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 Home page > Attualità > Cronaca > Ricordando Steve Jobs: il lato oscuro della Apple

Ricordando Steve Jobs: il lato oscuro della Apple

Il "genio" che ha rivoluzionato il mercato globale non c'è più. Steve Jobs, 56 anni "visionario" imprenditore e informatico famoso in tutto il mondo per il marchio Apple e i suoi vari prodotti come l'iPod, I'iPad, I' iPhone, i personal computer ect.

Lutto globale per i mass media, l'economia globale e le nazioni capitaliste (anche il premio Nobel della Pace Obama ha ricordato il "genio visionario"). Anche nel web si condividono link su questa figura così importante del XXI secolo e sui suoi indimenticabili discorsi (ma come si suol dire tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare).

Addio Steve, addio. Rispetto per la persona che non c'è più ma quello che voglio che si ricordi su di te, Steve, non sono solo i tuoi affascinanti discorsi, le tue "geniali" idee o i tuoi faraonici prodotti, ma anche i metodi usati dalla tua azienda per arrivare al successo ed al coronamento della tua carriera: sfruttamento di uomini, donne e bambini in Asia, schiavismo legalizzatocensuratosuicidi di lavoratori indotti dalle pessime condizioni nelle fabbriche/prigioni della Foxconn dove i tuoi sogni tecnocratici hanno preso vita.

E mentre tu sarai ricordato, pianto e celebrato dai tuoi milioni di clienti sparsi nel globo, chi mai dirà una parola per tutti i morti dovuti all'avidità della tua impresa (ah certo,solo "effetti collaterali" del Sistema), o per la violazione di diritti basilari, la giornaliera repressione e routine quotidiana per la Apple (e che dire di quei tuoi operai arrestati solamente per presunta diffusione di dettagli sull' Ipad 2).

Intanto il tuo ex amico-nemico Bill Gates si è dichiarato "davvero addolorato" per aver appreso della tua morte ma chissà perché il signore in questione non si è mai dichiarato "addolorato" per le violazioni dei diritti, per le violenze e le guerre con cui si è arricchito,"dettagli" nascosti dal suo "impegno" nella sedicente "organizzazione umanitaria" Fondazione Bill and Melinda Gates, in realtà paravento della Monsanto (famosa perOgm, Agent Orange, e molto altro ancora) e vicina all'indutria farmaceutica e a petrolieri.

 

Commenti all'articolo

  • Di illupodeicieli (---.---.---.198) 6 ottobre 2011 18:59

    Un errore delocalizzare, un boomerang che presto o tardi ritorna. Di certo avrà, come imprenditore, affidato a qualcuno di fiducia operazioni per risparmiare e guadagnare di più. Fanno tutti così, come lo stato che seguendo le direttive o gli inviti dell’Ue deve esternalizzare i servizi, dalla bidelleria alle pulizie, dall’accompagnamento degli studenti alle mense. Solo che siccome lo fa uno che è noto o arcinoto, allora possiamo e dobbiamo crocifiggerlo o sputtanarlo. Quanto a ciò che diceva e predicava, è sufficiente una frase di Gesù e che dice più o meno così: fate come dicono ma non fate come fanno. Penso che sia meglio giudicare le idee di una persona e che non la persona stessa.

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