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 Home page > Tribuna Libera > Santoro, Travaglio: lezione di autogestione

Santoro, Travaglio: lezione di autogestione

Non mi sembra un caso che gli unici due soggetti in Italia capaci di farsi sentire a livello di massa senza avere alle spalle né il capitale, né la politica, né i preti, Travaglio e Santoro, collaborino tra di loro per far riuscire giovedì prossimo l’evento televisivo appropriatamente definito “servizio pubblico”.

Entrambi hanno scelto l’impervia strada dell’autogestione, della indipendenza, della dignità autorale, a fronte di uno squallido panorama di giornalisti servizievoli al soldo di padroni o partiti, capaci solo di disinformare i cittadini con omissioni, bugie, complicando le cose semplici, dando enorme importanza alla cronaca e alla Casta, determinanti nel creare confusione e disorientamento.

La cosiddetta “opinione pubblica” è il risultato del lavoro subdolo di tutti i “media” e chi li controlla vince le elezioni.

“Il Fatto Quotidiano” e Santoro con le sue due trasmissioni autogestite (Rai per una notte e Tutti in piedi), danno finalmente la certezza che è possibile fare informazione al servizio dei cittadini chiedendo solo ai cittadini i mezzi economici, e affidandosi per la prosecuzione della attività solo al consenso di migliaia di “piccoli azionisti”.

E’ una lezione di democrazia diretta che si deve estendere a tutta la comunicazione, in particolare all’editoria dei libri, senza passare per le forche caudine degli editori.

Gli autori associati tra di loro possono benissimo autogestire la pubblicazione dei loro libri, promuovere e aiutare i giovani scrittori.

Un potere enorme e grandi profitti sarebbero strappati alla classe capitalista e un grande segnale di autogestione cambierebbe la cultura dei cittadini rendendoli meno passivi e meno sudditi.

Anche nel cinema ci sarebbe spazio per l’autogestione se autori, registi e attori accettassero il rischio di essere pagati a risultati raggiunti, pur di fare un cinema indipendente, senza produttori dittatori.

Mi duole molto osservare che Beppe Grillo ha una scarsa propensione alla collaborazione con chiunque e non si è sentita una sua parola di appoggio alla avventura del “servizio pubblico” di Santoro e Travaglio, tanto meno si è parlato di una sua partecipazione gratuita che avrebbe reso l’evento sicuramente più seguito e partecipato.

Gli italiani in genere devono cercare di uscire dalla passività, dall’individualismo, dalla propensione a dividersi, per trovare nelle battaglie civili come i referendum, nelle autogestioni possibili, il riscatto da una politica che si è fatta casta, ormai estranea alla società civile, alleata con il capitalismo e i preti, senza più distinzione tra destra e sinistra.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.25) 2 novembre 2011 19:18

    Ma smettiamola con questi falsi miti di giornalismo !

    Il giornalista Santoro, dopo che ha ottenuto 2,3 milioni di buonuscita più stipendi, pensione da parlamentare e contratti con Sky, dice se gli si manda 10 euri per pagare la patrimoniale.
    Troppi soloni del giornalismo, da Bocca a Lerner passando per Passalacqua, hanno creato dei mostri. Quei rozzi razzistoni padani da bar sarebbero rimasti tali senza mille tribune mediatiche. Troppo spesso i media, anziché rispecchiare la realtà, la creano. Borghezio è ospite fisso da Lerner.
    Il ’sempre-costernato-dalla-Lega-Nord’ Gad Lerner, quanta parte di responsabilità SI DA’ nell’aver dato una ribalta mediatica straordinaria alla Lega Nord con la sua ’Milano,Italia’ nei primissimi anni ’90??
    Aggiungo che tra la squadra di "San Sant’oro", c’è anche un’esempio di meritocrazia disarmante: ..................tal GIULIA INNOCENZI, il cui ’unico elemento rilevante del porprio curriculum vitae giustificativo del contratto Rai, era:http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=%2Fdocumenti%2Fauthor.htm&auth=333
  • Di paolodegregorio (---.---.---.210) 3 novembre 2011 09:57

    è chiaro che il metodo dell’autogestione ha molti nemici, e deviare l’attenzione da essa,sostanza dello scritto, sui soggetti è una tattica diffusa.


    Resto convinto che l’autogestione sia il metodo alternativo valido, se vogliamo e che vada esteso a tutti i settori possibili.


  • Di (---.---.---.184) 3 novembre 2011 21:31

    Non si critica il metodo dell’autogestione, ma Sant’oro...mi pare più che evidente.Il commento soprariportato dice: basta con questi vip, questi falsi miti, questi pseudosoloni del giornalismo italiano. Io condivido questa posizione in quanto non vedo esempi di giornalismo ma una faziosità mascherata sotto altri altisonanti slogan ma , a parte questo, una grande censura da parte di Sant’oro su questioni altamente importanti. Sant’oro somiglia a Bersani: fa di tutta un’erba un fascio tra situazione italiana creata da Berlusconi e crisi delle ragioni stesse di aderire all’UE. E’ un disco incantato nel dire no a Berlusconi senza propore una valida alternativa alla crisi che stiamo attraversando. Idem i vip Santoro e Travaglio: cavalcano l’antiberlusconismo senza aprire un varco di alternativa, ma soprattutto senza affrontare i reali problemi.Quanto alla definizione di giornalismo io ci ripenserei due volte: francamente non ho visto mai inchieste degne di questo nome, ma solo "ricostruzioni giornalistiche" di fatti già fruibili. C’è una enorme differenza , non credete?

  • Di paolo (---.---.---.204) 6 novembre 2011 23:58

    E dai con questa storia dell’antiberlusconismo di maniera " senza proporre una valida alternativa alla crisi ...... " . L’alternativa esiste e come ed è : via Berlusconi .E non venirmi a dire che non l’hai mai sentita proporre . Poi da li’ a dire che tutto è risolto è un altro paio di maniche , ma senza rimuovere l’anomalia ,il macigno ,il gravame che quest’uomo ha messo sul paese non andiamo da nessuna parte .

    Nemmeno io stravedo per i "santoni " televisivi e quindi qualche riserva c’è l’ho anche su Santoro e su Travaglio ma porca puttana ,vogliamoli riconoscere almeno il merito di avere agito in trincea contro lo strapotere mediatico del signore delle tv che ci spalma tutti i santi giorni , comprese le domeniche di Giletti e su tutti i canali televisivi , la merda quotidiana della propaganda governativa ,l’informazione taroccata ,geneticamente modificata dei vari Vespa ,Ferrara , Minzolini e compagnia bella(l’elenco sarebbe lunghissimo) spacciata per servizio pubblico . O no ?

    Venendo alla trasmissione autogestita ,ho fatto lo zapping con "Piazza pulita " e alla fine ho visto molto più la seconda della prima . E’ innegabile che alla trasmissione di Santoro è venuto meno quel patos ,quel gusto del proibito ,del censurato ,della prima linea (appunto) che c’era stando in RAI ,sotto la costante pressione e minaccia del sultano di Arcore e dei vari Mazzi del cactus.
    Questo è e sarà il vero problema per la trasmissione di Santoro .

  • Di paolo (---.---.---.204) 6 novembre 2011 23:59

    E dai con questa storia dell’antiberlusconismo di maniera " senza proporre una valida alternativa alla crisi ...... " . L’alternativa esiste e come ed è : via Berlusconi .E non venirmi a dire che non l’hai mai sentita proporre . Poi da li’ a dire che tutto è risolto è un altro paio di maniche , ma senza rimuovere l’anomalia ,il macigno ,il gravame che quest’uomo ha messo sul paese non andiamo da nessuna parte .

    Nemmeno io stravedo per i "santoni " televisivi e quindi qualche riserva c’è l’ho anche su Santoro e su Travaglio ma porca puttana ,vogliamoli riconoscere almeno il merito di avere agito in trincea contro lo strapotere mediatico del signore delle tv che ci spalma tutti i santi giorni , comprese le domeniche di Giletti e su tutti i canali televisivi , la merda quotidiana della propaganda governativa ,l’informazione taroccata ,geneticamente modificata dei vari Vespa ,Ferrara , Minzolini e compagnia bella(l’elenco sarebbe lunghissimo) spacciata per servizio pubblico . O no ?

    Venendo alla trasmissione autogestita ,ho fatto lo zapping con "Piazza pulita " e alla fine ho visto molto più la seconda della prima . E’ innegabile che alla trasmissione di Santoro è venuto meno quel patos ,quel gusto del proibito ,del censurato ,della prima linea (appunto) che c’era stando in RAI ,sotto la costante pressione e minaccia del sultano di Arcore e dei vari Mazzi del cactus.
    Questo è e sarà il vero problema per la trasmissione di Santoro .

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