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Sanità “santa”: il confessionalismo cattolico nel mondo della sanità

Ecco il nuovo numero del bimestrale dell’Uaar Nessun Dogma – Agire laico per un mondo più umano. Con interviste, rubriche, recensioni per conoscere l’impegno di uomini e donne, dell’Uaar e non solo. Con uno sguardo laico umanista su temi come diritti, etica, filosofia, politica, scienza. Sessanta pagine dedicate a chi vuole cambiare il mondo per renderlo più laico, più umano, più assennato. Con gli approfondimenti e le storie che non trovate altrove.

La copertina del numero 3/2024 di Paolo Ferrarini è dedicata al confessionalismo cattolico nel mondo della sanità. Il direttore della rivista Raffaele Carcano parla dell’influenza della sanità cattolica in Italia, che nel nome della sussidiarietà gode di ingenti finanziamenti pubblici, privilegi e corsie preferenziali. Il giornalista Federico Tulli si sofferma sull’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, di proprietà vaticana, cui saranno ceduti i locali dell’ex ospedale Forlanini di Roma. Il giornalista e addetto stampa Uaar Daniele Passanante approfondisce la questione dei cappellani cattolici negli ospedali, pagati dal pubblico.

In questa uscita abbiamo affrontato tante altre tematiche. Il segretario Uaar Roberto Grendene denuncia l’affermarsi del multiconfessionalismo nella scuola per gestire le richieste delle famiglie musulmane. L’egemonia culturale della Chiesa cattolica sulla questione dell’intelligenza artificiale è il tema dell’articolo di Valentino Salvatore. La responsabile iniziative legali dell’associazione, Adele Orioli, ripercorre le tappe che hanno portato alla vittoria legale dell’Uaar contro l’ordinanza del Comune di Mandas che aveva imposto il crocifisso negli uffici pubblici. Paolo Ferrarini dedica un omaggio alla figura di Frans de Waal, etologo dalla sensibilità laica scomparso nel 2024. Anche Giovanni Gaetani commemora un un’altra figura importante per il pensiero laico-umanista recentemente scomparsa, ovvero il filosofo Daniel Dennett. Il libro apologetico Dio, la scienza, le prove di Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnassies – strombazzato come dimostrazione di conciliazione tra scienza e fede – è oggetto di una impietosa disamina da parte di Ciro D’Ardia. Il chimico e divulgatore scettico Silvano Fuso commenta le imbarazzanti considerazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul rapporto tra scienza e fede durante l’evento “La Scienza al centro dello Stato”, promossa dall’Italian Scientists Association (Isa). Dal canto suo Micaela Grosso racconta la sua esperienza di neomamma, con riflessioni laiche sul tema della genitorialità che vanno oltre la retorica familista. La responsabile del progetto Cerimonie Uniche, Maria Pacini, ci racconta invece una toccante esperienza di funerale non religioso. Alessandro Cirelli ci parla del gioco degli scacchi e dell’ostilità che incontrò e incontra ancora in ambienti religiosi.

Per venire a questioni che vedono l’impegno diretto dell’associazione, la responsabile circoli Irene Tartaglia ci presenta le attività del circolo Uaar di Firenze. Non mancano le rubriche ricorrenti del bimestrale. L’Osservatorio laico dedicato a leggi e sentenze in Italia e all’estero, positive o negative. Impegnarsi a ragion veduta a firma del segretario Roberto Grendene per ricordare ciò che l’Uaar ha fatto e sta facendo in concreto. La carrellata delle attività dell’associazione sul territorio a cura della responsabile circoli Irene Tartaglia. Il “giro del mondo” per rilanciare iniziative di altre associazioni laico-umaniste, del responsabile relazioni internazionali Giorgio Maone. La rassegna di studi accademici su religione e non credenza che ci presenta Leila Vismara. Le proposte di lettura per segnalare tre libri recenti che ci sono sembrati interessanti. La sezione Arte e ragione in cui Mosè Viero rilegge con sensibilità laica un’opera d’arte per ogni uscita. Infine il riflettore di Agire laico per un mondo più umano, su piccoli e grandi fatti che ci raccontano l’impegno per la laicità e i diritti nel mondo.

Vi proponiamo intanto il redazionale di questa uscita, intitolato Salute.

«Quando c’è la salute, c’è tutto», si sente spesso dire. Beh, la chiesa cattolica è riuscita a infilarsi in tutti gli aspetti inerenti la salute, arrivando altresì a una potenza economica di dimensioni impressionanti, per quanto in affanno. Persino gli atei di quarta generazione sono destinati a incappare, prima o poi, in una situazione “religiosa” che metterà in difficoltà le loro convinzioni.

Una riprova che la secolarizzazione, che ha raggiunto i massimi storici anche nel nostro Paese, non si accompagna necessariamente alla laicità, alla razionalità, alla scienza, alla modernizzazione nel senso più positivo del termine. Una circostanza che lascia strascichi in ogni momento della vita, dalla maternità alla morte.



Una volta di più, la responsabilità più grande la portano le istituzioni: il clericalismo non è un malessere passeggero, ma una patologia cronica. Lo documentiamo in ogni nostro numero, e quindi anche in questo. Spazia dall’arcaismo dei simboli religiosi (su cui l’Uaar ha però conseguito una nuova vittoria giuridica) alla nuovissima frontiera dell’intelligenza artificiale. Si estende alla ricerca e arriva persino al gioco degli scacchi. Comincia ormai a farsi largo anche nell’assenza di un’impostazione laica quando si tratta di affrontare l’islam.

È per questo motivo che serve impegno, e impegno a ragion veduta. In questo numero ricordiamo anche due grandi, Daniel Dennett e Frans de Waal, che purtroppo ci hanno lasciato. Ma le loro idee sono più vive che mai, anche tra le pagine di Nessun Dogma.

Leila, Micaela, Mosè, Paolo, Raffaele, Valentino

La redazione

 


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