• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca Locale > Rifiuti Reggio Calabria: i crumiri con la ramazza

Rifiuti Reggio Calabria: i crumiri con la ramazza

Sporcare l’immagine del “modello Reggio” sarebbe stata una carognata insopportabile sotto feste. Sporcare. È proprio il verbo giusto. Per cui non possiamo che esultare per la soluzione raggiunta sulla questione degli stipendi dovuti agli operai di Leonia, la società mista che si occupa della raccolta dei rifiuti.

Una breve riflessione però va fatta, visto che qualcuno ha trovato scorretta la protesta dei lavoratori, uno sciopero non autorizzato che ha impedito lo svolgimento del servizio minimo essenziale. E questo non va bene. Fin quando la spazzatura invade le strade delle periferie è un conto, ma se cumuli di sacchetti deturpano il salotto della “Reggio bene” diventa difficile sposare la causa di circa trecento padri e madri di famiglia che non sanno più cosa fare per vedersi riconosciuto un diritto sacrosanto. Metà stipendio di ottobre e l’intera retribuzione per il mese di novembre.

Garantire i servizi essenziali. Perché, una vita decente non va garantita? E un piccolo pensiero da fare trovare sotto l’albero ai propri figli? E fare la spesa senza doversi umiliare nel chiedere credito? Fare a meno dei prestiti di familiari o amici, è pretendere troppo? La verità è un’altra.

Senza azioni eclatanti, senza disobbedienza civile non si ottiene nulla. Partiti e sindacati non hanno mai avuto un livello di credibilità così basso. Difatti, all’incontro tenuto in prefettura con il sindaco Arena e il direttore di Leonia, non c’erano. Avvenimenti come quello verificatosi a Reggio Calabria certificano il loro fallimento. La messinscena allestita da consiglieri e assessori comunali, trasformatisi in crumiri a favore di teleobiettivo, giusto il tempo di qualche foto: è solo avanspettacolo. Immortalati con la ramazza in mano e il tacco spinto. La metafora più calzante del distacco tra politica e società.

 

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.227) 14 dicembre 2011 11:12

    Quello che scrivi è sacrosanto. Tuttavia manca un piccolo tassello al puzzle: il fatto che la Leonia sia una delle aziende infiltrate dalla ’ndrangheta e che questi lavoratori che oggi scioperano non si lamentavano per nulla quando sono stati assunti senza concorso e con le solite procedure mafioso-familistiche che dominano anche gli enti pubblici in tutta la Calabria. Se proprio la vogliamo dire tutta...

  • Di domenico (---.---.---.150) 14 dicembre 2011 11:44
    domenico

    Probabilmente è vero quello che dici. In Calabria, difficilmente dove c’è lavoro non ci sono infiltrazioni. Ma io penso che anche nelle situazioni che tu denunci, parecchi tra quei lavoratori siano alla fine vittima di un sistema politico-affaristico-mafioso che li tiene con la testa sott’acqua, che si alimenta rappresentando come favore anche il più elementare diritto. E’ il cane che si morde la coda

  • Di (---.---.---.203) 14 dicembre 2011 11:54

    ho trovato interessante l’articolo più che interessante direi realistico ma credo che la spazzatura sia ancora ai margini delle strade e che la Leonia non si sia ancora adoperata a ripulire la città a meno che non stiano ripulendo solo le parti dove si trovano i nostri cari amministratori e le loro famiglie. 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares