Sostiene Mantica
"La spedizione della flotta pacifista Free Gaza era una voluta provocazione e la reazione israeliana era inevitabile." (Alfredo Mantica, AGInews)
Nel Paese dei tarallucci e vino forever può succedere pure che un sottosegretario agli Esteri dichiari quello che avete appena letto, e lo dichiari a bruciapelo, con i cadaveri ancora caldi di 19 (?) pacifisti morti in acque internazionali; 19 pacifisti con l’unica colpa di voler portare aiuti umanitari sulla Striscia di Gaza; 19 pacifisti con l’unica colpa... di essere pacifisti.
Ma a prescindere dall’efferatezza della strage, dall’indignazione di mezzo mondo, dallo scetticismo espresso (per fortuna) anche dal Ministro degli Esteri Frattini, capita che a Mantica, il nostro sottosegretario agli Esteri, oggi, domani o dopodomani, non succederà proprio niente.
Insomma, un po’ come successe anche per Gasparri ("Il nostro governo deve tutelare la reputazione dell’Italia") e La Russa ("Capita di avere infiltrati a fianco") dopo che 3 volontari di Emergency furono arrestati ingiustamente, succederà che dopo l’ennesimo spargimento di sangue innocente, dopo l’ennesima prova di arroganza e di violenza dell’esercito israeliano, anche le parole del sottosegretario Mantica saranno archiviate nel dimenticatoio.
Altro che intercettazioni: ecco a cosa, anzi a chi, servirebbe un bel bavaglio.
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