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Terremoti: prevenzione, non previsione

A ogni scossa tocca ripeterlo, anche perché non manca chi fa disinformazione. 

Tipo quello che si insinua su questo pezzo di Repubblica. Si vocifera che il professor Panza sarà ospite anche a "Porta a porta" stasera, immagino per perorare la sua causa. Noi rispondiamo con l'ennesima intervista all'ennesimo sismologo che, come fa la maggior parte della comunità scientifica, che i terremoti non si possono prevedere.

Le mappe di pericolosità sismica invece sono disponibili per tutti e possiamo sapere bene quanto il nostro paese sia a rischio e che è necessario costruire antisismico. Serve forse sapere luogo e l'ora in cui un terremoto colpirà per costruire edifici sicuri o basta essere a conoscenza che in una data zona prima o poi un terremoto di una certa entità arriverà?

Quel che serve davvero è una normativa chiara e controlli adeguati sulle costruzioni. Ne parliamo con Laura Peruzza, sismologa dell'OGS di Trieste che si occupa proprio di pericolosità sismica. Ascoltate l'intervista!

Puoi ascoltare l'intervista QUI.

Aggiornamento: pare che a breve ICTP farà uscire un comunicato su ANSA dove si dissocia dalle dichiarazioni riportate su Repubblica a proposito del progetto SAND.

Federica Sgorbissa

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.208) 23 maggio 2012 15:24

    La previsione dei terremoti è una cretinata alla Red Ronny .Le variabili in gioco sono tali e tante che non ha senso neppure parlarne . L’indice di probabilità quindi è l’unico dato possibile ,con il limite che la memoria scientifica dell’uomo su scala geologica è un niente .Lo dimostra l’Emilia ,classificata zona 4 (bassa sismicità) e poi si è visto cosa è successo ,con l’evidenza di accelerazioni al suolo che hanno fatto uscire le travi dagli incastri dei plinti in capannoni seminuovi .(Comunque una inchiesta sarà d’obbligo , soprattutto dopo il crollo anche di carpenterie in ferro di costruzione recente) .

    Sarebbe ora che i nostri legislatori si decidessero a proclamare tutta la penisola zona ad alta sismicità (cat 1) con relativa imposizione delle norme più restrittive sulle costruzioni .

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