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Satira da Messina

L'incredibile a Messina: eletto il pacifista No Ponte Renato Accorinti come sindaco, la sconfitta del Pd targato Calabrò-Genovese-Franza, i clamorosi flop di Garofalo (Pdl), Movimento 5 Stelle e Scoglio (quest'ultimo supportato dall'ex sindaco Buzzanca). Potevano non essere spunto per la satira?

Lo slogan di Garofalo (Pdl) era "Votato alla città". Ma non DALLA città.
 
Garofalo sconfitto nonostante la lettera di Berlusconi che si chiudeva con "Una forte stretta di mano" agli uomini e "Una forta pacca sul c***" alle donne.
 
Maria Cristina Saja (M5S): "Noi veniamo dal basso, non Accorinti". E visto il risultato, ci sono tornati.
 
Flop del Movimento 5 Stelle. Per forza: al posto dei santini distribuivano scontrini. Io pensavo che al comune si candidassero Cappuccino e Brioche.
 
Flop anche di Reset. Se non altro, avevano già previsto tutto nel nome.
 
Scoglio, supportato da Buzzanca, non supera il 3%. Ormai tutto ciò che tocca Buzzanca diventa perdente. Perché non supporta Berlusconi?
 
Calabrò (Pd): "Ho perso perchè nel mio partito alcuni non si sono impegnati". E figuriamoci se si fossero impegnati!
 
Calabrò tempo fa dichiarò: "Parentopoli? Basta che la si faccia bene." Lo stesso dicasi per le cazzate.
 
Calabrò dopo il primo turno: "Che palle, devo correre in strada altri 14 giorni?!"
 
Calabrò manca la vittoria al primo turno per 59 voti. Perché mi viene in mente la spilla di Schindler's List?
 
Renzi a Messina: "Ora facciamo cappotto". Bè, visto il caldo, ora si accontenterà di stare in mutande.
 
Accorinti eletto sindaco, grande festa per le strade come ai tempi del Messina in serie A. Ma con due Franza in meno.
 
Crocetta, 21 giugno: "La rivoluzione non si fa urlando, con il No al Ponte. Candidarsi per un qualcosa che non esiste è un fatto ideologico".
 
Crocetta, 24 giugno: "La vittoria di Accorinti è il modello della mia Sicilia".
 
Intanto le dichiarazioni sembrano il modello Capezzone.
 
Fabrizio Vinci su AgoraVox critica Accorinti per l'insediamento a Palazzo Zanca a piedi nudi. Qualcuno lo informi che se li era lavati.
 
Dopo aver vinto le elezioni, Accorinti si appresta a un'altra impresa storica, molto più difficile: l'utilizzo di un cellulare.
 
 
E infine la perla (non è una battuta, ma un fatto vero):
 
"Sono andato da mia madre per dirle 'Mamma, hai saputo? Sono diventato Sindaco!' E lei: 'Va bene, ma ora scendi e ietta a munnizza'."
 
Renato Accorinti, 24 giugno 2013, Piazza Municipio, la sera dell'elezione.
 
 
Foto logo: UollasComix

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