Roma: stretta nella morsa di sirene e luci blu abusivi

I romani sono sicuramente soddisfatti di questa denuncia del Consap, infatti nella Capitale avere il lampeggiante e le sirene è diventato il simbolo del potere di Enti, politici e personaggi dello spettacolo. Tutti coloro che hanno fretta “si sono autorizzati ad azionare i sistemi di emergenza”, invadendo le corsie riservate ai mezzi pubblici, scambiando le vie di Roma come piste di formula uno, mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini e la loro incolumità. Il centro storico, dove si trovano i palazzi del potere, è un continuo lamento di sirene: persone che viaggiano soli in macchina; auto, con il passeggero seduto sul sedile posteriore, intento a leggere il giornale, che corre chiedendo strada con le sirene e l’immancabile paletta tenuta dal parasole, che spunta appena sul parabrezza (anche questa sicuramente abusiva) verso tutti quei Romani che sono costretti a rimanere imbottigliati nel traffico. I Vigili Urbani, che svolgono servizio al centro e dirigono il traffico, impazziscono con tutte le sirene abusive che chiedono strada. All’Appia Pignatelli (percorso obbligato per raggiungere l’aeroporto di Ciampino) il lamento delle sirene è un continuo sia per chi parte, sia per chi torna.

Tutto questo accade quando le forze di polizia, vigili del fuoco e tutti coloro autorizzati all’istallazione e l’uso di sirene e lampeggianti (Art.177 C.d.S.), si sono regolamentati nell’uso delle sirene. Nella capitale quando una vettura con scritte istituzionali o vetture con targa di copertura hanno in funzione le sirene, queste sono state autorizzate dall’operatore delle varie sale operative, che ha valutato la gravità della richiesta dell’intervento.

Il problema di questi allarmi inutili rispecchia molto il film di Alberto Sordi “il  vigile Celletti insegue la vettura che ha superato il limite di velocità, e alla sua guida c’è il Sindaco!” Il motivo di questo paragone è proprio dovuto alle leggi che ci sono, ma come al solito vengono disattese da coloro che, come il sindaco del film degli anni sessanta, non hanno nessuna intenzione di rispettare. Se qualche zelante uomo delle forze dell’ordine (e ce sono tantissimi), dovesse applicare la legge, avrebbero lo stesso trattamento del vigile Celletti: viene allontanato o messo sotto pressione, sempre dai potenti o coloro che si considerano tali. Infatti l’articolo 177 del codice della strada stabilisce che le istituzioni possono istallare sulle autovetture i segnali di emergenza acustici e luminosi e punisce chi fa uso dei segnali, come illustra articolo riportato di seguito: 

"Art. 177. Circolazione degli autoveicoli e dei motoveicoli adibiti a servizi di polizia o antincendio, di protezione civile e(**) delle autoambulanze".

5. Chiunque viola le disposizioni del comma 3 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 38,00 ad euro 155,00".

Le soluzioni del problema potrebbero essere innumerevoli, ma ne cito uno per tutti, ipotesi: non distogliere gli uomini delle forze dell’ordine che sono: Agenti di Pubblica Sicurezza e agenti di Polizia Giudiziaria, per impiegarli con mansioni di autista e sicurezza personale, queste qualifiche potrebbero indurre i politici e gli enti a far commettere un abuso ai tanti tutori dell’ordine dislocati presso questi enti; assumere autisti civili, stabilire chi sono le Autorità che per motivi Istituzionali hanno diritto al lampeggiante e sirena compreso la scorta. Se coloro che ostentano il potere, i Politici, volessero risolvere il problema, le soluzioni sono molteplici e attuabili.

Parliamo di problemi quotidiani e reali, che forse gli ostentatori del potere non hanno nessuna intenzione di risolvere perché altrimenti verrebbe meno uno dei tanti privilegi che li distinguono da coloro che hanno creduto in loro quando, con i proclami sono stati eletti.