Becky Moses, 26 anni compiuti questo mese (segno zodiacale Capricorno ostinato e lavoratore) con regolare carta di identità fatta a dicembre 2017, nata in Nigeria, viveva come una schiava di altri tempi, il più misero dei cani...
Becky Moses era con centinaia di altri in Italia, in Calabria, a Rosarno: è morta nel rogo, bruciata, della tendopoli in cui vivevano sotto gli occhi di tutti a San Ferdinando: "Il rogo non è doloso, forse il dramma causato dal bisogno di riscaldarsi".
Da Repubblica: "Becky Moses è morta imprigionata nella tenda in cui da soli tre giorni aveva trovato riparo. Secondo quanto racconta chi dalle fiamme si è salvato, l'incendio sarebbe scoppiato poco lontano dalla tenda in cui la ragazza dormiva, ma quando se ne è resa conto era già troppo tardi per tentare di uscire.
Arrivata due anni fa dalla Nigeria, la ragazza per lungo tempo è stata ospite dei progetti Sprar di Riace, il paese divenuto famoso per i progetti di accoglienza diffusa divenuti un modello nel mondo. Qualche settimana fa però Becky si è vista rifiutare la richiesta di asilo politico ed ha dovuto lasciare il paesino in cui aveva trovato casa e stava imparando una lingua e un mestiere. Per legge, nonostante avesse immediatamente fatto ricorso contro il "no" della commissione territoriale, è stata costretta a lasciare Riace e i progetti in cui era integrata. Sola, espulsa dalla realtà in cui si era integrata, ha cercato l'appoggio di alcuni connazionali, che stabilmente vivono nella tendopoli di San Ferdinando. E lì ha trovato la morte. Altre due ragazze sono rimaste gravemente ferite."
Lunedì 29 gennaio alle 9, nel nome di Becky Moses uccisa a San Ferdinando dalle logiche disumane dello sfruttamento e del razzismo, ci sarà una manifestazione che partirà alle 9 dalla tendopoli verso il comune di San Ferdinando (frazione di Rosarno fino al 28 novembre 1977,i l comune di San Ferdinando è stato sciolto per infiltrazioni della 'Ndrangheta il 30/10/2014 dal Governo Renzi) dove braccianti e migranti chiederanno un confronto con il prefetto di Reggio Calabria e con il commissario straordinario per l’area di San Ferdinando: qui la dichiarazione del sindaco Tripodi.
E' una nuova vita, Becky Moses, figlia di noi tutti, e hai dovuto trovarla in una notte buia italiana: la tua breve esistenza è volata via, in fumo.
Come un pesce nel mare, sai come mi sento
Un fiume che scorre libero, sai come mi sento
Come i fiori sugli alberi, sai come mi sento
E'una nuova alba
E'un nuovo giorno
E'una nuova vita
Per me
E sto bene
Una libellula fuori al sole, sai cosa intendo, vero?
Delle farfalle che si divertono, sai cosa intendo
Dormire in pace quando il giorno è terminato
è questo quel che intendo
E' un vecchio mondo è un nuovo mondo
E' un mondo impudente
Per me
Come le stelle quando risplendi, sai come mi sento
Ho detto che starò bene, sai come mi sento
Oh la libertà è mia
E so come mi sento
E'una nuova alba
E'un nuovo giorno
E'una nuova vita
Per me
E sto bene
AGGIORNAMENTO, la chiamano marcia pacifica, come se si doveva temere da questa umanità sfortunata una rivoluzione violenta...Mi farebbe piacere sapere che oltre al fatto che il corpo bruciato di Becky Moses sarà tumulato a Riace (a questo punto erano meglio le ceneri) cosa hanno detto ad alcune decine di migranti al corteo promosso dall’Unione sindacale di base Usb, i rappresentanti della Prefettura di Reggio Calabria, il commissario straordinario per l’area di San Ferdinando, Andrea Polichetti, e il sindaco Andrea Tripodi. Ricordo che si denunciano le condizioni di vita nelle quali vivono i migranti,interventi risolutivi dopo l’incendio che nella notte tra venerdì e sabato scorsi ha devastato la baraccopoli provocando la morte di una donna nigeriana e il ferimento di altre due: i migranti in marcia hanno mostrato PACIFICAMENTE cartelli con le scritte “Schiavi mai”, “Basta discriminazioni, residenze per tutti”, e “Le nostre vite più in alto dei nostri profitti”. Esposte anche alcune foto di Becky Moses, la ventiseienne morta nel rogo,per una vorrei sapere dove l’hanno trovata...in quanto ben differente da quella della sua carta di identità
con
tanto rispetto e un grazie grande grande trascrivo i risultati ottenuti
da USB oggi 29 gennaio, dopo il corteo , e malgrado fossero un
centinaio le persone presenti...migranti inclusi. Tre i risultati
ottenuti nella riunione dai braccianti Usb: 1) da domani, martedì 30
gennaio, tutti i residenti della vecchia struttura distrutta dalle
fiamme avranno la possibilità di iscriversi all’anagrafe dei vari comuni nel registro dei residenti, possibilità fino a oggi negata.
2) mercoledì 31 gennaio personale della questura di Reggio Calabria e
del commissariato di Gioia Tauro sarà sul luogo della tendopoli andata a
fuoco per risolvere il delicato problema dei documenti andati in cenere
nell’incendio. Ai richiedenti sarà rilasciata una dichiarazione di
smarrimento al fine di ottenere duplicati di documenti e certificati.
3) Sarà fissata al più presto una riunione del tavolo permanente
istituito dopo le battaglie dell’Unione Sindacale di Base al fine di
risolvere le questioni abitative e lavorative dei braccianti.
All’incontro sono stati invitati a partecipare i sindaci e gli
imprenditori della Piana di Gioia Tauro. Un passo importante, perché il
tavolo dopo una prima riunione non si era mai più riunito.