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Sospetto uso di armi chimiche in Siria. USA minacciano: saremmo disposti a intervenire

"La repubblica islamica d'Iran condanna con fermezza l'utilizzo di armi chimiche da parte dei gruppi ribelli siriani ad Aleppo".

Ramin Mehmanparast, ministro degli estero iraniano, accusa così l'Esercito Siriano Libero di fare ricorso - nella propria lotta contro il potere ufficiale - ad armi chimiche sottratte al governo siriano.

Il lancio di un razzo indirizzato al cuore di un edificio governativo nella città di Khan Al-Assal, non lontana da Aleppo, ha lasciato le vittime rantolanti, la bocca schiumante, tra scosse di tosse e respiro affannoso.

Tuttavia, gli esperti occupatesi delle perizie sono dell'avviso che la fuga di gas dal razzo - considerato che il tipo di danni causati non sembra connesso a quelli dovuti all'esposizione a sostanze chimiche altamente sofisticate - abbia liberato materiali chimici di derivazione agricola o industriale, relativamente meno tossici.

Secondo Hamish de Bretton Gordon, specialista in guerre atomiche, "ci sono sostanze chimiche dannose che potrebbero essere state rilasciate accidentalmente, e danno l'illusione che siano state utilizzate armi chimiche".


Ma il governo ammonisce imperterrito: "Va preso molto seriamente il fatto che le armi di distruzione di massa sono nelle mani dei ribelli, cosa che contribuisce a peggiorare la situazione della Siria e porta il conflitto del Paese a una nuova fase".

In ogni caso queste armi sembrano essere state sottratte al regime, e Omran al-Zoabi, ministro dell'informazione siriano, fa presente che se anche mai detenessero armi chimiche, non ne farebbero mai uso per ragioni "morali, umanitarie e politiche".

E un altro tassello si aggiunge a riscaldare vertiginosamente la situazione: Jay Carney, portavoce della Casa Bianca, ricorda ad al-Assad che l'utilizzo di simili materiali è di tale gravità che richiederebbe un intervento militare statunitense.

"Non c'è alcuna certezza che avvalori l'accusa secondo cui l'esercito di opposizione abbia usato armi chimiche. Siamo molto scettici riguardo un regime che ha perso ogni credibilità, e dovremmo dissuaderlo dal lanciare simili attacchi, pretesto per nascondere il proprio uso di armi chimiche".

Se ci si mettono anche gli Stati Uniti, la situazione assume contorni ancor più preoccupanti. 

Commenti all'articolo

  • Di pint74 (---.---.---.199) 20 marzo 2013 19:46
    pint74

    Bello il passaggio in cui si dice :
    Jay Carney, portavoce della Casa Bianca, ricorda ad al-Assad che l’utilizzo di simili materiali è di tale gravità che richiederebbe un intervento militare statunitense.

    E contro chi interverrebbe l’esercito statunitense,contro i ribelli?
    Loro si presume che abbiano lanciato ordigni chimici ma gli USA attaccheranno il governo siriano leggittimo,che sia considerato un dittatore o no l’attuale capo...
    Mancava un pretesto per la guerra "umanitaria" e magicamente eccolo qua...
    Altro giro altra guerra e sempre le solite scuse per leggittimare dei massacri che ,presumibilmente,mirano alla conquista di risorse strategiche o altro...
    Chissà se un domani invaderanno anche l’Iran e chissà con quale scusa?
    Bel mondo questo...

  • Di (---.---.---.220) 21 marzo 2013 01:16

    Intervenire per avere delle nuove basi militari e per arraffare cio’ che non gli appartiene, i soliti barbari ladri. Siccome le armi chimiche le hanno usate gli insorti, cioe’: alcaida, gli inglesi, i mercenari islamici pagati dal catar e dallacalabriasaudita eccetera, dovrebbe essere la russia ad intervenire. Come al solito si applicano 2 misure, una finta democrazia euro-ammerigana e la manipolazione da regime fascisto-ebbraico di popoli che credono appunto di essere in democrazia, un’altra presa per il culo.

  • Di (---.---.---.215) 22 marzo 2013 10:19

    Poche parole: sempre in mezzo **** *****!
    Con violenza vogliono arraffare ogni singola goccia di sfruttamento economico nascondendosi dietro maschere di democrazia, l’Occidente come lo si dovrebbe intendere non è certo ad immagine e somiglianza degli U.S.A. che danno più, e sempre più spesso, l’aria di un’ ormai nazione a capo del mondo, non solo a livello figurativo. 

    L’imposizione bruta che attuano a livello sociale economico e soprattutto militare e a dir poco disumana, loro che si ergono a Stato di Difesa dei diritti umani con l’ONU & Co, dovrebbero mettersi sul serio una maschera, anche se l’hanno già fatto, cosa più sconcertante è che tutti noi oramai sembriamo i un certo qual senso "assuefatti"!

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