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“Svegliati! Corruzione e sprechi sono anche affari tuoi”

Questo è il perentorio richiamo che chiude lo spot di Transparency International Italia, presentato ieri, 9 dicembre, in occasione della Giornata mondiale delle Nazioni Unite contro la corruzione. La sede non poteva essere più azzeccata: Roma, il cinquecentesco Palazzo Vidoni, Dipartimento della Funzione Pubblica, in pieno centro, a pochissima distanza dai principali centri del potere centrale dello Stato. Ma da celebrare non ci sarebbe molto. È nota la brutta posizione italiana nella classifica europea, un terzultimo posto che testimonia un altro dei nostri tanti ritardi.

In sala campeggia il logo della Giornata mondiale contro la corruzione: Zero Corruption, 100% Development. Proprio così, se non c'è corruzione c'è sviluppo economico e sociale. Semplice ma solo in apparenza perché non sembra aver fatto presa sui cittadini del nostro paese. Antonio Naddeo, il capo del dipartimento della Funzione Pubblica, da anni tenta di valorizzare anche sul sito Internet istituzionale la pratica della trasparenza dell'amministrazione pubblica e sottolinea come la cultura della legalità sia l'unico antidoto contro la corruzione. Un termine che alle nostre latitudini è spesso circoscritto ai soli fatti di cronaca in cui si parla di bustarelle. E invece il perimetro è molto più largo di quanto si immagini, rilevabile nei comportamenti quotidiani di milioni di persone alla ricerca della solita “conoscenza” che aggiri gli ostacoli, le file, accorci i tempi di qualsiasi burocrazia, a volte “allunghi la vita” o porti all'agognato posto di lavoro. Se però è di legalità che si deve parlare, allora è importantissimo partire dalla formazione scolastica. Ne è convinta Maria Teresa Brassiolo, presidente di TI Italia, per la quale coinvolgere gli alunni dalle elementari mentre per le superiori sarebbe indispensabile usare i libri di Educazione civica spesso mai aperti durante l'intero anno scolastico.

Anche Carlo Flamment, presidente di Formez PA, parla di formazione per creare una cultura della legalità ma questa volta rivolta a quanti operano nelle amministrazioni a contatto con i cittadini. La lotta alla corruzione è infatti un fattore di sviluppo, ogni euro investito produce crescita, aumenta l'efficienza e ottimizza la spesa e soprattutto ricostruisce n rapporto di fiducia con i cittadini.

Ma gli investimenti mancano con il risultato che, anche la tanto sofferta legge anticorruzione corre il rischio essere una delle tante armi disponibili ma spuntate.

Rischia di essere annoverata tra queste anche l'ANAC, l'Autorità Nazionale Anti Corruzione, presieduta da Romilda Rizzo che nel suo intervento critica il fatto che le amministrazioni sul territorio puntino al mero adempimento, all'essere formalmente in regola ma di fatto rimangono impantanate in qualche centinaio di adempimenti diversi che potrebbero essere semplificati.

Mancano poi, per la presidente ANAC, obiettivi misurabili e rendicontabili con cui valutare i risultati. Per il consigliere della Corte dei Conti, Ermanno Granelli, che ha ricoperto la carica di Vice commissario vicario anticorruzione fino alla soppressione dell’ufficio dell’Alto commissario, gli adempimenti, in analogia con quanto accaduto nella privacy, devono diventare prassi anche nell'attuazione delle disposizioni anticorruzione perché negli adempimenti è individuabile anche la responsabilità degli uffici e dei dirigenti.

Ma se manca una cultura della legalità è probabile che i cittadini italiani sappiano poco dei loro diritti e neanche gli uffici sembrano siano smaniosi di attuare norme e regolamenti, Sul sito ANAC, le Giornate della trasparenza 2013 che dovrebbero riportare date ed approfondimenti per ciascun ministero o enti pubblici nazionali presentano le caselle non compilate. E l'anno è finito.

Uno che invece ha combattuto con successo contro la corruzione è il sindaco di Chivasso, il medico Libero Ciuffreda, che ha ereditato un comune al centro delle operazioni di polizia antimafia "Minotauro" e "Colpo di coda". Ciuffreda ha chiamato l'associazione Libera per creare una Università della Legalità e in più, unico forse in Italia, ha utilizzato la legge anticorruzione per chiedere il "danno di immagine" subito dalla comunità.

Ma se questo è un dato positivo, alcune perplessità nascono; ad esempio è entrato a far parte del “linguaggio” anticorruzione il termine "whistleblower", che nella lingua inglese “si riferisce all'azione dell'arbitro nel segnalare un fallo” e che oggi definisce “chi denuncia i fatti di corruzione garantendone la dovuta protezione contro possibili ritorsioni come già avviene in altre nazioni”.

Forse è meglio parlare alla gente in modo semplice e agire sulle buone pratiche se si vuole che anche le persone comuni capiscano e reagiscano ai danni della corruzione. Ed è con questo obiettivo che Davide Del Monte, project officier di TI Italia, fa partire i 30” dello spot Svegliati!

E poi è indispensabile coinvolgere i giovani in questa sfida determinante contro la corruzione perché il futuro di tutti gli italiani è anche in questo cambio di mentalità, di atteggiamento.

Una iniziativa promossa dal Dipartimento e da TI Italia è andata in questa direzione riscuotendo un ottimo successo di partecipazione dei giovani. Il primo è il concorso fotografico nazionale ''Metti a fuoco la corruzione'', vinto da Caterina Farina con ''I fantasmi del degrado''. Al secondo posto si è classificata la spezzina Gloria Bertolone, con ''The seagull worked for me'', al terzo la foto ''La corruzione è uno sporco accordo'' di Alessandro Nazzari.

Il premio collettivo ''La scuola più sveglia d'Italia'' è stato vinto dagli studenti dell'Istituto tecnico industriale di Lamezia Terme.

Commenti all'articolo

  • Di Truman Burbank (---.---.---.251) 10 dicembre 2013 16:48
    Truman Burbank

    Transparency International in sostanza è il Bilderberg, società di tipo massonico, una volta segreta, che oggi si mostra visibilmente.
    Jessica Mathews, del comitato consultivo di Transparency int. era al Bilderberg 2013.
    Insieme a lei James Wolfensohn, World Bank president, ma anche nel comitato consultivo di Trasparency USA.

    LE campagne di stampa di T.I. sono sostanzialmente propaganda ben studiata dalle peggiori elite mondiali. Non per nulla si presentano in prestigiosi palazzi. Hanno l’appoggio dei potenti che vogliono tener lontani i dominati.
    Dispiace vedere che gli studenti di Lamezia non sappiano riconoscere una differente faccia delle associazioni segrete dedite al profitto.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.251) 10 dicembre 2013 16:53
    Truman Burbank

    Ma qualcuno potrebbe dire che la campagna era sponsorizzata dall’ONU, che è al di sopra delle parti. Allora spiegasse perchè tutte le decisioni esecutive dell’ONU vengono prese dal Consiglio di Sicurezza, dove tutto viene deciso dai vincitori della seconda guerra mondiale (i membri permanenti). Che razza di istituzione politica è un’organizzazione dove tutto viene deciso dai vincitori di una guerra? La definizione più adeguata credo sia dittatura militare.

  • Di Giorgio Zintu (---.---.---.99) 10 dicembre 2013 17:38
    Giorgio Zintu

    Tento di rispondere. Premetto che non sono iscritto a TI, non so se ci sia o meno un legame con il gruppo Bilderberg ma se ci sono delle fonti di documentazione sarebbe corretto citarle. Per l’ONU osservo invece che, al momento, non vedo organizzazioni sostitutive che facciano meglio, purtroppo.
    In linea generale e in tutto quello che scrivo, tengo conto di chi prova a dare un contributo positivo in un mare di nulla. Se quel contributo, come in questo caso, fa maturare anche di poco la consapevolezza sul fenomeno esteso della corruzione che impoverisce i cittadini onesti, penso non sia una colpa grave. Altri mezzi, più diffusi e importanti, non scrivono una riga su questi argomenti limitandosi ai soli fatti di cronaca che non indicano alcuna soluzione possibile. La corruzione è un male antico di questo paese se si considera che solo lo scorso anno è arrivata una legge anticorruzione, per quanto deficitaria in vari punti.
    Pochi tuttavia crercano di diffondere una coscienza civile nel silenzio generale e con grande difficoltà. Si può fare di meglio di TI? Penso di sì, anzi spero vivamente di sì. Almeno potremmo tutti dire che il contrasto alla corruzione non è più un fatto relegato a pochi intimi. In questo articolo, infine, non parlo solo di TI ma cito il caso del sindaco di Chivasso che si è rivolto all’associazione Libera. In quanto al palazzo purtroppo non è una mia responsabilità se il Dipartimento della funzione Pubblica sia ospitato in un edificio del ’500. Spero non si voglia abbattere il centro storico di Roma.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.251) 10 dicembre 2013 18:50
    Truman Burbank

    Su Transparency c’è un lungo articolo di anni fa su movisol:

    Transparency International, la Madre di tutte le Mani Pulite
    http://www.movisol.org/transpa.htm

  • Di Giorgio Zintu (---.---.---.99) 10 dicembre 2013 22:06
    Giorgio Zintu

    Molte elucubrazioni ma in concreto cosa rimane?

    • Jessica Mathews è una degli oltre 50 componenti dell’Advisory Council di TI (non determinante ai fini delle decisioni da prendere),
    • James Wolfensohn nel sito di TI viene associato a questa attività: "broke the silence that had shrouded the World Bank with his “Cancer of Corruption” (davvero una colpa più grave che se avesse mantenuto il silenzio?);
    • Sito movisol.org. Ho letto molta fantapolitica ma i pochi dati dovrebbero essere correlati con attività illecite provate e non solo proiettate semplicemente in un improbabile futuro:
    • Mi sono soffermato su una frase che ho difficoltà a comprendere da un punto di vista logico: "i "politici corrotti" sono solo il pretesto per rovesciare le istituzioni, a prescindere dalle malefatte vere o presunte loro contestate" (davvero interessante, sarebbe meglio lasciare i corrotti al potere così le istituzioni sopravviverebbero, corrotte ovviamente con immensa soddisfazione di chi paga le tasse ed è onesto?)
    • Per quanto riguarda appartenenze politiche della dirigenza italiana non rispondo al posto di chi è chiamato in causa, tuttavia l’eventuale appartenenza di una persona da un partito o movimento politico non fa condividere transativamente anche le malefatte commesse da altri. Tuttavia la sede italiana di Ti a Milano è di 50 mq in periferia. Un dato poco consono a definire questa organizzazione un covo di plutocrati. Se le interessa chieda direttamente.
    • Mani pultite. Ognuno ha una sua opinione e non sta a me discuterne,almeno in questa sede.
  • Di (---.---.---.34) 10 dicembre 2013 22:10

    Dopo soli 9 mesi è già il parlamento più impresentabile d’Europa

    www.lincredibileparlamentoit...

    (condannati, prescritti e inquisiti nel parlamento italiano)

    SVEGLIATEVI invece di perdervi nelle cazzate

  • Di Giorgio Zintu (---.---.---.99) 10 dicembre 2013 22:16
    Giorgio Zintu

    Mi sembra un’opinione diametralmente opposta con "i "politici corrotti" sono solo il pretesto per rovesciare le istituzioni, a prescindere dalle malefatte". Non crede?

    • Di Truman Burbank (---.---.---.251) 11 dicembre 2013 12:13
      Truman Burbank

      Si, anche a me sembra la visione opposta. Ma l’IP anonimo non sono io.
      Il commento rende comunque l’idea di quanto sia facile dire agli altri "svegliatevi!", intendo dire quanto sia diffusa l’idea che "io sono sveglio, vigile, mentre tu vivi in un sogno". Incidentalmente mi sembra fosse uno dei titoli preferiti dei testimoni di Geova.

  • Di Giorgio Zintu (---.---.---.99) 11 dicembre 2013 12:57
    Giorgio Zintu

    Se tutti fossero svegli, se tutti capissero dove vivono e partecipassero alla vita nel modo che più ritengono opportuno, l’Italia sarebbe un paese diverso. I sogni sono un’altra cosa, qui forse dovremmo parlare di incubi. A differenza del Truman che si definisce "soprattutto una figura virtuale, orientata alla ricerca della verità" io sono una persona reale che tenta di cambiare un mondo reale inadeguato. Come canta Gaber: "L’importante è insegnare quei valori che sembrano perduti con il rischio di creare nuovi disperati...Cerco di afferrare un po’ il presente ma se tolgo ciò che è falso non resta più niente".


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