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 Home page > Tribuna Libera > Riforma dell’Istruzione ed Università di Humboldt

Riforma dell’Istruzione ed Università di Humboldt

L’attuale confuso vociare sulla improbabile riforma renziana dell’istruzione è l’occasione per dare uno sguardo alla storia dell’Istruzione universitaria.

L’Università nasce dopo l’anno Mille nell’Europa dominata dalla Chiesa di Roma e nasce cattolica, sovente clericale ed intollerante. Quella di Parigi fu il cuore pulsante della riflessione teologica dell’Occidente latino. L’Universitas Studiorum di Parigi è fondata agli inizi del XIII secolo: nel 1.200 viene riconosciuta da Filippo Augusto e nel 1.215 i suoi Statuti Ufficiali vengono sanzionati dal Cardinale Roberto de Courçon, legato di Innocenzo III. Ancor oggi le Università Cattoliche italiane sono decisamente affollate, anche se sono un po’ demodé.

Questo legame originario fra Chiesa ed Università fu rotto da Wilhelm von Humblodt (da non confondere con il fratello Alexander von Humboldt, anche egli docente universitario di tutto rispetto, ma esperto solamente nel campo della botanica). Wilhelm von Humblodt, invece, fu filosofo e diplomatico al servizio della Prussia, di cui fu anche il Ministro dell’Istruzione. Insomma, un collega del ministro Giannini.

Leggiamo cosa ci dice di lui David B. Audresch nel saggio “La società imprenditoriale”, Marsilio Editore in Venezia, anno 2009, pag. 158.

«Egli diede inizio ad una nuova tradizione universitaria, basata sulla libertà di pensiero, lo studio, gli scambi intellettuali e la ricerca. La tradizione humboldtiana si estese a tutta l’Europa e più tardi agli Stati Uniti, ed ebbe una influenza profonda. Le Università si liberarono da legami provinciali, divennero laiche e dedicate ad un pensiero orgogliosamente indipendente che è rimasto nel cuore dell’America e della civiltà occidentale. Le Università si sono così affermate in tutta Europa e negli Stati Uniti come Istituzioni essenziali per una società libera e democratica. Le Università erano il luogo dove i giovani imparavano a pensare liberamente ed in modo indipendente, assorbivano i valori che sono il fondamento della civiltà occidentale e si preparavano a difenderli».

Pensate che in tutti questi anni i docenti universitari abbiamo mai anche solo pensato che il Senato Accademico dovrebbe essere chiuso e che il Rettore dovrebbe decidere di loro e di tutto? Ritenete che Hulmboldt redivivo accetterebbe con entusiasmo la deriva sconsideratamente autoritaria di un Rettore che accentrasse in se ogni potere?

Eppure oggi qualcuno propone qualcosa del genere per il nostro sistema di istruzione e di formazione, con il Dirigente Scolastico dotato di poteri illimitati e non soggetto ad alcun obbligo di rendiconto. Insomma, una sorta di Duce redivivo.

Cosa dire? Ci resta Schengen ed il trattato che porta il suo nome. Prepariamoci a far studiare ed a far formare i nostri figli ed i nostri nipoti altrove, magari nella Germania che ha avuto come Ministro della Cultura Wilhelm von Humblodt.

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