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Rock en Seine, 110 e lode

Si è appena conclusa la decima edizione da record del “Rock en Seine”, dove Parigi dimostra di essere elegante anche nel suo spirito rock. La rassegna di musica indie rock, pop ed elettronica si svolge sulla riva della Senna, precisamente all'interno del Domaine De Saint Cloud (già nominato Jardin remarquable), parco parigino poco lontano dagli splendori della città. Prima di accedere al parco, si possono attraversare prati, laghetti e piccoli ruscelli con ponti in legno fino ad arrivare a notare tra gli alberi, una ruota panoramica e...un festival rock.

Il Rock en Seine è forse uno degli eventi con la location più suggestiva, dove l'eleganza del contesto gioca in contrasto con la baraonda dei concerti di massa creando un mix affascinante ma soprattutto divertente. Per l’occasione organizzatori ed appassionati si sono goduti un edizione record: più di 110.000 mila spettatori in tre giorni di cui i 18.000 abbonamenti disponibili venduti in poche settimane, posti camping esauriti in breve tempo e le serate di sabato e domenica hanno registrato un meritatissimo sold out.

Il pubblico presente ha potuto apprezzare in tre giorni di musica live, 60 band dislocate su 4 palchi, in una vastissima area verde piacevolmente arricchita da buvette tipicamente francesi, ma anche da birrerie e ristoranti che proponevano ogni tipo di cucina, da quella thailandese a quella etiope, da quella senegalese a quella creola e, ovviamente, italiana. L’organizzazione è stata precisa anche nel rispettare gli orari delle esibizioni, nella logistica dei trasporti, nell’efficientissimo sistema di sicurezza e nei settaggi acustici. Il tutto ovviamente è stato condito da un palinsesto musicale che ha garantito un ottimo mix di rock, indie rock, pop, sinth pop, elettronica ed un pizzico di reggae.

Ma anche una perfetta combinazione tra i dei dell’olimpo del rock rappresentati dai tre headliners Placebo, Black Keys e Green Day che hanno garantito grintose chiusure serali. Ma le giornate in riva alla Senna scorrevano via veloci grazie anche alla storica réunion dei Grandaddy, all’atteso ritorno di Noel Gallagher da solista dopo aver causato la rottura degli Oasis proprio al Rock en Seine del 2009, dai veterani ma efficaci Waterboys agli indie e festosi Dandy Warhols, dai finlandesi Sigur Ròs agli australiani The Temper Trap.

È stato anche il Festival dei giovani che hanno reso il festival musicalmente vivace e che hanno garantito la presenza tra il pubblico di molti teen-ager: ai già più conosciuti (almeno in Italia) Monsters of men con la loro gioiosa “Little Talks” e Kimbra, per il singolo-tormentone Somebody That I Used To Know (in duetto con Gotye) possiamo aggiungere delle piacevoli sorprese (almeno per il pubblico italiano) come il duo franco americano Beach House ai dolci ma graffianti Bombay Bicycle Club.

Il successo è stato totale e per la soddisfazione di tutti, l’esame è stato superato a pieni voti. Appuntamento sulle rive della Senna ad agosto 2013.

Credits foto: Rock en Seine (foto di Nicolas Joubard)

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