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Teatro a Sassari, il miracolo continua

Nel giorno della serrata del sipario, Cedac Sardegna presenta il cartellone di prosa invernale. Il sacrificio oscuro delle piccole amministrazioni premia gli studenti.

Con la “Trilogia della villeggiatura” di Carlo Goldoni, produzione Teatri Uniti e Piccolo Teatro di Milano – Teatro d'Europa, partirà il prossimo diciannove dicembre al teatro Verdi di Sassari, la trentunesima edizione della stagione di prosa organizzata da Cedac Sardegna. La presentazione alla stampa è avvenuta lunedì mattina (22 novembre) a Palazzo Ducale con la partecipazione del vice sindaco Gavino Zirattu oltre i responsabile del circuito teatrale regionale, una rappresentanza dei comuni della provincia sassarese ed il delegato Cedac a Sassari, Tore Pintus. Ringraziando tutti i presenti per il grande sforzo compiuto collegialmente da tutte le istituzioni in campo, il presidente Cedac, Antonio Cabiddu, ha ricordato la coincidente prima giornata nazionale di sciopero generale, indetto dai sindacati di categoria per l'intero comparto lavorativo dello spettacolo italiano. “..Più che uno sciopero, una giornata di meditazione..” nell'idea del manager cagliaritano, utile a comprendere “..il degrado cui siamo giunti..” oltre la scure dei tagli governativi abbattutasi sul fus (fondo unico spettacolo).

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I relatori.
V.Ciabattoni, G.Zirattu, A.Cabiddu.

Valeria Ciabattoni, direttore di produzione, ha presentato i contenuti degli otto spettacoli in palinsesto. Straordinariamente ricco di presenze autorevoli nella ribalta nazionale e opportunamente equilibrato su una piattaforma classica, integrata ai filoni della prosa contemporanea e di nuova generazione. Dichiarato l'orgoglio nell'impresa, ardua e pregiata, di aver portato in Sardegna Toni Servillo. L'attore e regista, protagonista cinematografico nei set di Gomorra e del Divo, chiuderà al Verdi di Sassari, la tournèe nazionale ed internazionale, durata ben quattro anni, che lo ha portato in giro per il mondo, toccando anche le scene di Parigi, San Pietroburgo e New York. 
Goldoni bisserà al Verdi con una riveduta Locandiera  “..che farà discutere..” - assicura Ciabattoni, per la sua distanza dalla originaria leziosità, nel nuovo progetto della protagonista e regista, la giovane Elena Bucci. In coppia sul palco (20 e 21gennaio) con Marco Sgrosso, cofondatore della compagnia, Le Belle Bandiere. I classici confermano le presenze nel cartellone con Shakespeare, in scena a marzo con La tempesta. La produzione, porta la firma emergente di Andrea De Rosa, direttore artistico del teatro Mercadante di Napoli e la prima comparsa in Sardegna di Umberto Orsini. Orso Maria Guerrini e Sebastiano Somma sono i protagonisti de Il giorno della civetta di Sascia, in scena a febbraio. Nello stesso mese ci sarà la prima de la Mandragola di Niccolò Machiavelli: la compagnia Arca Azzurra Teatro, è diretta dalla regiadi Ugo Chiti.
 
Uno spettacolo nuovo e leggero, scritto per il ricorrente centocinquantenario dell'Unità d'Italia è la soap Italiani si nasce e noi lo nacquimo: Maurizio Micheli e Tullio Solenghi garantiscono qualità e divertimento. La cifra del teatro partenopeo suggella l'edizione 2010/2011. L'epilogo è alla fine di marzo (28 e 29) con la Fondazione Teatro di Napoli, diretta dall'impareggiabile Annibale Ruccello. Sul palco Donatella Finocchiaro e Daniele Russo per La Ciociara di Alberto Moravia che impressionò il mondo dei Sessanta con Vittorio De Sica e Sophia Loren.
 
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Presentazione alla stampa.
Il tavolo dei lavori.

 
Fra i contributi ricordati in conferenza, le testimonianze delle amministrazioni locali che da anni sostengono il circuito (Valledoria, Osilo, Nulvi), con crescenti impegni e risorse finanziarie, in decisa controtendenza rispetto ai tagli del governo centrale. Scuola e Università Sarda insieme per un comune indirizzo: Massimo Sechi per il liceo Azuni di Sassari e Lucia Cardone, facoltà di lettere e Filosofia impegnati nel veicolare studenti e giovani al teatro. Con il determinate apporto dell'Ersu nell'incentivare l'acquisto degli abbonamenti a tariffe agevolate. Le ricadute virtuose non mancano: Sassari conferma una delle più alte percentuali di giovani platee anche se come ricorda Giovanni Pinna, vice sindaco di Valledoria, “..la cultura è investimento di lunga durata..”,replicando lo stesso Cabiddu, riferito alle centinaia di migliaia di maestranze italiane nel settore, “..non è veroche la cultura non si mangia..”  Nonostante le dure difficoltà strutturali(Sassari attende ancora l'apertura del nuovissimo Auditorium, ma soprattutto un ente capace di gestirlo) legate anche all'inevitabile handicap insulare, in Sardegna e a Sassari si mangia ancora, magari in portate contenute, ottima cultura: il miracolo continua. 

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