San Gennaro, De Magistris e il miracolo dell’ipnosi
E’ fantastico, diciamocelo. Vedere il nuovo sindaco di Napoli, agguerrito magistrato di tante battaglie e combattivo eurodeputato dell’IDV (per quanto poco presente), Luigi De Magistris, chinarsi con compunzione a baciare la teca con il sangue sciolto di San Gennaro.
Avrà pensato “…al miracolo!” oppure “…che mi tocca fare”?
Non lo sappiamo e non lo sapremo mai, anche se le sue parole, riportate su AgoraVox da Flavio Pietrobelli, fanno sospettare una partecipazione non solamente istituzionale dell’uomo, del giudice, del politico:
“Sono scelte personali. Il Sindaco ha il compito di rappresentare la città in questi momenti ufficiali, grandi occasioni popolari in cui la città si ritrova e si riconosce. Ma certo, sono anche momenti caratterizzati dall’emozione, in cui sono in gioco istinti e passioni. Dunque le ripeto, per quanto riguarda il bacio alla teca… non so, vedremo”
Eppure il regolare (più o meno) accadimento della fluidificazione del sangue del santo, valutato tante volte nel corso della storia, un qualche sospetto di ripetitiva truffa ai danni della credulità popolare dovrebbe farla venire.
In fondo basta andare sul sito del Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale per togliersi lo sfizio di qualche info in più sulla faccenda. Ad esempio sulla "tissotropia", una particolarità fisica di alcune sostanze, conosciuta da tempi immemorabili.
L’articolo che ne parla sta nel sito già da un bel po’, mica da ieri, ed è stato pubblicato su Nature già nel ’91. Vi leggiamo che
“i materiali tissotropici diventano piu' fluidi se sottoposti a una sollecitazione meccanica, come piccole scosse o vibrazioni, tornando allo stato precedente se lasciati indisturbati”
…una sospensione colloidale di idrossido di ferro in acqua con ioni sodio e cloro che sembra essere stata “studiata espressamente per esibire la tissotropia in forma cosi' accentuata da passare, se agitata lievemente, addirittura dallo stato solido a quello liquido”
e, sia chiaro “con i soli mezzi disponibili nel 1300”, quando, giorno più giorno meno, si è iniziato a gridare al miracolo.
Non contenti, i giovanotti del Cicap hanno provato anche a formulare la composizione della sostanza più adatta a replicare l’accadimento miracoloso mettendo insieme carbonato di calcio, sale ed acqua e cercando poi la quarta sostanza - il cloruro ferrico - che, guarda caso, si trovava, sotto forma del minerale molisite, "sul Vesuvio o su altri vulcani attivi".
Il colore che ne esce è perfetto e con una scossettina ciò che è solido diventa liquido e dopo una pausettina ciò che è liquido diventa solido. Sembra proprio il caso del “sangue” del santo e questa sembra proprio la spiegazione scientifica (neanche tanto complicata) di un fenomeno ‘miracoloso’ con cui, da secoli, si incanta il popolino dirottando sulla speranza nel trascendente le intuibili istanze liberatorie (almeno dalla fame).
Ma niente di tutto questo distoglie il nuovo sindaco dal baciare (dico, baciare!) l’ampolla miracolosa e perpetuare il rito di ipnotizzare i napoletani.
Effettivamente con i problemi che ci sono (e quelli che stanno per arrivare) forse sarebbe meglio farsi ipnotizzare, almeno per un po’, e risvegliarsi dopo, a miracolo avvenuto. Quando Standard&Poors saranno diventati solo un brutto sogno.
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