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Rik Van Looy: gli dei dello sport

RIK VAN LOOY (BELGIO, 1933) CICLISMO

Rik Van Looy è considerato dagli esperti il più grande velocista/finisseur della storia assieme al connazionale Rik Van Steenbergen. Fra le sue vittorie ricordiamo 18 tappe alla Vuelta, 12 tappe al Giro (1 mr) e 7 al Tour (2 mg). Poi le classiche, in cui è stato un vero monarca: 3 Roubaix, 1 Sanremo, 1 Liegi, 1 Lombardia, 2 Fiandre, 1 F.Vallone, 2 Parigi Tours. È stato inoltre 2 volte Campione del Belgio e soprattutto 2 volte Campione del Mondo.

 Tecnicamente, a Van Looy si deve l'invenzione del cosiddetto "treno": in prossimità dell'arrivo i suoi gregari si mettevano in testa conducendo il gruppo ad andatura forsennata. Questa condotta di gara, oltre ad impedire agli avversari sortite negli ultimi chilometri, consentiva a Van Looy di lanciare il suo lunghissimo sprint e vincere facilmente sul traguardo. Nel Mondiale del '63 accadde qualcosa che merita di essere menzionato. Il giovane Beheyt, un velocista molto promettente, era stato incluso nel team belga per il mondiale proprio su scelta di Van Looy. Ma per tutta la gara, dichiarò di avere i crampi, rifiutandosi di collaborare con i compagni. Arrivato a duecento metri dal traguardo, Van Looy stava andando a vincere facilmente il mondiale davanti ai propri tifosi in delirio, quando spuntò a sorpresa il redivivo Beheyt che spostandolo con una manata gli soffiò la vittoria. Uno "sgarro" che Beheyt pagò a carissimo prezzo: osteggiato in ogni modo dal suo ex capitano e costretto a correre per una squadra olandese, praticamente non vinse più nulla. Dominatore nelle corse di un giorno, Van Looy si distinse anche nelle corse a tappe dimostrando insospettate capacità anche in montagna: l'asso belga chiuse ad esempio il Giro '59 al quarto posto a 7’17’’ dal vincitore, un certo Charly Gaul (e per due volte terminò 3° alla Vuelta). In tutta la carriera collezionò 425 vittorie (44 nel ’59 e ’65). E' tuttora l'unico assieme a Merckx ad aver vinto tutte le Classiche Monumento più il Mondiale.

Foto: ddsiple/Flickr

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