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Sentenza Diaz. Cosa diceva Gratteri la sera del blitz: "La Polizia è stata presa a mazzate"

E' la sera del 21 luglio del 2001. La sera del blitz alla scuola Diaz al G8 di Genova. Tra gli uomini delle forze dell'ordine c'è Francesco Gratteri, attuale capo del dipartimento centrale anticrimine della Polizia e allora direttore del Servizio Centrale Operativo. Gratteri è stato condannato a 4 anni di reclusione. Ma cosa diceva quella drammatica notte davanti alle telecamere che tentavano di documentare quello che stava accadendo? 

"Che cazzo pretendono che facciamo? E' passata la polizia ed è stata presa a mazzate, cazzo!". Mentiva Gratteri quella sera. Il blitz alla Diaz, come è noto, fu un'azione di inaudita violenza che colpì decine e decine di cittadini nel pieno della notte. 

 

 

Leggi anche: Diaz: condanne ai vertici della Polizia. Giustizia è fatta?

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.45) 7 luglio 2012 16:56

    Gratteri come Falcone...
    Una sentenza che sconvolge quanti credevano ancora nella giustizia e nella magistratura: condannare uomini di cosi alto spessore - che hanno sempre lavorato con onestà, passione e profondo senso del dovere, per garantire sicurezza alla collettività, compiendo imprese epiche per assicurare a noi tutti un’Italia migliore - è voler distruggere quanto di più positivo avevamo. Il G8 di Genova è stato una pagina nera della nostra storia, sicuramente qualcuno ha perso la testa, molti hanno sbagliato, ma perchè far pagare agli innocenti pene cosi alte? Ma cosa siamo diventati? Pagano sempre le persone perbene in questo paese corrotto! Per quanto mi riguarda, riconoscerò solo e sempre un unico, grande superpoliziotto: Franco Gratteri. Come Giovanni Falcone, un galantuomo, servitore incompreso di uno stato maledetto! 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.201) 6 luglio 2012 20:08

    in polizia si annidano pericolosi neofascisti disposti anche ad uccidere


  • Di (---.---.---.45) 7 luglio 2012 16:37

    Una sentenza vergognosa che ha condannato l’Italia! Siamo un popolo marcio, corrotto e ridicolo: un popolo che condanna i suoi figli migliori e lascia a piede libero i mafiosi e i terroristi. Chi ha condannato Francesco Gratteri deve solo vergognarsi!

  • Di (---.---.---.45) 7 luglio 2012 16:56

    Gratteri come Falcone...
    Una sentenza che sconvolge quanti credevano ancora nella giustizia e nella magistratura: condannare uomini di cosi alto spessore - che hanno sempre lavorato con onestà, passione e profondo senso del dovere, per garantire sicurezza alla collettività, compiendo imprese epiche per assicurare a noi tutti un’Italia migliore - è voler distruggere quanto di più positivo avevamo. Il G8 di Genova è stato una pagina nera della nostra storia, sicuramente qualcuno ha perso la testa, molti hanno sbagliato, ma perchè far pagare agli innocenti pene cosi alte? Ma cosa siamo diventati? Pagano sempre le persone perbene in questo paese corrotto! Per quanto mi riguarda, riconoscerò solo e sempre un unico, grande superpoliziotto: Franco Gratteri. Come Giovanni Falcone, un galantuomo, servitore incompreso di uno stato maledetto! 

    • Di (---.---.---.59) 5 ottobre 2012 19:08

      Condivido pienamente l’articolo, in un paese governato non si da chi, dove quasi tutte le alte cariche dello Stato sono o ex partigiani o corrotti o raccomandati o deficienti che servono a servire quelle figure nascote che governano il nostro Paese da sembre.
      Solo con un ricambio generazionale, violento non graduale si potrà dare una svolta alla nostra Italia.
      Francesco

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