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 Home page > Attualità > Società > Saldi tutto l’anno

Saldi tutto l’anno

Quella dei saldi tutto l’anno è una questione che si stava trascinando da tempo, ora in Trentino si è arrivati a un accordo tra le parti. 

La politica dei saldi, in sè, servirebbe ad aiutare i commercianti a disfarsi delle eccedenze aquistate, in ciò non c’è niente di male.

Ma, per i consumatori, è veramente un vantaggio o è l’ennesima trovata pubblicitaria per attirare clienti all’interno dei negozi seguendo la politica, una volta dentro, qualcosa comperano?


I saldi, cosi come sono strutturati ora, significano lo svuotamento dei magazzini di quei prodotti rimasti invenduti; già in questo caso, si può ipotizzare che i prodotti proposti durante la fase "normale" siano stati venduti a un prezzo superiore al loro costo reale. Il negoziante, se vendesse il prodotto al prezzo reale, per recuperare i costi ed avere l’utile necessario, sia per vivere che per continuare l’attività, sarebbe costretto a vendere sempre allo stesso prezzo fino ad esaurimento delle scorte.
 
Come fa allora a vendere a un costo inferiore? La risposta è molto semplice, aumento dei prezzi; con questo sistema, durante la fase "normale" recupera tutto il necessario come detto sopra, poi svende (?), per modo di dire, perché, in realtà, applica il prezzo della fase normale. 
 
Perciò, fare saldi significa aumentare i prezzi, farli tutto l’anno sarebbe un ulteriore aggravo delle spese del contribuente, un modo come un altro per aumentare le tasse.

Commenti all'articolo

  • Di gresci (---.---.---.201) 25 maggio 2009 16:54

    Qual’è l’accordo raggiunto tra le parti in Trentino?
    Perchè all’aumento dei prezzi o degli sconti tutto l’anno di un commerciante dovrebbe risultare un aumento di spese e tasse per il contribuente?
    E’ ovvio che i commercianti cerchino di vendere e guadagnarci, e sicuramente non è corretto parlare di saldi quando di saldi non si tratta, ma un adulto (consumatore, quindi abituato al consumo) non dovrebbe essere in grado di riconoscere un buon acquisto da uno sbagliato?

  • Di francesco (---.---.---.27) 25 maggio 2009 18:44
    francesco



    Gresci dice
    Qual’è l’accordo raggiunto tra le parti in Trentino?
    allego il link dell’articolo
    http://ricerca.quotidianiespresso.it/trentinocorrierealpi/archivio/trentino corrierealpi/2009/05/09/AN4PO_AN401.html

    Gresci: Perchè all’aumento dei prezzi o degli sconti tutto l’anno di un commerciante dovrebbe risultare un aumento di spese e tasse per il contribuente?
    risposta: Perché, "Il negoziante, se vendesse il prodotto al prezzo reale, per recuperare i costi ed avere l’utile necessario, sia per vivere che per continuare l’attività, sarebbe costretto a vendere sempre allo stesso prezzo fino ad esaurimento delle scorte. " questo, secondo il mio modesto parere, significa aumentare i prezzi, cioè le spese del contribuente, aggiungo: con l’aggravante di illudere il contribuente che stia risparmiando. Le tasse? è un mio errore, non c’entrano niente, chiedo scusa.
    Gresci: è ovvio che i commercianti cerchino di vendere e guadagnarci,
    risposta: niente in contrario, nessuno lavora per niente.
    Gresci: e sicuramente non è corretto parlare di saldi quando di saldi non si tratta,
    risposta: questo è vero in apparenza; fare sconti tutto l’anno va a vanificare la vera essenza dei saldi.
    Gresci: ma un adulto (consumatore, quindi abituato al consumo) non dovrebbe essere in grado di riconoscere un buon acquisto da uno sbagliato ?
    risposta: io si, ma il problema, come visto, è un altro.



     

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