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Sant’Agata di M.llo: un’eccellenza sanitaria della Sicilia guarda al futuro

“Da ormai tre anni la Sanità in Sicilia è saldamente in attivo, al punto che i fondi sono usati dalla Regione per coprire altri settori... la Sicilia dunque con orgoglio può ormai classificarsi tra i Virtuosi della Sanità in Italia...” così Gaetano Sirna Direttore Generale ASP 5 di Messina. L'affermazione è fatta in conclusione al Convegno “Area interna Nebrodi e Sanità” tenuto dal Centro Internazionale Studi don Sturzo dei Nebrodi, ma è quella che dà la giusta chiave di lettura per le prospettive e le risposte alle sfide future nel territorio. Tuttavia il dato di fatto ed è quello con cui Agostino Di Lapi, Responsabile del CISS dei Nebrodi, apre i lavori, è in aperta contraddizione: gli investimenti infatti, nel settore sanitario privilegiano il Nord (indice 120), contro il Sud (indice 90).

Ci sono qui inoltre tre incidenze: la recente modifica all'Art. 32 della Costituzione per cui anche il diritto alla salute viene inquadrato in un'ottica di pareggio di bilancio; la decisione delle allocazioni delle risorse complessive fatta dal Governo; la recente scelta politica di diminuire ulteriormente le spese per la Sanità, già solo al 7.2 del PIL contro i valori di altri Paesi. La parola d'ordine è perciò razionalizzare ma senza mortificare gli investimenti anche nelle infrastrutture minori le quali contribuiscono come dimostrato da studi di Bankitalia all'aumento del reddito di un territorio e dunque anche della ricchezza dello Stato. Tagli perciò alle inefficienze ma non allo sviluppo: “mai pessimisti, la Speranza è un dovere (Don Sturzo)”.

Se la Sicilia può collocarsi sanitariamente tra i virtuosi, ben a ragione lo può il Presidio Ospedaliero di Sant'Agata di Militello, è la valutazione vittoriosa, dati alla mano, di Salvatore Oriti, con il Dossier del ministero che riconosce il livello di eccellenza proprio del reparto cardiologico (il suo ndr) per minor numero di decessi e maggior valore curativo e prestazionale. Lo studio del ministero assume un valore ulteriore alla luce del fatto che l'incidenza proprio delle malattie cardiovascolari nel territorio nebroideo è superiore alla media della Regione, dove comunque il dato per la Sicilia è di un ictus ogni 70 minuti. Il documento di riferimento è anche quello BLITZ-AF del 2016 che alla media di 33 casi di fibrillazione e 15 ricoveri, contrappone il dato del Presidio di Sant'Agata con 62 casi e 21 ricoveri dunque proporzionalmente inferiore ma di una inferiorità dovuta purtroppo alla criticità dei posti letto. Molto alta anche l'attrattività del reparto con 500 ricoveri. Un fiore all'occhiello per la sanità siciliana, da tenere e portare avanti con cura. E, le preoccupazioni tornano proprio per le prospettive di ulteriore decremento degli investimenti finanziari profilantisi a livello nazionale per il futuro, che incidono fortemente sulle realtà cardiologiche pure in Sicilia. Anche il Prof. Oriti è uomo di Speranza: “abbiamo davanti una strada stretta ma in fondo si vede il chiarore...”.

Il notevole peso dei risultati raggiunti è importante per la stesura di un documento finale per un accordo tra Ministero e Regione sottolinea in proposito il Project Manager Area Interna Nebrodi Carlo Giuffré. In esso infatti la Sanità è uno dei tre assi portanti, insieme a Istruzione e Mobilità. Se tutto dovesse andare in porto il finanziamento previsto sarebbe di 38 Mln. Si tratta di un progetto importante per limitare l'emigrazione dei giovani dal territorio e possibilmente invertire il fenomeno con la creazione di nuovi posti di lavoro. “Oggi tuttavia è possibile ottenere di più spendendo di meno ed i costi non migliorano necessariamente la qualità di un sistema” è invece l'affermazione da cui parte Gaetano Sirna. “Bisogna perciò avere il coraggio della visione... guardare a tra vent'anni... dunque allocare le risorse dove servono.” L'On Bernadette Grasso ha plaudito focosamente all'iniziativa e garantito il proprio sostegno. Insomma: verso la “Pole Position”... Forza!

francesco latteri scholten.

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