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Ronde fuori dal Dl sicurezza. Maroni: “Non è un passo indietro ma laterale”

“Il Governo non farà alcun passo indietro sul provvedimento che disciplina le ronde”, con queste parole del Ministro La Russa aveva aperto la giornata dagli schermi di Canale 5, ma poco dopo i capigruppo lo hanno smentito.
 
Il testo non sarà inserito, quindi, nel Dl sicurezza, ma gli articoli contestati dall’opposizione saranno inseriti del disegno di legge sulla sicurezza. La situazione si è sbrogliata questa mattina durante la conferenza dei capigruppo e questa decisione porrà fine all’ostruzionismo che l’opposizione aveva portato avanti fino a oggi.
 
Esulta quindi l’opposizione che si era molto impegnata affinché gli articoli contestati venissero stralciati da decreto legge; il capogruppo del PD Soro ha detto che “quando vince la ragionevolezza non vince nessuno, vinciamo tutti. Credo che sia stata accolta con favore da tutti la decisione del Governo di riportare nella corsia del disegno di legge il provvedimento riguardante le ronde. Per il resto – continua Soro - un decreto comprensivo di testi largamente condivisi nel corso della giornata avrà uno sviluppo più rapido e ci impegnamo a fare tutto il possibile perchè possa essere approvato entro oggi”.
 
Soddisfazione anche dai banchi dell’IDV. Il vicepresidente dei deputati del partito di Di Pietro, Antonio Borghesi dice di aver “preso atto con soddisfazione che il Governo ha fatto marcia indietro e ha evitato un ulteriore schiaffo al Parlamento ricorrendo alla fiducia. Dopo lo stralcio dal Dl della norma sulle ronde il nostro voto sul resto del provvedimento sarà favorevole”.
 
Una fiducia “minacciata” sempre da La Russa che aveva detto: “metteremo la fiducia probabilmente lunedì 20 aprile”.
 
Intanto il Ministro degli Interni Maroni fa sapere che quella del Governo “non è un passo indietro ma laterale (...) Mi assumo tutta la responsabilità, è stata una decisione sofferta ma l’unica possibile per avere la garanzia che il decreto venisse approvato. Credo sia stata una scelta di responsabilità che andava fatta visto l’ostruzionismo immotivato dell’opposizione”.


L’opposizione canta vittoria...almeno per una volta
 

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