TV locali e produzioni di qualità
Le produzioni videogiornalistiche effettuate per conto e attraverso le tv locali si possono classificare come opere genuine, ricche di contenuti e di grande attrattiva sul pubblico degli utenti televisivi. Le motivazioni risiedono principalmnete nel "controllo" diretto del telespettatore sul prodotto finito e la corrispondenza di quei contenuti, dei messaggi intrinseci e della mera pubblicizzazione del vissuto quotidiano senza "filtri" o censure di sorta.
Nell’attuale panorama delle produzioni televisive - considerata la presenza di centinaia di canali ivi compresi quelli digitali e satellitari - può sembrare riduttivo se non addirittura anacronistico e obsoleto parlare di produzioni locali, soprattutto di basso costo e con scarsi mezzi tecnologici che consentono appena la sufficiente nitidezza delle immagini su inquadrature più o meno fisse e tradizionali.
Ciononostante chi scrive è fermamente convinto che la televisione “locale” non può (e non deve) competere con i grandi network sul piano delle risorse e dei mezzi impiegati nelle produzioni.
Non per questo, se opportunamente dotata di trasmissioni “esclusive” queste riescono ugualmente a misurarsi sul piano dell’audience con i grandi eventi televisivi, a trovare sponsorizzazioni e dunque soddisfacimento anche economico.
Il segreto del successo dell’emittenza televisiva locale consiste, appunto, nella localizzazione (nel senso più ristretto del termine) dell’evento trasmesso e diffuso.
La forza “di intrattenimento” verso il pubblico della trasmissione a carattere locale consiste in almeno cinque principali e insostituibili elementi che non saranno mai totalmente “riproducibili” dagli altri programmi e relativi centri di diffusione televisiva. Essi sono:
1 – pubblicizzazione a mezzo della televisione (cioè lo stesso media sul quale compaiono anche avvenimenti internazionali) di eventi o persone visti o vissuti dallo spettatore nella realtà quotidiana con i propri occhi, nel suo stesso ambiente di vita (e/o di lavoro);
2 – possibilità di comparire, presenziare, addirittura essere protagonista in quelle stesse trasmissioni; non a caso oggi molti format prevedono (oltre alla presenza e alla compartecipazione del pubblico al programma) l’individuazione - che diventa vero e proprio casting - cioè la scoperta la proposizione al grande pubblico televisivo del “talento” o della “sua storia” individuati nella “normale” popolazione. Ma se a livello di grande network è sempre statisticamente difficilissimo se non improbabile partecipare come protagonista di una trasmissione, a livello di televisione locale le possibilità aumentano fino a diventare veramente concrete.
3 – “influenza” sulla trasmissione televisiva locale anche in fase di post-produzione, cioè durante la messa in onda (telefonate in diretta) o immediatamente dopo attraverso il contatto diretto con la sede dell’emittente, certamente molto più raggiungibile rispetto alla sede di un grande network;
4 – commento post-trasmissione con pubblico vicino, concittadini, ecc. Rilevazione immediata del successo in audience della trasmissione;
5 – possibilità di “riproposizione” di trasmissioni televisive su richiesta di “pochi” diretti interessati: Es. se uno sponsor e un team di persone interessate richiedono la ripresa e la trasmissione di un evento sportivo che li coinvolge direttamente è molto facile che l’emittente televisiva locale accetti di riprendere l’evento e inserirlo (anche più volte) nel palinsesto a breve scadenza.
L’analisi della tipologia di produzioni televisive rese possibili da una emittente locale non prescinde dalla qualità del prodotto stesso; è indubbio che nella miriade di programmazioni internazionali dove è veramente difficile trovare prodotti di alta qualità culturale, documentaristica, giornalistica, è più probabile imbattersi in programmi scadenti prodotti da grossi network che in altrettanta insignificante programmazione locale, quasi sempre di grande interesse e più seri contenuti.
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