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Report: contanti saluti al nero

Forse, andava scritto con la virgola, il titolo: Contanti, saluti al nero.
Nell'inchiesta di Stefania Rimini (qui il pdf della puntata) si parlato di comeeliminare l'uso del contante nella nostra vita di tutti i giorni, come strumento di lotta all'evasione.

Forse ha ragione la Gabanelli: ci siamo abituati all'euro, ad avere il cellulare sempre dietro, a non fumare più nei luoghi pubblici e dunque potremmo abituarci anche a girare con meno banconote in tasca.

"Chi non può proprio fare a meno del contante? Evasori, spacciatori..." , dunque tutta una serie di categorie di italiani i cui problemi possiamo e dobbiamo ignorare. Se tutto questo comporta poter contrastare quei 120-150 miliardi di evasione calcolato ogni anni, che potrebbero fare molto comodo nell'azione di risanamento dei conti pubblici.

Per questa lotta sia il governo Berlusconi che quello Monti hanno fatto diverse manovre, l'ultima per un totale di 81 miliardi di euro nel 2014: ci hanno aumentato l'età pensionabile, ci hanno aumentato le accise sulla benzina, hanno mesos la tassa sulla casa. Far emergere tutto il nero ci conviene: nei bar, dai piccoli commercianti, sui taxi, con i piccoli artigiani (come l' idraulico ..).

Gente che, a sentire loro, evade per legittima difesa. Ma questa legittima difesa sta portando il paese alla bancarotta ed è anche tremendamente ingiusta: all'estero diamo l'immagine di un paese ricco con un alto debito pubblico.
Tante auto di lusso, un alta tassazione che non si può abbassare perché in tanti evadono, governi costretti a tagliare servizi per abbassare la spesa pubblica.

Allora ben venga la tracciabilità, il che vuol dire installare POS ovunque possibile (tra altro esistono apparecchi per pagare con bancomat che si appoggiano alla linea GSM, proprio per gli ambulanti che permettono ai clienti il pagamento elettornico), abbassare le commissioni per i pagamenti con carta di credito ma anche spingere verso nuovi sistemi di pagamento elettronici, come il pagamento con sms o con smartphone, o anche la carta prepagata (per cui non serve nemmeno il conto) o le carte conto, con cui pagare le bollette.

Basta volerlo: d'altronde questo governo non ha detto che si immola se non passa la riforma del lavoro? Non è quello che ha cambiato da un giorno all'altro il sistema pensionistico? E allora potrebbe anche spingere nel rendere meno "attraente" e "conveniente" l'uso del contabile, rendere più costoso il prelievo al bancomat: una sorta di tassazione del contante.

L'inchiesta di Stefania Rimini ha portato alla luce tutte le tasse occulte e i costi che paghiamo per l'uso del contante (con tutti i riflessi nell'evasione). I dipendenti del ministero del tesoro che andavano a ritirare lo stipendio (in contante appunto) durante l'orario di lavoro.

I money transfert verso la Cina e l'est: oggi il limite è stato abbassato a 999 euro la settimana, ma prima si poteva spedire all'estero (senza lasciare tracce al fisco) fino a 12500 euro al giorno. 

MILENA GABANELLI IN STUDIO

Quindi finche non si riduce l’uso del contante da questo giro non se ne esce. Conviene lasciare che ogni anno 900 milioni vadano verso l’est senza lasciare traccia? Oppure che 7 miliardi di euro l’anno attraverso i money transfert vadano verso l’Asia, soprattutto in Cina. Sono i nostri acquisti cash e i loro stipendi in nero. Non sarebbe più conveniente pagare in maniera tracciabile colf, badanti e i cinesi che stanno qui,visto che usufruiscono delle nostre scuole, dei nostri ospedali, delle nostre strade? Per contenere i danni dell’evasione si sono inventati gli studi di settore, iniqui per definizione. Poi c’è il redditometro. Si va bene, però, è un po’ come la pesca a strascico, dentro ci va a finire di tutto. L’anno scorso dentro ai 467mila accertamenti 
sono finiti anche casi come quello che adesso vedremo. Il problema è che a fronte di uno stipendio basso c’è un’auto da 40mila euro.


La Gabanelli parlava del signor Ausili, che riceve il suo stipendio in contanti e per questo ha dovuto documentare col fisco la sua posizione, per evitare sanzioni.

Ci sono poi le 454000 SRL, che pagano in contanti i propri dipendenti facendo figurare come rimborsi gli straordinari delle persone. Dei veri e propri casi di evasione.

EX DIPENDENTE SRL
Siamo intorno ai 20mila euro. A tenere i conti della società ero io, quindi sapevo benissimo quello che era il fatturato della società e sapevo anche quali erano le entrate in nero che purtroppo erano molte. Lavoravo anche 12/14 ore al giorno, gli straordinari naturalmente venivano retribuiti a un forfait rigorosamente in nero. Ci fu la beffa perché i tre soci tramite un atto notarile decisero di vendere a tutti gli effetti questa srl a un amministratore unico, un loro amico di nazionalità comunitaria, irreperibile presso la sua residenza di questo comune. E così l’avvocato si è trovato con un pugno di mosche in mano…


Forse converrebbe rivedere tutta la normativa sulle SRL, sui controlli (insufficienti) fiscali su queste. Il governo Monti ha ripristinato il registro dei clienti (che Tremonti aveva tolto), l'obbligo di pagare su un conto lo stipendio dei dipendenti pubblici, l'agenzia delle entrate può monitorare saldi e movimenti e ha imposto il limite dei 1000 euro ai pagamenti cash.

Ma non basta: ogni anno si fanno solo 11500 indagini finanziarie su 40 ml di contribuenti e non possiamo limitarci a fare ogni tanti dei blitz nei loclai frequentati dai blitz, per provocare qualche effetto mediatico. "C’è troppa gente che evade e senza un sistema automatico e fortemente dissuasivo non li puoi fermare".


MILENA GABANELLI IN STUDIO
Il fenomeno di massa non lo fermi con un tetto a 1.000 euro, ma neanche a 500 . Sappiamo che quei 120-150 miliardi di euro l’anno che mancano all’appello si nutrono principalmente di contante. Vuol dire che se pagassimo tutto in modo tracciabile, milioni di microevasioni verrebbero subito a galla. Per noi che differenza fa? Nessuna. Chi invece ha assolutamente bisogno di contanti? Gli spacciatori, i tangentisti, quelli che fa il nero e quelli che evadono. In Italia circolano 37 milioni di bancomat e 34 milioni di carte di credito, ma rispetto al resto d’Europa, queste carte noi le usiamo tre volte di meno. Dall’Italia, agli Stati Uniti passando per la Polonia, come si usa la carta e che costi ha.


E così, scopriamo che noi italiani siamo al solito, quelli diversi: in America, nemmeno hanno in tasca il portafogli! Si paga con bancomat persino il caffè.

Mentre qui in Italia, se vuoi pagare il bollo all'ACI, devi avere il contante. O allo sportello delle Poste, scoprire che non puoi pagare con la carta di credito.

La proposta della Gabanelli:


MILENA GABANELLI IN STUDIO
Rieccoci qui, stiamo immaginando un sistema che possa permettere di far emergere almeno una parte di quei 300 miliardi l’anno in nero, perché ci siamo stufati di sobbarcarci ogni giorno una tassa a causa di chi evade. Il sommerso vive di contanti, quindi bisognerebbe scoraggiarne l’uso e usare mezzi tracciabili, ovviamente. Come si scoraggia l’uso del contante? Un dissuasore potrebbe essere un 33% applicato aldeposito e al prelievo. Abbiamo visto che ragionevolmente ci servono 150 euro al mese di cash, quel 33% equivale a 50 euro, che però mi vengono riaccreditati alla fine del mese, che vuol dire 600 euro l’anno, su 60 milioni di abitanti sono 36 miliardi che ritornano indietro. Lì per lì uno dice, ma tutta questa storia del pagamento tracciabile non era per portare denaro alle casse? Certamente sì, perché i 36 miliardi sono una partita di giro, torna indietro quello che il cittadino ha pagato per i suoi 150 euro al mese in contanti. Quindi nessuno ha tirato fuori un euro in più. Ma immaginiamo che l’intera popolazione paghi tutto in modo tracciabile, si ritroverà con 600 euro in tasca in più all’anno. In questo caso come si copre questo esborso? Quei 36 miliardi lo stato ce li avrebbe già in tasca, perché le operazioni che prima venivano fatte in nero, adesso sarebbero accompagnate da fattura sulle quali versi le imposte. Pertanto emergerebbe una parte cospicua dei 300 miliardi che oggi sono in nero. Metti che in questo modo, dei 120-150 miliardi di evasione ne acchiappi subito 100. 36 abbiamo detto tornano alle famiglie, ed è un bello stimolo all’aumento dei consumi, te ne restano 64 per cominciare ad eliminare una tassa ingiusta che è l’Irap, per dare la possibilità di detrarre una parte dell’iva sulla spese che oggi non sono considerate: dall’idraulico, al muratore; per fare investimenti e creare posti di lavoro; e cominciare ad abbattere il debito liberandoci dal ricatto della speculazione. E poi inneschi il meccanismo virtuoso della concorrenza leale, perché oggi se non fai fattura riesce a stare sul mercato, se paghi tutto no. L’obiettivo quindi non è quello di aggiungere una nuova tassa, ma rendere preferibile pagare con altri modi. E allora vediamo nella pratica cosa cambierebbero per il paese se si applicasse una ritenuta del 33% sia sul deposito che sul prelievo.

Il presidente Mario Monti, ha risposto alla giornalista dicendo che questa è "un’idea che merita di essere considerata".
E noi aspettiamo fiduciosi.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.178) 16 aprile 2012 22:36

    Quella di questa puntata é stata a mio avviso la piu coraggiosa delle prese di posizione della Gabanelli.


    Perché finché racconti di quelli che rubano, degli altri, é sempre facile trovare consensi. Qui invece la Gabanelli propone qualcosa che ci comporterebbe qualche sacrificio in termini di praticità e addirittura una tassa in piu’, spiegandone il funzionamento e i vantaggi.

    Sono totalmente d’accordo sulla disincentivazione dell’uso del contante - anche tramite tassazione - lo predico da mesi ad amici e parenti (anche se io pensavo ad una tassa del 3-5%) e so quanto sia difficile far accettare questo concetto.

    Brava, bravissima. 10, 100, 1000 Gabanelli.

    Ma perché nessuno commenta questa notizia? é l’uovo di Colombo per eliminare l’evasione fiscale e anche in parte l’usura, le tangenti, il pizzo! 
  • Di (---.---.---.210) 17 aprile 2012 10:29

    Sono stupito dagli utenti di Agoravox: sempre tutti in prima fila ad indignarsi per l’evasione fiscale, sempre pronti a mettere in croce il prossimo. Cattivi, gli industriali, cattivi gli imprenditori del Veneto, cattivi i commercianti che non fanno lo scontrino, i taxisti, gli idraulici, falegnami...


    Poi la Gabanelli vi serve su un piatto d’argento la soluzione del problema SOLO CHE COMPORTA UN PIZZICO DI SACRIFICIO PER TUTTI perché comporta che bisogna cambiare un po le proprie abitudini. Addirittura propone una tassa (che poi verrebbe restituita)

    Ed ecco che cala il silenzio, nessuno che risponde, nessuno che ha un’opinione o che ha il coraggio di esprimerla!
  • Di Piero Tucceri (---.---.---.123) 17 aprile 2012 11:02

    Questa è l’ennesima fesseria della Gabanelli. Nel suo mondo onirico, abolendo il contante, si potrebbero avere...150 miliardi in più di gettito fiscale! Se questo fosse vero, sarebbe bellissimo! Ma non è così. Purtroppo per lei e per i suoi adepti. Il mondo onirico di costei è diverso dalla realtà!
    Già la cd tracciabilità, è una cretinata: infatti, nessun movimento di corruzione degno di questo nome viene gestito con le carte di credito o con altri surrogati virtuali. Quale imbecille può ritenere che, per esempio lo spacciatore, paghi i movimenti di droga con il bancomat? Così come chi incassa in nero, seguiterà a farlo con qualsiasi limite sull’uso del contante. Nel contempo, però, si mettono ulteriori pastoie alle persone oneste, non sfiorando neppure le attività disoneste.
    Ma torniamo ai fantastici 150 miliardi di euro che arriverebbero abolendo il contante. Per rendersi conto della assoluta incompetenza di chi ha avventurato questa ipotesi, basta semplicemente ricordare che il VALORE TOTALE delle banconote circolanti in Italia, anzi in italia, è di soli...100 miliardi di euro! Sa questo la Gabanelli? Se a ciò aggiungiamo che da noi la pressione fiscale sia calcolata in base al Pil, sommando a quelli le ulteriori entrate fiscali pari al 10% del Pil, otteniamo un dato incompatibile con l’esercizio di qualsiasi attività economica significativa. A quel punto, molte attività avrebbero un gettito nullo e, di conseguenza...chiuderebbero i battenti. Invece, si potrebbero aiutare i contribuenti onesti riducendo le spese. Ma questo non si fa’. Perché a quel punto si rischierebbe che le cose funzionassero!

    Come per la Tobin Tax, anche nella fesseria dell’abolizione del contante sfugge che il vero obiettivo potrebbe essere raggiunto soltanto qualora lo stesso provvedimento fosse recepito globalmente; altrimenti si ottiene soltanto la mera traslazione delle transazioni in un altro Paese o comunque in un’altra moneta. Vi pare possibile l’ipotesi che tutto il globo ripudi l’uso del contante soltanto per accontentare la Gabanelli & C? Se, come penso, la risposta è negativa, allora suggerisco di non lasciarvi distrarre dalle stupidaggini. Fra l’altro, ogni unilaterale restrizione, produce il solo effetto di incentivare la fuga dei capitali.

    E la gente comune? Sarebbe pronta ad accettare la smaterializzazione del contante? Specialmente gli anziani, no. Verosimilmente, la Gabanelli e i suoi adepti sguazzano fra le carte di credito. Ma l’Italia, e non l’italia, non funziona così. Basta semplicemente ricordare in proposito, nonostante i macroscopici difetti mnestici degli italioti, che quasi tutti coloro che caldeggiano l’abolizione del contante erano i primi a contestare la decisione di pagare le pensioni solo su conto corrente, perché “non si possono obbligare i vecchi a procedure che non conoscono”. Perciò, svegliamoci dal mondo onirico della Gabanelli e cerchiamo di affrontare seriamente i problemi che incombono. Prima che sia troppo tardi.

  • Di (---.---.---.210) 17 aprile 2012 11:43

    Rispondo in modo pacato e puntuale:


    Già la cd tracciabilità, è una cretinata: infatti, nessun movimento di corruzione degno di questo nome....

    risposta: é ovvio che i traffici illegali vengono fatti in contanti e non é il divieto di usare il contante che limita l’azione illegale: pero’ limitando la presenza del contante (anche quello onestamente guadagnato) rendiamo piu difficile l’uso illegale. Esempio: se ho un bar e ho tanto contante (guadagnato onestamente) posso pagare in nero l’idraulico. Se questo contante non ce l’ho, ho piu difficoltà e rischio a farlo.

    ...sommando a quelli le ulteriori entrate fiscali pari al 10% del Pil, otteniamo un dato incompatibile con l’esercizio di qualsiasi attività economica ...

    Risposta: e qui come al solito casca l’asino. Mi sta raccontando la solita solfa che si evadono le tasse perché altrimenti l’attività va a rotoli. Beh, se un’attività per essere florida deve rubare (perché evadere le tasse é rubare) allora é meglio che vada a rotoli. Perché si ricordi che oltretutto un’azienda che evade fa concorrenza sleale a quella che non evade.

    E poi é vero, se non ci fosse l’evasione ci sarebbe TROPPO gettito, ma basterà diminuire le tasse per ovviare a questo "inconveniente".

    ...il vero obiettivo potrebbe essere raggiunto soltanto qualora lo stesso provvedimento fosse recepito globalmente; altrimenti si ottiene soltanto la mera traslazione delle transazioni in un altro Paese ...

    Risposta: non é vero. Questo sistema serve a stroncare la piccola evasione fiscale (che diventa grande in sommatoria). Dove va a prenderlo un idraulico per "traslare la transazione in un altro paese"??? va a prenderlo in Cina? non credo

    ...E la gente comune? Sarebbe pronta ad accettare la smaterializzazione del contante? Specialmente gli anziani...

    Risposta: vedo continuamente anziani con in mano il telefonino e che guidano la macchina. Se sono capaci di fare questo riusciranno anche a pagare con una carta, magari una prepagata. E poi per le piccolissime spese rimarrebbe una piccola somma mensile di contanti (Gabanelli proponeva 150 Euro) esenti dalla tassa (o meglio, paghi la tassa, ma poi viene riaccreditata in sede di dichiarazione dei redditi.

    E POI FRANCAMENTE SARA’ PURE UNA MENATA (FORSE) MA MI SEMBRA CHE IL GIOCO VALGA LA CANDELA!
  • Di Piero Tucceri (---.---.---.88) 17 aprile 2012 13:02

    Anche io, pacatamente, osservo che quello che sostiene sia la classica arrampicata sugli specchi: quella di chi, ormai disperato, annaspa, mena schiaffi in mezzo all’acqua, per poi...affogare.
    Ma lei, egregio signore, vuol risolvere veramente i problemi che affliggono queso paesucolo o vuole trastullarsi con i palliativi? Sa che le cure palliative non salvano i malati? Lei si è lasciato risucchiare dal vortice dei politicanti, secondo il quale tutto si risolve con lo scontrino fiscale del barista? Ma sta dando i numeri? Occorre prioritariamente tracciare il cittadino o chi lo amministra? Si parla tanto di democrazia, ignorandone il significato. Nella vera democrazia, quella senza aggettivi, è il Demos che traccia il Kratos. Qui però succede il contrario. Sa quanti scontrini occorrano per compensare minimamente le somme massimamente in nero che circolano, per di più col denaro virtuale a lei caro, tra i politicanti e i finanzieri?
    Quale gioco che vale la candela! Qui è un gioco al massacro per i poveracci! Hanno già affamato la gente, la controllano pure quando va al cesso e tutto questo ancora non basta?

  • Di Piero Tucceri (---.---.---.36) 17 aprile 2012 17:24



    Un’ultima precisazione sulla capziosa e assurda ipotesi dell’eliminazione del contante, per ricordare al mio anonimo interlocutore che l’asino non casca sostenendo, come fa lui, che se non si evadano le tasse l’attività vada a rotoli, bensì ignorando di rapportare l’odierna crisi con le vere Leggi, e non con le grida degli economisti, che governano poi l’intero Universo. Alludo alla conoscenza e alla relativa applicazione della 2^ Legge della Termodinamica, la quale, proprio in virtù della sua universale valenza, riguarda anche il mondo del materialismo e dello pseudostrumento che lo domina, vale a dire il denaro. Gli “illuminati” oligarchi o plutocrati che orientano le sorti del pianeta sulla base di rigidi principii tornacontistici, e non di Leggi, sono convinti che, chissà perché, soltanto per il denaro l’unica tendenza possibile sia quella dell’ascesa. Non a caso, si diffonde sempre più capillarmente tra gli strati sociali il vuoto imperativo di dover comunque “crescere”. Quando poi la tendenza volge al ribasso, allora entrano in fibrillazione. Se ciascun individuo riflettesse sul fatto che i soldi, per loro intrinseca natura, siano privi di valore cosmico, non si preoccuperebbero più di tanto per la loro sorte. Invece capita che, gli economisti in particolare, abbiano persino il timore di pronunciare la parola “recessione”. Il mito dell’inarrestabile progresso economico della “crescita”, si sta lentamente dissolvendo. A questo punto, i governi non sanno fare altro che elargire cospicui finanziamenti alle banche, carpendoli ai poveracci “tracciati” e spogliati del liquido, nella fallace illusione di poterle salvare dall’inarrestabile collasso. Ma ormai il loro gioco è finito: il sistema scricchiola paurosamente e il danno si rivela sempre più irreparabile. Questo accade semplicemente perché, ma gli economisti lo ignorano!, non è possibile invertire con i soldi la Seconda Legge della Termodinamica! Einstein ricordava, a quanto pare inutilmente, come non sia possibile risolvere un problema agendo al suo stesso livello o con gli stessi strumenti che lo abbiano prodotto. Si potrebbe fare qualcosa soltanto uscendo da questo giogo. Peccato che nessuno, e in primis gli economisti, sia propenso a farlo. Loro armonizzano superlativamente con le tautologiche compulsioni sulla tracciabilità dei poveri cristi, che ora inducono persino al suicidio!, le invadono le misere menti dei nostrani politicanti. Sarebbe perciò opportuno che Gabanelli &C, prima di sparare mastodontiche stupidaggini, imparassero la fisica, la matematica gaussiana e le motivazioni della assegnazione del premio Nobel a Kenneth Arrow. Almeno questo!

  • Di (---.---.---.226) 30 aprile 2012 14:56

    questo è un metodo che fa felice solo i banchieri infatti si è costretti a lasciare a loro il contante e a girare solo moneta virtuale non serve a controllare la grossa ’evasione fiscale che chiaramente si avvale di diversi metodi e quindi se la banca fallisce tu perdi tutto e a volte vengono fatte fallire senza alcun sintomo o avvertimento semplicemente la banca chiude al sabato e il lunedì non riapre...se si vogliono fare i controlli ci sono gli strumenti al di fuori dell’uso del contante la verità e che i controlli veri non si vogliono fare sopratutto perchè si toccherebbero alte sfere...

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