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Sinistra e libertà: Vendola e gli altri si presentano

ROMA - Anche Nichi Vendola, il governatore della Puglia, quasi certamente sarà personalmente in lizza, alle prossime europee, sotto il nuovo simbolo "Sinistra e libertà". Il cartello dei cinque partiti - i fuoriusciti del Prc, i Verdi, i socialisti, Sinistra democratica e gli ex del Pdci - è stato presentato ufficialmente ieri mattina a Roma: nel simbolo, metà rosso e metà in verde, in piccolo anche i loghi dei gruppi europei di riferimento, e quindi la rosa del Partito socialista europeo, il Sole che ride dei Verdi e il richiamo al Gue (la sinistra radicale a Strasburgo).
(da Repubblica)


Sembra che nella lista possano confluire nomi importanti come quello di Margherita Hack, e che Nichi Vendola si presti a comandare le elezioni europee come primo in due circoscrizioni. Tuttavia Vendola rinuncerebbe ad un eventuale seggio per continuare a guidare la regione Puglia e portare a termine il suo incarico. E’ un inizio di quello che era, a mio avviso, auspicabile. Una sorta di "sinistra arcobaleno" ripensata come nome e simbolo, ma sicuramente più matura per gli errori precedenti, ma soprattutto, "necessaria, non un mero cartello elettorale". I volti sembrano differenti, le dichiarazioni pure.



Ferrero continua a schierarsi dalla sua sola parte del fiume, rinunciando a una qualsiasi alleanza, sostenendo che "la sinistra è Rifondazione Comunista". Del resto anche i Comunisti Italiani sono dello stesso avviso, e sembrano non aver mai dismesso il copione del teatrino del rammarico e del litigio infantile. Il nuovo schieramento, europeista, lanciato verso il futuro, vorrebbe avvicinarsi, e non confluire, al Pd, recitandone la parte sinistra, in piena sincronia con le ultime parole lanciate da Prodi, e le stesse dichiarazioni di Franceschini. Unico rammarico, sempre secondo la mia opinione, la mancata inclusione del Movimento per il Bene Comune, nato dal sé. Rossi due anni fa e maturo di una campagna elettorale sofferta e fatta con le unghie, forte di un sentimento nato dal basso, assieme alle idee.

Commenti all'articolo

  • Di verygod (---.---.---.99) 17 marzo 2009 12:41
    Glaros - scrittura creat(t)iva

    Queste le dichiarazioni di Claudio Fava e gli intenti della nuova formazione politica tratte da http://www.aprileonline.info/notizi...

    "Le nostre liste non saranno decise a Roma da un gruppo di dirigenti ma saranno il frutto della sovranità popolare, le costruiremo sul territorio con assemblee aperte, sarà un’esperienza unica nella vita politica italiana", il cui primo appuntamento saranno "le primarie delle idee".
    (...)
    oltre il 50% delle candidature - assicurano tutti i leader - verrà deciso sul territorio. Insomma, basta con i catapultati da Roma sulla testa dei militanti, ma confronto e discussione tenendo in considerazione la parola più importante, quella del popolo della sinistra.

    Queste invece le osservazioni critiche di Marco Pannella tratte da http://www.facebook.com/group.php?g...  In attesa di riscontro...

    Perché Nencini, Fava e Sinistra non si occupano dell’abolizione dei loro diritti?
    “Berlusconi al 51%? Se contiamo anche il 24% del PD, allora sulle cose ’che contano’ avremo una formazione politica che raggiungerà il 70% ed oltre.” 


    Noi facciamo lotte politiche ed abbiamo obiettivi politici; possiamo e dobbiamo incontrare tutti coloro che fanno lotte politiche ed hanno obiettivi politici; solo questa mattina, da un articolo che parla di liste e di una mia eventuale candidatura, capisco che le sigle enunciate sono state in cantina a preparare le riserve per l’inverno. Mi chiedevo cosa facessero, a parte presentarsi alle elezioni ovunque ed avere i loro meritati raccolti. Quanto a noi, continuo a porre il problema della legalità e l’informazione: quelle messe in atto da giornali e tv sono operazioni volte a colpire probabilmente l’unica opposizione seria. Non ho da rispondere e da reagire alle notizie sulle elezioni, perché già siamo impegnati a lottare, con una strategia, una tattica, dei mezzi, ben precisi.
    Da mesi assistiamo alla abolizione di istituti democratici fondamentali.
    Le tribune politiche sono sospese, gli accessi alla RAI per le minoranze sociali, politiche e religiose sono sospesi, mancano gli atti di indirizzo e controllo della Commissione di Vigilanza per l’Autorità Garante. Pongo ufficialmente un interrogativo a Fava, Nencini e gli altri di quella lista di cui si dice dovremmo fare parte. Le loro tribune politiche sono abolite: qualcuno di loro ha mai accennato a ciò? Non si capisce in nome di cosa si presentino alle elezioni. In nome della propria sopravvivenza? Sperano magari che un regime che si è sempre preoccupato di scegliersi le opposizioni li faccia rientrare tra le opposizioni ’scelte’, come una volta lo era Bertinotti ed oggi Di Pietro?.
    L’obiettivo di Berlusconi è andare al 51%? In una situazione nella quale i diritti politici sono riservati solo a Berlusconi e all’apparato PD – continua Pannella - non è che sia difficilissimo. Se questi altri del PD fanno il 24%, in realtà poi avremo a che fare con una formazione politica che raggiunge il 70% perché, per le cose che contano, dobbiamo sommare i voti della gamba di destra e di quella di sinistra del regime.

    In attesa di riscontro, verygod conferma la sua eco-logica europea candidatura.


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