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 Home page > Tribuna Libera > Rischiamo di diventare la Kabul dei diritti civili

Rischiamo di diventare la Kabul dei diritti civili

L'Italia s'è desta, recita l'inno, ma oggi, per quello che i sondaggi raccontano, sembra che s'è destra.

 Viviamo in un Paese con 6 milioni di italiani in stato di povertà assoluta, 14 milioni di cittadini, il 25% della popolazione, in difficoltà economica, la situazione sociale ed economica, data dal combinato disposto, guerra in Ucraina, il contrasto ai cambiamenti climatici e le speculazioni, immancabili e delinquenziali, faranno vivere uno dei peggiori periodi mai conosciuti forse dai tempi della guerra per una infinità di persone in tutto il globo, Italia in testa. 
Ovunque dilagano proteste sociali, anche violente, contro il caro vita, il caro bollette, i razionamenti. Ed il populismo e nazionalismo delle destre, che ricorda il motto di Trump, prima l'America, sembra continuare ad attirare come una calamita. Se una volta il popolo "debole" si rivolgeva alla sinistra o centro sinistra, tradizionalmente la sponda naturale, oggi, si rivolge alle destre. 
 
Ma avranno sul campo le risposte che penseranno di ottenere? L'America di Trump ha fallito. C'è da riflettere se a cent'anni dalla marcia su Roma il Paese rischia di essere consegnato da milioni di italiani a chi metterà in discussione il valore del 25 aprile, c'è da riflettere se rischiamo di diventare una Kabul in materia di diritti civili. La situazione è già ora pessima, in materia di aborto in decine di strutture sanitarie l’obiezione di coscienza raggiunge addirittura il 100% e in altre 130 il tasso va tra l’80% e il 90%. In Italia migliaia le violenze subite dalle persone LGBTQ il 40,3% degli omosessuali/bisessuali dichiara di essere stato discriminato,contro il 27,9% degli eterosessuali. 
 
La laicità è sempre più compromessa, la violenza subita dalle donne è dilagante, per non parlare del razzismo, mai sradicato dal nostro Paese. Certo è che per milioni di italiani i diritti civili in questo momento non sono una priorità, la priorità sono il lavoro, il caro bollette, il fare la spesa. Diritti civili e misure di contrasto alla povertà, possono, anzi devono camminare insieme. Non andiamo avanti con il passo del gambero. Poi ognuno farà democraticamente le proprie scelte e se ne prenderà atto senza demonizzare nessuno. Anche se l'auspicio è che l'Italia non s'è destra, ancora, sul fronte elettorale, si può evitare.

mb

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