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Révolution, l’eccesso della Pole Dance di Olivier Dubois

Legittimare la Pole Dance come arte e come sport, è quello che si sente sempre più spesso dire, anche attraverso le azioni per l’ingresso della Pole Dance nelle prossime Olimpiadi.

Ma basta entrare alle Olimpiadi per far cambiare l’idea comune che avvicina la Pole Dance allo Striptease? Olivier Dubois non la pensa così e ha trasformato la Pole Dance in un’opera d’arte. Révolution è il nome della coreografia presentata al FDAMM Festival de Danse et des arts multiples de Marseille. Un eccezionale spettacolo della compagnia Dubois che utilizza il palo come elemento scenico, grazie al quale le instancabili ballerine ballano, recitano e si esprimono sulle note del Boléro.

Si legge sul sito del FDAMM che Révolution è un movimento sia politico che sensuale che permette al coreografo di mostrare le virtù allegoriche del movimento circolare: “la marcia dà l’impressione da di essere iniziata mille anni fa, per terminare forse, tra altri mille anni. Volevo dare l’impressione che se il movimento si ferma tutto si ferma”. Precisa Olivier Dubois.

Révolution richiama l’energia intima, istintiva e organica di un gruppo di donne, senza alcun dubbio per affermare, che nella storia dell’uomo, le donne portano dei messagi forti e pacifici. Quando una logica della durata viene vista come un atto di resistenza.

Lo spettacolo che dal vivo dura 2 ore, lo potete vedere su YouTube in versione ”leggermente” ridotta. Sono 20 minuti di rotazioni intorno al nostro amato Pole, un fascino e una forza davvero increbile.

 

 

 

Le foto della perfomance di Nathalie Sternalski

 

 

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