Torino 2010: Ostensione della Sindone "firmata" Robe di Kappa

La curia torinese ha reso noto che nella primavera del 2010 ci sarà la nuova ostensione della Sacra Sindone sul sagrato del Duomo di Torino alla presenza di Benedetto XVI.

Il comitato che si occupa degli aspetti economici ed organizzativi fa sapere che "sponsor" dell’evento sarà l’ex Maglificio Calzificio di Torino, oggi Robe di kappa.

La crisi economica non lascia indenne nemmeno la Sindone.

Per l’ostensione del 1998 e quella del 2000 i fondi necessari, per un evento così importante per tutta la cristianità, vennero reperiti tra provincia, comune e regione, con il supporto delle fondazioni bancarie.

Oggi le banche e le loro fondazioni non solo non prestano i soldi alle imprese in difficoltà, ma nemmeno a Cristo.

Allora il Comitato Sindone ha aperto, per la prima volta, agli sponsor "non tradizionali" per di più torinesi. E quali sponsor!

Dissacranti gli spot pubblicitari degli anni ’70 di Robe di Kappa a firma di Oliviero Toscani: "Non avrai altri jeans al di fuori di me" e "Chi mi ama mi segua" per i jeans "Jesus", che fecero sobbalzare sulla poltrona in parecchi, tra vescovi e cardinali.

Il Comitato Sindone, appositamente costituito presso l’Arcivescovado di Torino, nella prima riunione del 20 novembre dell’anno scorso ha fatto sapere che avrebbe incontrato le fondazioni bancarie alle quali si chiede di sostenere una parte dei costi organizzativi che al momento non erano quantificabili.

Evidentemente le richieste del Comitato devono essere sembrate esose per degli istituti di credito gia provati dalla crisi finanziaria senza un potenziale margine di guadagno immediato: allora ecco la scelta di farsi aiutare dai privati.

Si legge testualmente nel sito ufficiale del Comitato Sindone: <Il Comitato è ben consapevole che, in questo periodo di crisi, ogni impegno di spesa deve essere giustamente dimensionato e finalizzato a coprire le opere e i servizi indispensabili; per altro l’ostensione rappresenta un evento di Chiesa e insieme una grande opportunità di far conoscere il territorio e il patrimonio culturale torinese e piemontese in tutto il mondo: e dunque è una "occasione" che non può essere sprecata ma deve anzi diventare un moltiplicatore di valore> .

Ed io che pensavo fosse invece l’occasione per trattare dei Valori evangelici.