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Si chiama Power Plobb il primo impianto idroelettrico che produce energia dalle acque reflue

Power Plobb,la prima centrale in Austria, il trattamento delle acque reflue da un impianto di depurazione è stato costruito per generare energia elettrica.
Mentre in Italia il problema energia è risolto con il ricorso al Nucleare e quello dello smaltimento dei rifiuti con gli inceneritori, in Austria per gli stessi problemi si fa ricorso alle energie pulite e rinnovabili.

Dove il nostro Paese ha fallito, altri Paesi europei stanno costruendo la propria fortuna: in Italia non si riesce neppure ad organizzare un serio piano di raccolta differenziata e riciclo, in Austria si costruiscono impianti idroelettrici.

Saranno gli interessi di multinazionali, politici e mafie che si intersecano proprio nel settore della produzione di energia fatto sta che in Italia non esiste una vera e propria politica energetica imperniata sulle energie alternative.

In tutta questa confusione e incostanza dei politici, gli Italiani devono guardare anche con una certa rabbia fuori dal territorio Nazionale dove i politici lavorano con le idee chiare per tutelare l’ambiente e i fortunati cittadini che ci vivono. Infatti, il Governo Austriaco che è sensibile alla tutela e la salvaguardia dell’ambiente e dei suoi abitanti, nel Comune Seefeld in Tirol di 3.028 abitanti del Tirolo Austriaco, hanno istallato il primo impianto idroelettrico che ricava energia elettrica dalle acque reflue.

Il progetto è in gran parte invisibile, la stazione di pompaggio e il piccolo impianto elettrico è tutto sotterraneo.

Come simbolo di questo innovativo progetto di sostenibilità ambientale, l’architetto ha progettato la centrale, sotto forma di una goccia d’acqua. La struttura portante in legno e la superficie in acciaio inossidabile.
L’impianto elettrico genera energia per il funzionamento del nuovo impianto di trattamento delle acque reflue. E poi convogliate verso l’impianto idroelettrico e dopo l’utilizzo, l’acqua pulita viene restituita al fiume, per ricominciare il suo ciclo naturale.
 
Un esempio di ciclo ecologicamente sostenibile, che partecipa alla lotta dell’effetto serra, dal momento che questo sistema di produzione di energia rinnovabile riduce l’emissione di anidride carbonica. 

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.118) 27 agosto 2009 09:58
    Damiano Mazzotti

    E pensare che ce l’abbiamo a due passi da casa...

    Il problema vero è che noi italiani non abbiamo ancora capito che prima di costruire questo tipo di infrastruttore ecologiche dobbiamo costruire delle case di riposo e delle case di riabilitazione per i nostri politici....

    Con questi residuati politici del dopoguerra e di tangentopoli è un miracolo che non abbiamo ancora fatto la fine dell’Argetintina.... E i giovani che stanno crescendo in quei laboratori degli orrori strapieni di politici a razionalità limitata crescono più deficienti e insignificanti dei loro "maestri".....

  • Di illupodeicieli.leonardo.it (---.---.---.211) 27 agosto 2009 15:07

    Infatti in molti comuni ci si vanta della raccolta differenziata,senza specificare se poi esiste o meno il riciclo o se va tutta in un inceneritore: so che spesso la carta,se pure raccolta separatamente, va a finire bruciata. Il fatto di voler sempre pensare in grande, in tutti i sensi (consorzio di produzione,centri commerciali,ipermercati, grande distribuzione) penso sia il danno maggiore nel medio lungo termine.I danni ci sono già:pensare a soluzioni come quella dell’articolo e metterle in pratica sarebbe di esempio (da seguire) per molti comuni italiani.

  • Di ivocap. (---.---.---.51) 27 agosto 2009 17:18

     Si, anch’io l’ho visto nello scorso luglio questo impianto, "a pochi passi da casa nostra", come afferma l’amico Damiano, tuttavia resta da dire che, se pure valida questa tecnologia di recupero e riutilizzo di acque reflue, a volte la piccola COMUNITA’ DI SEEFELD (lander Tirol) rimane ammorbata in certi periodi dalla puzza che queste acque sprigionano. Almeno io l’ho verificato di persona, passando la mattina del 6 luglio 09

  • Di pv21 (---.---.---.247) 27 agosto 2009 17:36

    Sta diventando una mania quella di scoprire piccole fonti energetiche pulite e rinnovabili. Ultimo esempio la produzione di etanolo dalle angurie scartate. Tutto bello, ma decisamente poco incisivo come alternativa alle fonti energetiche tradizionali. Spesso le proposte contengono "effetti collaterali" assolutamente deprecabili. Vedi i famosi biocombustibili ricavati da produzioni agricole. Si dovrebbe ragionare in termini di "Compatibilità Ecologica Globale" per avere la reale misura del rapporto costi/benefici ed evitare ... => http://forum.wineuropa.it

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