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Tornano le sigarette di contrabbando

Spuntano agli angoli delle strade, si trovano in zone centrali. Spesso visibili a qualsiasi passante.

Sì, ormai già da qualche tempo, sono tornate le bancarelle con le sigarette di contrabbando per le vie di Napoli e provincia.

Sembrava un fenomeno ormai estinto, che ci riporta indietro negli anni, quando intere famiglie vivevano ai margini delle strade con questo mercato.
Sicuramente sarà stata la crisi economica, che facendo lievitare i prezzi delle sigarette, ha alimentato indirettamente il mercato nero del contrabbando di sigarette; quello che poi col tempo divenne un vero e proprio serbatoio economico per interi clan camorristici. 

Quelle vie di contrabbando, poi nel corso degli anni si sono trasformate in piazze di spaccio di droga, cancellando anche quell’aspetto un po’ vagamente folkloristico che poteva avere la bancarella per qualche passante straniero, che non si rendeva immediatamente conto delle regole e delle leggi imposte su quel florido mercato. La crisi economica, ci ha quindi riportato indietro di qualche decennio.

Ora, ci troviamo ad Afragola. Foto scattate in zone centrali, riconoscibili a qualsiasi passante. Le bancarelle si trovano sempre allo stesso posto, nelle stesse ore, in zone appunto affollate e conosciute.

 

 

Una prima domanda che si può pensare (ma non chiedere!) è, come mai nessuno (o quasi), ragiona sul fatto che quelle bancarelle sono illegali? Sembra quasi che godono di una certa protezione. E in ogni caso, anche gli sporadici interventi di repressione da parte delle forze dell’ordine, non arrivano in profondità a eliminare il fenomeno. Appunto, sporadici tentativi che non debellano il fenomeno. Da chi sono protetti quei contrabbandieri? E le diverse zone sono poi organizzate, e assegnate, visto che non permettono a tutti di avere quei posti vendita. Insomma è criminalità, ma è anche organizzata, e questo spesso si dimentica.

Alcuni non espongono direttamente le bancarelle, ma lo lasciano intendere con dei cartelli gialli “Classic”. Basta avvicinarsi, e verrà qualche contrabbandiere con sigarette per vendere. In modo da ridurre al limite il pericolo, in caso di qualche controllo. In realtà, anche le altre bancarelle sembrano abbandonate. Incustodite. Ma provate ad avvicinarvi, e notate che tanto abbandonate non sono. Spesso vengono venduti anche marchi poco noti, a basso costo (anche la metà del prezzo legale). E per la maggior parte sono sigarette che provengono dai paesi dell'est, soprattutto dall'Ucraina.

Insomma, l’illegalità è permessa, o quanto meno tollerata dalla cittadinanza, ma anche da una parte delle istituzioni, che finge di non vedere.

 

 

Purtroppo è sempre esistita quella cultura , falsamente tollerante, di uno Stato, che non riuscendo a garantire pienamente lavoro, permette certi fenomeni di illegalità minore, in una realtà dove la disoccupazione è una delle piaghe perenne. Abbiamo storicamente constatato , che non certo chiudendo un occhio, si risolvono i problemi. Anzi, con gli anni quei problemi minori peggiorano, divengono giganteschi finché non invocheranno l'intervento dell’esercito. Tutto cioè perché si è accettato di arrangiarsi, invece di pretendere diritti e lavoro. 

Evidentemente sono tutti occupati a catturare grandi latitanti, per non accorgersi che qui il volto più drammatico dell’illegalità , è quello banale, visibile, normale. L’illegalità fatta a sistema che tutto sommato ci fa credere che sia conveniente vivere così.

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