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Se New York piange, Mosca non ride

Ci verrebbe da pensare che i guai americani non possano che riguardare solo loro. E invece...

Il tracollo borsistico di Wall street si è trascinato dietro quello di molte altre piazze finanziarie del mondo, timorose di un contagio planetario di cui per ora aleggia soltanto lo spettro. E se New York piange, Mosca non ride di certo. Negli ultimi due giorni la borsa russa è collassata, lasciando sul terreno forti perdite, tanto che il governo ha dovuto iniettare liquidità nel sistema. La speranza che le tre maggiori banche russe che hanno beneficiato di questo vantaggio, possano raddrizzare la situazione è piuttosto remota. Se il tasso di interesse interbancario è schizzato al 10% c’è chi teme un’ulteriore impennata. Tutto questo mentre i due principali indici borsistici ( Rts, che quota in dollari e Micex che quota in rubli) andavano a picco.

Sono lontani i tempi in cui la Russia si faceva beffe delle disgrazie altrui, in particolare di quelle americane. C’era chi al Cremlino si fregava le mani sentendo le notizie sulla crisi di liquidità statunitense e sulla tempesta generata dai mutui subprime. E’ bastato però un refolo di vento, alias le tensioni regionali con la Georgia e la conseguente scesa in campo della diplomazia internazionale, per innervosire i mercati locali, sempre allergici alle situazioni di instabilità.

L’indice Rts della borsa russa adesso quota il 60% in meno di quanto faceva a Maggio e il Micex è ai suoi minimi storici. Ce n’è a sufficienza per turbare il sonno di Vladimir Putin, che alla rinascita russa sta dedicando molti dei suoi sforzi. L’economia rischia di fermarsi o almeno di rallentare drasticamente. E molti progetti che adesso sono sulla rampa di lancio potrebbero essere accantonati. Che ne sarà, allora, dell’idea sicuramente suggestiva di rendere il rublo, rimasto finora ai margini del mercato valutario mondiale, una moneta leader ?

C’è comunque una preoccupazione maggiore per Vladimir Putin e sono le sorti del colosso "Gazprom". La sua "creatura" infatti, sembra che stia passando un momento non molto buono, per non dire drammatico. E le "tegole" per lo zar russo potrebbero non essere finite.

 

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