inquisizioni/cosmopolis/da-baghdad-a-herat-in-un-giro-di-m16/
    11.05.2009

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